50-cosa c'è

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Poggiai con un accenno di imbarazzo il ramen sul tavolino ed andai a sederni sul letto, per poi stendermi, stremata dalla giornata.

"Sarei avvezzo a chiederti se c'è qualcosa che non va, ma non voglio insistere".

Dissi "volevo solo stendermi un attimo. Tranquillo".

Mi alzai pian piano e mi sedetti davanti al tavolino, prendendo la ciotolina di ramen e versandoci dentro l'acqua calda.

Lui fece lo stesso, ma riuscivo a notare la sua difficoltà, con i guanti addosso.

Mi girai e dissi "togli i guanti per mangiare. Li rimetterai dopo".

Sentii il frusciare del suo togliersi i guanti.

Finimmo di mangiare ed io mi ristesi nel letto, non guardandolo.

Dopo qualche minuto sentii un corpo avvicinarmisi e schiacciarmi contro al muro.

Abbassai pian piano la coperta, scostandola dal mio viso ed il suo era a qualche centimetro da me.

Potevo sentire il suo respiro solleticarmi il naso.

A questo punto sentii la sua mano, un po' piú fredda del mio viso, che era andato in fiamme, accarezzarmi la guancia.

Non aveva i suoi guantini, ma una carezza non mi dava molto fastidio.

Mi guardava negli occhi, come per cogliere ogni sensazione che stavo provando.

Pian piano la sua mano si spostava verso le mie labbra ed il suo pollice me le accarezzava.

Chiusi gli occhi e dissi, con un filo di affanno

"p-perchè mi fai questo?"

"vorrei capire cosa c'è di sbagliato".

Il suo pollice continuava imperterrito a massaggiarmi le labbra.

Sentivo quella sensazione di calore che mi percorreva il corpo, allora lo abbracciai, scostandogli la mano, cercando di calmarmi.

Non ci riuscivo.

Il calore del suo corpo mi faceva sentire ancora piú eccitata ed io ero disperata.

Dopo qualche minuto mi avvicinai al suo viso, guardandolo negli occhi.

Poi al suo orecchio e sussurrai "mi arrendo".

Mi poggiò un bacio sulla guancia, per poi ricominciare ad accarezzarmi il viso, poi le labbra e teneva l'altra mano in bella vista.

Chiusi gli occhi e poi il buio.

Non ricordo quanto tempo dopo, aprii gli occhi e lo vidi ancora li, con aria preoccupata.

Notando che avevo aperto gli occhi mi disse

"sei svenuta. Scusami tanto..".

Annuí e dissi "troppe emozioni in un solo giorno".


lost lightWhere stories live. Discover now