CAPITOLO 5

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Quella notte aveva dormito male - cosa negativa dato che la sveglia quella mattina era fissata per le sette. Questa cosa non l'aveva capita. Alle sette di mattina? Mica dovevano andare a caccia! Dovevano scattare delle semplici foto. Però aveva deciso di tenere questi pensieri per sé e si era preparata nel silenzio mattutino - per fortuna i vicini le avevano risparmiato le orecchie col rumore del trapano quella mattina.
La sera prima era arrivato un messaggio da Adriano che diceva di farsi trovare davanti al Colosseo per le sette in punto dato che quel giorno Simona, Marisa ed altre due ragazze avrebbero realizzato degli scatti per felpe e pantaloni.
Simona arriva in tempo, anzi, dieci minuti in anticipo. Parcheggia la vespa molto lontano dato che quella zona di Roma, quel giorno, è una zona a traffico limitato e la sua vespa non rientra tra i veicoli che possono passare. Si siede sul solito muretto rialzato che le lascia la vista di quell'immenso monumento in piedi da millenni che l'ha sempre affascinata. Be', cos'è che non le piace di Roma? Solo il traffico, per il resto ama la sua città. Quando alle elementari studiava gli antichi romani - la sua parte preferita della storia del mondo - sua mamma la portava spesso a vedere il Colosseo, anche dentro e Simona immaginava quegli spalti, ora diroccati, un tempo pieni di spettatori che con le loro grida incentivavano la lotta dei gladiatori sotto i loro occhi. Simona non ci avrebbe tenuto ad essere tra loro, non la facevano particolarmente impazzire le lotte, ma era bello immaginare come fosse l'antica Roma, sulla quale lei ogni giorno camminava.
Alle sette in punto sono tutti lì davanti, tranne Niccolò ed Adriano e Simona decide di scendere, terminato il cornetto, dal muretto, attraversa la galleria nella metropolitana e sbuca alle spalle degli altri.
Fa un cenno di saluto alle due ragazze che chiacchierano tranquillamente di una festa ai Parioli alla quale solo una delle due è stata invitata e Simona non si accorge di una figura magrolina che le viene incontro.
Due braccia le circondano il collo, lasciandola spiazzata.
«Buongiorno Simo! Come va? Pronta per oggi?» le domanda a raffica una voce allegra. Simona la riconosce immediatamente. Marisa infatti le è letteralmente saltata addosso e la sta abbracciando. Simona non sa se quel contatto le piaccia; la fa sentire strana, ma si sentirebbe in colpa ad allontanarla, così, senza sciogliersi troppo, da due pacche sulla schiena di Marisa, aspettando che sia la ragazza ad allontanarsi.
Sono anni che non riceve un abbraccio; non ricorda più cosa significhi avere due braccia che ti stringono il busto e ti scaldano un po' il cuore.
Marisa si allontana e saltella, guardando Simona in attesa della risposta. L'altra annuisce provando a sorridere un po', «Sì, diciamo che sono un po' a disagio, ma sì» risponde senza tradire alcuna emozione.
Marisa piega la testa di lato.
«A disagio?» le domanda mentre lega i cappelli in una cosa alta.
Simona fa spallucce, «Sì, non mi sento molto a mio agio davanti ad una fotocamera» confessa.
Marisa ridacchia, «Simo sarà il nostro lavoro per le prossime settimane: posare davanti a delle fotocamere!» le ricorda e Simona fa nuovamente spallucce, «Già, per questo cerco di distrarmi e non pensarci troppo».
I minuti seguenti li passano in silenzio, entrambe a riflettere su qualche pensiero che gira nella loro testa.
«Io sono eccitatissima! Chissà se ci regaleranno anche qualcosa della merce!» esclama Marisa battendo le mani e facendo sobbalzare Simona. Quest'ultima non riesce a trattenersi e, corrucciando le sopracciglia, «Ma fai uso di droghe eccitanti?» le domanda di getto lasciando Marisa a bocca aperta.
«Io?» domanda Marisa, poi «No!» esclama con un sorriso divertito, «Perché?».
«Non lo so, ti conosco da due giorni e sei sempre così- così-» - cerca di trovare le parole giuste, muovendo le mani tra lei e l'altra ragazza, «Così allegra!».
Marisa scoppia a ridere e poggia una mano sulla spalla di Simona.
«E tu sei un po' tropo malinconica» le fa notare l'altra e Simona si sente un po' offesa, ma non può darle tutti i torti.
«Forse un po', sì» confessa, «Ma tu sei troppo allegra, mi fai paura» le confessa Simona con tono forse un po' troppo duro, ma Marisa non se la prende affatto, anzi ride ancora di più.
«Già, forse ogni tanto sono troppo allegra, sembro fatta» ride ancora e Simona si lascia andare ad una piccola risatina nel vedere la faccia buffa dell'altra. Ha le guance paffute e i tratti ancora da ragazzina, ma sono proprio queste caratteristiche che la fanno apparire più simpatica e buffa.
«Oh, ma allora ogni tanto ridi pure tu! Pensavo fossi finta!» la prende in giro Marisa dandole una botta delicata sul braccio e Simona alza gli occhi al cielo, battendo il piede a terra e controllando l'orologio.
«Sono le sette e dieci, ma dove sono Adriano e Niccolò?» domanda scocciata più a se stessa che agli altri.
«Avranno trovato traffico forse» risponde Marisa, controllando al volo il telefono per vedere eventuali messaggi, poi torna a guardare Simona, «Tu piuttosto, non lo chiami più Ultimo? Che avete fatto ieri quando ti ha chiamata nella stanza?» le domanda con un tono curioso e uno sguardo malizioso.
Simona scuote la testa, «No, non guardarmi così. Che cosa abbiamo potuto fare secondo te?» le chiede Simona come se la risposta fosse scontata.
