Mi sveglio con la pancia che brontola.
<<Mh...>> Mi lamento. <<Ho fame!>>
<<L'angelo si è destato dal suo sonno!>>
Meraviglioso...non era solo un incubo essere rimasta chiusa a scuola con Nate.
<<Smettila e passami lo zaino.>> Cerco le chiavi del bar appena me lo passa. <<Trovate!>>
<<Cosa sono?>> Mi chiede scettico, Nate.
<<Le chiavi del bar. Sai posso anche essere ricca, ma preferisco guadagnare i soldi di tasca mia piuttosto che chiederli ai miei.>> Mi alzo e mi avvio alla stanza allestita a bar.
Ad ogni passo cerco di pensare a tutto tranne al fatto che sono chiusa a scuola.
Penso a Babbo Natale che potrebbe entrare dal terrazzo e magari darci un passaggio. O al fatto che potrebbe esserci qualche passaggio segreto che non conosciamo.
Ok, faccio schifo a pensare a quello che non dovrei pensare.
Conto. 1, 2, 3... <<Ahia!>>
<<Come hai fatto a non vedere la porta?>> Mi chiede Nate.
Mi tocco la fronte dolorante. <<Ero sovrappensiero.>> Con le chiavi apro la porta.
Il bar è quasi vuoto, ma in quanto parte dello staff so dove sono le cose, perciò cerco i tramezzini nel frigo.
<<Tu cosa vuoi?>> Chiedo a Nate.
<<Quello che c'è.>> Si dirige verso la finestra e la apre. <<Hai avuto freddo prima?>>
Prima? <<No. Stavo bene.>> Dico.
Lui annuisce. <<Ho chiuso un anta in modo che non entrasse troppo gelo.>> Mi spiega.
<<Premuroso. Probabilmente vuoi qualcosa in cambio, giusto?>> Lo guardo male.
<<Potresti dirmi a cosa pensi.>> Tenta.
<<Cerco di distrarmi dal fatto che siamo chiusi qui.>> Non ho motivo di mentire o essere sgarbata.
<<Ne usciremo.>> Fa lui con fare disinvolto.
Iniziamo a mangiare e finalmente il buco nello stomaco sparisce.
<<Come fai a mangiare così tanto ed essere magra?>>
Cos'è mi giudica? <<Sono in ansia, mi sfogo con il cibo. E comunque non sto mangiando molto. Sono solo al quarto tramezzino.>> Glielo sventolo davanti.
<<Calma! È solo che di solito voi ragazze siete sempre attente alla linea.>> Si spiega.
<<Io me ne frego. La vita è troppo breve per non godere del cibo. Tra l'altro è una delle poche gioie della vita.>> Dico.
<<Sono d'accordo.>> Annuisce lui.
Ok. Come dovrei rispondere?
Dovrei fare la stronza e dire qualche cattiveria o non dire niente o dire qualcosa tipo "Bene". Ah che dilemmi!
<<Sai ora che ci penso non ci siamo mai parlati all'infuori della scuola. Anzi all'infuori dei compiti in classe.>>
Ok...
<<Quindi?>> Chiedo.
<<Quindi perché non allontanare i pregiudizi che abbiamo l'uno per l'altra e conoscerci?>> Mi chiede.
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Natale...Con Un Bebè!
Short StoryAnya è una ragazza solare, allegra e altruista. La perfetta ragazza che non va troppo bene, ne troppo male a scuola e che aiuta gli altri durante le verifiche. Ama stare da sola, ma anche in compagnia. Ma il suo passato è complicato e Anya è piena d...