Approfitto di una pausa in autogrill per chiamare Sara e raccontargli più o meno quello che è successo.
La sento allegra, ma preoccupata. È felice perché non mi apro con nessuno a parte lei, ma sa che quello che ho raccontato mi fa male e sempre me ne farà.
Prima di chiudere mi dice di invitare Nate a restare con noi, in fondo la baita ha due stanze da letto, ma più letti per stanza, quindi ci sarebbe posto. Rispondo che in realtà lui passa il Natale con i suoi e attacco, rassicurandola per l'ennesima volta sul fatto che sto bene.
<<Era Sara?>> Mi chiede Nate appena torna dal bar. <<Ti ho preso una cioccolata.>>
Lo ringrazio con un semplice gesto della testa. <<Le ho raccontato che è successo. Ma non si è preoccupata molto quando non ha avuto risposta ai messaggi. Capita spesso che non le rispondo. O perché devo finire qualcosa, perché dormo, studio o non ne ho voglia.>>
<<Perciò a volte scompari e basta?>> Mi chiede.
<<Sì. Non ti capita mai? Sparire in un mondo solo tuo per sfuggire alla solitudine o semplicemente al male di questo mondo?>> Gli chiedo.
Il suo sguardo mi scruta il volto in cerca di qualcosa che non capisco. Poi risponde con un tono quasi come se si sentisse in colpa. <<No, mai.>>
Annuisco. <<Siamo diversi. È giusto così, in fondo.>>
Lui annuisce con un sorriso e sale in auto. Lo seguo.
<<Hai chiamato i tuoi?>> Gli chiedo.
<<Lo faccio ora, ma voglio accompagnarti prima di pranzo se riesco, perciò li chiamo con l'auto.>> Mi avvisa, prima di comporre il numero e partire.
<<Pronto?>> Si sente la voce di una donna dalla macchina.
<<Mamma! Ciao, siete a casa?>> Chiede Nate.
<<Nathaniel! Tesoro eravamo preoccupati! Si, siamo a casa. Tu stai tornando? Sei in macchina?>> La voce della madre di Nate è esattamente come la ricordo. È dolce, ma a volte troppo premurosa. Spesso la incontro ai consigli di classe con i professori.
<<Sono in macchina, ma non sto tornando. Sai Anastasia ha avuto bisogno di un passaggio per la baita di famiglia. La sto accompagnando. Vi dispiace?>> Strano, ma è gentile con i suoi. Non me lo sarei aspettato, anche se aveva detto che ha un buon rapporto.
<<Anastasia? Intendi Anya? Quella bella ragazza dai capelli rossi che è la vostra rappresentante di classe? Oh, ti prego dimmi che è lei e non una di quelle Barbie con cui esci di solito!>>
Trattengo una risata, anche perché Nate mi guarda di traverso per un istante.
<<Proprio lei mamma.>> Dice lui.
<<Oh, ma che meraviglia! Finalmente una ragazza bella e intelligente. Comportati bene con lei! E augurale buone vacanze da parte mia!>>
Stavolta rispondo io, in fondo siamo in vivavoce. <<Buone vacanze anche a lei, Signora Reed!>>
La Signora Reed, sembra ricordarsi che quando chiami dalla macchina tutti possono sentire e tutti possono rispondere. <<Ciao Tesoro! Come stai cara?>>
Domanda da un milione di dollari. <<Bene, grazie. E lei?>>
<<Oh, non c'è male. Purtroppo dobbiamo lasciare la città per Natale a causa del lavoro di mio marito.>> Mi racconta come se fossi una sua coetanea.
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Natale...Con Un Bebè!
Short StoryAnya è una ragazza solare, allegra e altruista. La perfetta ragazza che non va troppo bene, ne troppo male a scuola e che aiuta gli altri durante le verifiche. Ama stare da sola, ma anche in compagnia. Ma il suo passato è complicato e Anya è piena d...