12. Viva, ma alle strette

43 2 0
                                    

Bip. Bip. Bip.

Non è un suono molto alto quello che mi sveglia, ma quando è tanto che dormi, anche il minimo rumore può darti fastidio.

Fatico ad aprire gli occhi, ma quando ci riesco, mi accorgo che è giorno e i miei amici sono nella stanza con me. Chi sulle sedie, chi sul divano difronte al mio letto.

Letto? Mi guardo intorno e mi accorgo di essere in una stanza d'ospedale.

Cerco di capire come ci sono finita e il ricordo di quello che è successo mi fa imprecare. <<Merda!>>

Senza volere sveglio Nate e Harry.

<<Finalmente sei sveglia!>> Harry parla a bassa voce, ma percepisco comunque la sua gioia.

<<Ci hai fatto prendere uno spavento!>> Sono le lamentele di Nate.

Sorrido ad entrambi. <<Avete dormito qui?>>

<<Sì, anche se ho detto loro che eri fuori pericolo e che li avrei chiamati non appena sveglia.>> La dottoressa Fallon entra nella stanza con la sua solita cartellina. Che strano vederla dal letto. Di solito le sono a fianco.

<<Ma niente di grave come sospettavo, quindi.>> Dico.

La dottoressa Fallon mi sorride. <<Nessun organo è stato reciso, ma hai preso un bel po' di sangue. Non ti sei accorta quando ti ha ferita?>>

<<Credevo di averlo schivato in tempo. Il dolore è venuto dopo.>> La dottoressa annota tutto.

<<L'alcol e l'adrenalina hanno fatto in modo che non sentissi subito il dolore. Quando tutto è finito, il dolore è aumentato. I tuoi amici mi hanno detto che hai lottato per rimanere sveglia.>> Sembra una domanda sottintesa.

<<Ho visto abbastanza puntate di Grey's Anatomy da sapere che bisogna rimanere svegli il più possibile. Anche se vedevo tutto appannato.>> Cerco di muovermi un po', ma Nate mi tiene ferma.

<<Non sarai in grado di muoverti per un po'. Potresti fare saltare i punti.>> Mi avvisa la dottoressa.

Sbuffo. <<Dipendente dagli altri. Ottimo direi. Quanto devo restare?>>

<<Questa sera potrai tornare a casa, ma niente sforzi.>> Scrive ancora qualcosa sulla sua cartellina e poi ci saluta.

<<Ottimo. Potrò oziare finalmente!>> Esulto.

Nate e Harry mi guardano male.

<<Cugina, hai rischiato grosso!>> Mi rimprovera Harry.

<<Sto bene!>> Lo rassicuro.

<<Avevi bevuto. Se l'aria fresca non ti avesse fatta riprendere un po', avresti potuto essere violentata!>> Mi fa notare Nate.

Mi zittisco, riflettendo sulle sue parole. <<Volevo proteggere Sara.>> Dico.

<<Sì, ma saresti potuta morire!>> Dice Sara dal divano. Sposta la coperta che la copre e si avvicina la mio letto.

<<Stai bene?>> So cosa provoca un evento simile.

<<Non mi ha toccata. Si era appena vicinato quando sei arrivata.>> Mi rassicura.

<<Si, ma stai bene?>> Le chiedo di nuovo.

Sara mi guarda comprensiva. <<Sto bene. Davvero. Ne ho parlato con una psicologa per tutto il tempo del tuo intervento. Ha detto che mi conviene continuare a parlarne con qualcuno, ma che mi riprenderò.>>

Natale...Con Un Bebè!Where stories live. Discover now