CAPITOLO 27

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Simona non riusciva a crederci! Niccolò le aveva chiesto di stare insieme ed ora stavano viaggiando per i vicoli e le strade di Roma sempre affollate di turisti. Simona è seduta dietro a Niccolò che guida la sua Vespa verde. Lo trova bellissimo. Lei ha le braccia allacciate attorno al busto di Niccolò e lo stringe forte quando Niccolò si diverte a prendere le curve a gran velocità, sempre però con prudenza. Il vento passa attraverso il casco e sbatte sui volti dei due ragazzi, innamorati l'uno dell'altra. Ora Simona sente di poterlo dire: è davvero innamorata di lui e continua ad innamorarsene ogni attimo. È stata dura, sopratutto per le resistenze da parte sua, ma alla fine, grazie a Niccolò che ha sempre combattuto tenacemente per rimanerle accanto, ora sono abbracciati e fidanzati. Simona non ha idea di dove stiano andando, ma si gode il viaggio e decide di posare la testa contro la schiena di Niccolò e ascoltare il respiro lento del ragazzo. Lo stringe forte quando Niccolò accelera di getto per superare una macchina in doppia fila e quando si ferma al semaforo, Niccolò le poggia una mano sulla coscia e Simona sorride, felice. Il semaforo scatta subito e Niccolò riparte velocemente e Simona pensa di star vivendo un sogno. Le sembra assurdo che quel ragazzo così dolce possa veramente aver notato lei, aver deciso di volerla accanto.
Quanto è bella la felicità? Mentre stringe Niccolò fra le braccia le sembra di assaporarla ora più che mai e si rende conto di non averla mai conosciuta veramente, perché la vera felicità gliel'aveva portata Niccolò.



