4. Conoscenza, passato e abbracci

69 3 0
                                    

Mi sveglio con la pancia che brontola.

<<Mh...>> Mi lamento. <<Ho fame!>>

<<L'angelo si è destato dal suo sonno!>>

Meraviglioso...non era solo un incubo essere rimasta chiusa a scuola con Nate.

<<Smettila e passami lo zaino.>> Cerco le chiavi del bar appena me lo passa. <<Trovate!>>

<<Cosa sono?>> Mi chiede scettico, Nate.

<<Le chiavi del bar. Sai posso anche essere ricca, ma preferisco guadagnare i soldi di tasca mia piuttosto che chiederli ai miei.>> Mi alzo e mi avvio alla stanza allestita a bar.

Ad ogni passo cerco di pensare a tutto tranne al fatto che sono chiusa a scuola.

Penso a Babbo Natale che potrebbe entrare dal terrazzo e magari darci un passaggio. O al fatto che potrebbe esserci qualche passaggio segreto che non conosciamo.

Ok, faccio schifo a pensare a quello che non dovrei pensare.

Conto. 1, 2, 3... <<Ahia!>>

<<Come hai fatto a non vedere la porta?>> Mi chiede Nate.

Mi tocco la fronte dolorante. <<Ero sovrappensiero.>> Con le chiavi apro la porta.

Il bar è quasi vuoto, ma in quanto parte dello staff so dove sono le cose, perciò cerco i tramezzini nel frigo.

<<Tu cosa vuoi?>> Chiedo a Nate.

<<Quello che c'è.>> Si dirige verso la finestra e la apre. <<Hai avuto freddo prima?>>

Prima? <<No. Stavo bene.>> Dico.

Lui annuisce. <<Ho chiuso un anta in modo che non entrasse troppo gelo.>> Mi spiega.

<<Premuroso. Probabilmente vuoi qualcosa in cambio, giusto?>> Lo guardo male.

<<Potresti dirmi a cosa pensi.>> Tenta.

<<Cerco di distrarmi dal fatto che siamo chiusi qui.>> Non ho motivo di mentire o essere sgarbata.

<<Ne usciremo.>> Fa lui con fare disinvolto.

Iniziamo a mangiare e finalmente il buco nello stomaco sparisce.

<<Come fai a mangiare così tanto ed essere magra?>>

Cos'è mi giudica? <<Sono in ansia, mi sfogo con il cibo. E comunque non sto mangiando molto. Sono solo al quarto tramezzino.>> Glielo sventolo davanti.

<<Calma! È solo che di solito voi ragazze siete sempre attente alla linea.>> Si spiega.

<<Io me ne frego. La vita è troppo breve per non godere del cibo. Tra l'altro è una delle poche gioie della vita.>> Dico.

<<Sono d'accordo.>> Annuisce lui.

Ok. Come dovrei rispondere?

Dovrei fare la stronza e dire qualche cattiveria o non dire niente o dire qualcosa tipo "Bene". Ah che dilemmi!

<<Sai ora che ci penso non ci siamo mai parlati all'infuori della scuola. Anzi all'infuori dei compiti in classe.>>

Ok...

<<Quindi?>> Chiedo.

<<Quindi perché non allontanare i pregiudizi che abbiamo l'uno per l'altra e conoscerci?>> Mi chiede.

Natale...Con Un Bebè!Where stories live. Discover now