30-chissà

24 2 0
                                    

Mi guardava con quegli occhietti spaventati, verdissimi. cercavo di tranquillizzarlo e pian piano il suo fiatone diminuiva.

Sussurò qualcosa a fatica, ma lo zittí. "Non sforzarti. Quando ti passerà potrai dirmi quel che vuoi".

Mi sorrise leggermente e chiuse gli occhi sospirando.

Dopo 15 minuti riuscí a rilassarsi e mi indicò la bottiglia d'acqua che avevo portato.

Mi alzai e riempí d'acqua la metá del bicchiere di plastica.

Gli porsi il bicchiere e bevve pian piano, socchiudendo gli occhi.

Sorrisi e chiesi "va meglio?".

Mi sorrise e sussurrò "meglio ora che ci sei".

Avevo paura nel chiedergli che cosa gli fosse successo, ma dovevo saperlo, per fare in modo che non accadesse piú.

Gli appoggiai una mano sul braccio e gli dissi "vuoi raccontarmi cosa è successo?".

Scosse la testa e la sua espressione diventó piú preoccupata di prima.

"Hei, se non vuoi non importa. Non preoccuparti" dissi cercando di sembrare il piú calma possibile.

Pensavo che magari se mi avesse vista calma, si sarebbe calmato a sua volta.

Ad un certo punto non vidi piú nulla.

Sentivo solo il suo calore avvolgermi e farmi sprofondare con la faccia nel suo petto.

Senza esitare lo circondai a mia volta con le braccia e lo strinsi forte a me.

Appoggiò il mento sulla mia testa, tenendomi lí e disse "un giorno mi porti ad una festa? Una di quelle belle, di sera, con la musica e le persone che ballano".

Ribattei un po' perplessa "e dove la trovo una festa?".

In effetti per la fine delle vacanze di pasqua avrebbero organizzato una festa dei ragazzi a scuola, ed uno di loro, accennando un occhiolino prima di andare mi consegnò due inviti.

Sapendo che non ci sarei mai andata li avevo messi da qualche parte, quindi prima di dirglielo, dovevo cercarli, per sapere se ce li avevo ancora.

Lo sentí sorridere, poichè il suo mento premeva sulla mia testa e disse

"sarebbe divertente.

Fantasticavo".

lost lightWhere stories live. Discover now