«E che ne so io? Un ragazzo e una ragazza, insieme chiusi in una stanza... può succedere di tutto!»
«Marisa tu viaggi troppo con la fantasia. Non è successo nulla. Mi ha solo fatto vedere il suo-» - si interrompe perché le vibra il telefono.
«Il suo?» domanda Marisa, sgranando gli occhi mentre Simona spegne la connessione internet, ritornando a guardarla, «Il suo che?!» insiste la ragazza con gli occhi spalancati, indicando in basso e lanciandole un'occhiata intenditrice. Simona allora spalanca la bocca perché Marisa ha completamente frainteso.
«Ma che hai capito?!» esclama Simona inorridita, «Il suo pianoforte! Mi ha fatto vedere il suo pianoforte» si affretta subito a chiarire, vedendo Marisa sospirare.
«Ah, okay! Avevo capito altro!» - scoppia a ridere.
«Tra l'altro é anche fidanzato» le ricorda Simona portandosi le mani in tasca.
Marisa annuisce, pulendo gli occhiali con una pezzetta, «E com'era?»
«Un bel pianoforte, sì. E mi ha anche fatto ascoltare un pezzo di una futura canzone. Mi ha chiesto cosa ne pensassi» le racconta senza troppo entusiasmo.
«Wow! Pensa quante sue fan avrebbero voluto essere al tuo posto!» esclama Marisa spalancando gli occhi chiari.
«Tu sei una sua fan?» le domanda curiosamente Simona.
«Più o meno, nel senso che ho ascoltato molte sue canzoni e so molte cose sul suo conto perché mia cugina è fan sfegatata di Ultimo. Devo dire che è davvero bravo. Tu hai mai ascoltato qualche sua canzone?» le domanda Marisa mente sblocca il cellulare che le ha appena dato segno dell'arrivo di un nuovo messaggio.
«Sì, qualcuna» mente perché ieri aveva quasi ascoltato due interi album, ma preferisce tenerlo per sé.
«E che ne pensi?» continua Marisa, spengendo il telefono e rimettendolo in borsa per prestare la completa attenzione a Simona. Quest'ultima fa spallucce. Non sa ancora cosa pensare. Sono belle, i testi l'hanno colpita a fondo, ma non saprebbe definire ciò che prova a ripensarci. È qualcosa di bello, ma anche di estremamente nuovo per poterlo dire. Così si limita ad un «Le ho trovate decenti».
«Decenti? Ieri mi avevi detto che ti sembravano carine» rimbrotta una voce alle spalle delle due ragazze ed entrambe si voltano di soprassalto. Non appena Simona li riconosce alza gli occhi al cielo. È sempre lui a parlare.
«La smetti di apparirmi alle spalle? Cos'è, fai parte della CIA, dell'FBI che arrivi da dietro e fai prendere i colpi alla gente?» sbotta Simona senza controllarsi. È la terza volta che Niccolò la sorprende a dire qualcosa di poco carino contro di lui e Simona si chiede perché la sfortuna giri proprio a suo sfavore.
Niccolò si apre in un sorriso divertito da quella reazione.
«Wow, mi hai scoperto, faccio parte della CIA, lo confesso! Come hai fatto?» scherza lui fingendo uno sguardo affranto e Simona scuote la testa con una punta di divertimento negli occhi turchini. Le piace il fatto che quel ragazzo sappia ironizzare così tanto e sopratutto che non se la sia presa, ma a parte gli scherzi deve cercare di guardarsi attorno più spesso quando parla perché Niccolò sembra arrivare sempre al momento meno adatto.
«Bene ragazze!» esclama Adriano prendendo la parola e facendo avvicinare a loro le altre due ragazze poco distanti. Simona non si accorge che ha ancora gli occhi posati in quelli di Niccolò fin quando il cantante stesso si avvicina ad Adriano interrompendo il contatto visivo tra loro. «Abbiamo allestito due tende qua dietro dove potrete cambiarvi e non appena sarete pronte inizieremo gli scatti. Simona e Marisa avete la tenda numero Uno e i vestiti da indossare sono contrassegnati da un'etichetta col vostro nome, lo stesso per Marilena e Gaia nella tenda numero Due» spiega ad alta voce Adriano, indicando con le mani la tende alle spalle delle ragazze, lontane dai turisti.
«Realizzeremo degli scatti qui con il Colosseo alle spalle, sul muretto soprelevato dove tutti i turisti si fanno le foto quando vengono e poi lungo via dei Fori Imperiali, va bene? Ah ovviamente se voi avete qualche idea non esitate a proporcele, okay? Con noi non esistono capi e dipendenti, siamo tutti sullo stesso piano e lavoriamo insieme, come una squadra» - Adriano sorride nel riferire quelle parole e Simona lo trova molto gentile da parte sua. Niccolò anche si lascia andare ad un sorriso di rassicurazione mentre annuisce, in accordo con quello che ha detto l'amico.
«Io scatterò le foto,» continua Adriano, «voi sarete le modelle e Niccolò...» - si gira a guardarlo, cercando di trovare qualcosa da dire, come se Niccolò non avesse un vero e proprio ruolo. Niccolò allora sorride, «Io faccio l'accompagnamento musicale» la butta là generando una risata da parte di tutti e anche Simona stessa sfoggia un sorriso per la battuta.
«Va bene ragazze,» - batte le mani Adriano, «Potete andare a cambiarvi. Noi vi aspettiamo qui!» le congeda con un sorriso caloroso.
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Oggi doppio capitolo!☀️
Spero tanto che la storia vi stia piacendo!😍
Un bacio a tutti/e e grazie per il sostegno!💚

D'improvviso...//Ultimo.Where stories live. Discover now