Sono in fila da dieci minuti, mano nella mano e Simona tiene in braccio il ciambellone. Non sa a che cosa serva e non sa nemmeno per che cosa stiano facendo la fila e Niccolò si è messo a chiacchierare con un ragazzo che controlla le borse, lasciando Simona a guardarsi curiosamente intorno. Dura poco però perché in men che non si dica arriva il loro turno e Niccolò saluta il ragazzo e si volta verso Simona, lasciandole un bacio sulla guancia. Simona gli sorride e «Ma perché mi hai fatto fare questo ciambellone?» gli domanda, ma Niccolò invece di rispondere le poggia una mano dietro la schiena e la invita a farsi avanti.
«Salve, nomi?» domanda il bodyguard all'ingresso.
«Simona Fiorentino e Niccolò Moriconi» risponde cordialmente Niccolò riprendendo a stringere la mano di Simona. L'uomo controlla i nomi sulla lista e Simona nota quanto sia vestito elegante e guarda male i propri abiti poco costosi.
«Eccovi qua, perfetto. Parola d'ordine per entrare?» domanda poi e Simona guarda confusa prima l'uomo e poi Niccolò. Quest'ultimo però le sorride e «Hai preso i bigliettini della caccia al tesoro?» le domanda e Simona, capendo sempre di meno, annuisce e passa il ciambellone a Niccolò per recuperare i bigliettini.
«Eccoli» li tira fuori dalla borsa a tracolla e li mette in ordine.
«Ora componi le parole, con le lettere dietro» la indirizza Niccolò mentre l'uomo davanti a lei fa entrare altri invitati. Simona corruccia le sopracciglia e tira fuori i bigliettini, ripercorrendo con lo sguardo quelle lettere. In base all'ordine dei bigliettini mette in ordine anche le lettere e solo allora capisce a cosa servano. Compongono una frase!
Allora, «Amati sempre?» legge un po' titubante, ricevendo però dall'uomo davanti a lei un sorriso clamoroso.
«Benvenuti!» esclama allora con gentilezza e sorride loro per poi spostare la cordicella per farli passare. Simona sembra incerta così Niccolò le avvolge la vita con un braccio e le lascia un bacio dietro al collo spingendola delicatamente per farla entrare. Attraversano in silenzio un lungo corridoio pieno di affreschi meravigliosi e Simona si perde ad osservarne i dettagli mentre Niccolò si perde a guardare lei. Simona sta fissando un gigantesco affresco di Michelangelo e sorride affascinata per poi rigirarsi e riprendere a camminare.
Proprio mentre si gira per riafferrare la mano di Niccolò, vede quest'ultimo fissarla con un sorriso incantato. Inevitabilmente arrossisce e si morde il labbro.
«Che c'è?» domanda ingenuamente con un sorriso timido.
«C'è che sei bellissima e mi perdo a guardarti» le confessa con tutta la sincerità possibile Niccolò e Simona avvampa ancor di più e guarda a terra. Niccolò allora le solleva il viso e la bacia, accarezzandole una guancia. Si guardano negli occhi e Simona ancora deve imparare come farlo senza caderci dentro.
«Mi fai impazzire perché prima prendi iniziative e poi però arrossisci ad un complimento» ridacchia Niccolò accarezzandole le labbra e baciandola nuovamente. Simona si lascia trasportare e vorrebbe davvero posare quel ciambellone che li intralcia nel bacio. Niccolò però si stacca poco dopo e la tira per la mano, conducendola alla fine del corridoio dove c'è un altro uomo che controlla gli invitati. Simona ancora non ha capito dove siano e ha anche provato a chiederlo a Niccolò, ma non è riuscita ad estorcergli neanche un'informazione.
Quando si fermano davanti all'uomo, quest'ultimo sorride loro per poi focalizzarsi sul ciambellone che Simona ha fra le mani ed aprirsi in un sorriso ammirato.
«Wow, un bel ciambellone al cioccolato! Il signor Vuitton ne sarà entusiasta!» esclama l'uomo prendendo il ciambellone dalle mani di Simona per poi consegnarlo ad un ragazzo che si sta occupando del buffet.
Simona si blocca immediatamente quando sente quel nome e si gira verso Niccolò. Il ragazzo ha gli occhi luminosi e un sorriso a trentadue denti quando vede Simona guardarlo. Quest'ultima non sta capendo e si volta di nuovo verso l'uomo.
«Mi scusi, ha detto Vuitton?».
L'uomo le sorride cordialmente e annuisce, «Certo signorina, è alla sfilata di Luis Vuitton! Di chi altro potrei parlare?» le risponde giocosamente lui mentre si volta a guardare altri inviati in arrivo. Simona si sente paralizzata e quando guarda Niccolò non crede ai suoi occhi. Niccolò ha un sorriso gigantesco e le afferra una mano. Veramente l'ha portata alla sfilata di Luis Vuitton? Simona aveva accennato a Niccolò del fatto che le sarebbe tanto piaciuto andare ad una sfilata di moda, in particolare di Luis Vuitton, il suo stilista preferito. Aveva per anni riprodotto gli stessi abiti dell'artista trovandolo un esempio ed un'icona della moda francese e mondiale, ma non credeva nemmeno che Niccolò la stesse ascoltando in quel momento. Ed invece le aveva fatto cucinare un ciambellone per poter entrare alla sfilata di Luis Vuitton.
Simona sente gli occhi lucidi e guarda Niccolò con un sorriso ancora sconvolto, ma commosso.
«L'hai fatto davvero?» gli domanda incredula.
Niccolò annuisce col sorriso.
Simona sospira estasiata, «Non credevo nemmeno che mi stessi ascoltando quella volta» confessa lei e Niccolò le accarezza una guancia.
«Non dubitare mai di questo, io ti ascolto sempre» - e quelle parole sussurrate sono seguite dall'abbraccio di Simona che poi sfocia in un meraviglioso bacio.
«Sei fantastico!» esclama lei alterando baci e abbracci. Niccolò ride per quell'entusiasmo e Simona nuovamente non può non soffermarsi a riflettere su quanto sia bello.
Niccolò le accarezza una guancia e le bacia il naso.
«Possiamo continuare a baciarci dentro? Che sennò la sfilata inizia e ce la perdiamo» - e a quelle parole Simona sgrana gli occhi e afferra Niccolò per una mano, tirandolo dentro. Non dovevano assolutamente perdersela! Anche perché Niccolò le aveva garantito i posti in prima fila, poco distanti dallo stesso stilista.



D'improvviso...//Ultimo.Where stories live. Discover now