CAPITOLO 10

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ALEX*
Avete presente quando tutto fila liscio come l’olio?
Bhe non è il mio caso

Mai na’ gioia a me!

Oggi volevo gareggiare ma la mia auto non è pronta, infatti ancora me la devono consegnare, il mio team di meccanici ha trovato qualche difficoltà nel reperire alcuni pezzi per potenziare la mia McLaren 620R edizione limitata che raggiunge i 100km/h in appena 2,9 secondi
Un auto pazzesca, in poche parole perfetta per la sottoscritta.
Spero che sia pronta il prima possibile, non vedo l’ora di sentire l’adrenalina scorrere nel vene…


In questo momento sono a testa in giù sul letto di mio fratello, ci siamo riuniti tutti nella sua stanza per fare il punto della situazione.
Aime c’è anche Daniel che ha portato con sé altri due ragazzi del quale io personalmente non conosco, stanno parlando tutti insieme c’è un frastuono esagerato, non sto capendo nulla.
“Ragazzi io mi sto innervosendo, non sto capendo un cazzo, si può sapere cosa vi prende oggi a tutti quanti?”
Tutti s’ammutoliscono e Cristian cerca di spiegarmi la situazione
“senza la tua auto sarà difficile vincere la gara a staffetta è la nostra arma segreta, spero che entro domani ce la consegnino”
“devi per forza partecipare anche tu Alex?” s’intromette bruscamente Daniel
Io lo guardo in cagnesco e prima di rispondergli per  le rime, mi alzo e sono quasi ad una spanna da lui quando gli rispondo con tutta l’acidità di un limone
“ma tu qua cosa ci fai? Sai non mi sembra che facciamo parte dello stesso team e ricorda che io qua per te sono Ice, ci siamo capiti?”
“hey non iniziare a soffiare gattina, sono qui per supporto visto che il mio team gareggerà direttamente l’ultima sera e poi io ti chiamo come mi pare visto che tu qui non conti nulla sei l’ultima arrivata e quindi devi fare quello che dico io”
Ci vedo rosso, nessuno mai mi ha trattato come se non valessi niente
La mia mano agguanta l’avambraccio di Daniel e lo conduco nel bagno adiacente, chiudo la porta così da non essere disturbati ed inizio a sbraitargli contro
“io faccio quello che mi pare, tu! nun si nisciun! E se sono arrivata a questo livello vuol dire che sono brava in quel che faccio, non ti permettere mai più e ripeto mai più di parlarmi in questo modo, se non ti sta bene non farti più vedere, chiaro?”
Lui come risposta mi spintona al muro
“forse non ci siamo capiti, qui comando io e se ancora lo devi capire te lo faccio capire io” sussurra avvicinandosi pericolosamente a me con l’indice traccia una linea immaginaria sul mio collo.
“sai in questo momento ti vorrei sculacciare, così almeno capiresti chi comanda qui dentro, così forse capiresti che devi fare la brava con me, non farmi perdere la pazienza Alex
Calca il mio nome di proposito
Non rispondo, però con fare civettuolo accarezzo la sua spalla, riesco a vedere lussuria nel suo sguardo, con la mia mano scendo fino ad arrivare al cavallo dei suoi pantaloni, sento un rigonfiamento abbondante, sorrido
“sai forse mi sono espressa male” appena finisco di parlare il mio ginocchio si scontra con la sua parte intima…
Vedo la sua espressione cambiare, sta sentendo dolore si porta entrambi le mani sulla parte colpita ed io ghigno soddisfatta

Non dico nulla però mi avvio verso la porta, la sto aprendo così da poter uscire quando il mio corpo aderisce alla porta richiudendola, sono bloccata con le braccia dietro la schiena e la faccia sul legno chiaro
Percepisco il fiato caldo di Daniel che si scontra col mio collo, deglutisco pesantemente, la punta del suo naso mi solletica la pelle è come se mi stesse annusando
Ma le sue parole mi lasciano spiazzata
“Non. Farlo. Mai. Più. Non. Istigarmi. Mai. Più!”

Nell’aria risuona solo il suono di una sberla leggera sulla mia natica…

Sono sconcertata, Daniel mi libera dalla sua morsa ed esce dal bagno io resto ferma per un po’, mi avvicino al lavabo ed i miei occhi si scontrano con il mio riflesso allo specchio, mi sento un po’ stordita, ho il viso arrossato ma non per la vergogna ma perché mi sono eccitata…

Maledizione a me, cosa mi è preso, non è da me!

Apro l’acqua e mi sciacquo il viso, quando mi rendo conto di essere un po’ più decente decido di uscire dal bagno.
Appena esco dalla toilette lo sguardo di tutti i presenti è su di me.
“che cazzo avete da guardare?”
Daniel sfodera il suo sorriso e mi fissa, forse per riuscire a comprendere la mia reazione, ma non gli darò la soddisfazione di capire che mi ha eccitato.

Cammino lungo il corridoio di questo albergo stellato, mi sembra di essere su una nave da crociera visto che a terra c’è  la moquette  rossa le pareti sono color crema e le rifiniture delle porte sono dorate, arrivo in camera mia e subito mi fiondo in doccia, se solo ripenso all’episodio di prima mi sento ancora accaldata…

Dopo un ora ho sentito l’esigenza di chiamare Giusy per raccontargli quello che è successo nel bagno di mio fratello.
“Alex, quell’uomo ti piace, e ti piace pure parecchio sennò gli avresti staccato le mani a morsi conoscendoti…  credo che tu sia affascinata da Daniel è bello e tenebroso”
“mi ha solo preso alla sprovvista, lui non mi piace, bhe si oggettivamente è gnocco però è uno stronzo troglodita, si comporta come se fosse il padrone del mondo e questa cosa mi da sui nervi”
“guarda che tra amore e odio la linea e sottilissima, come tra dolore e piacere, non è stato un caso che tu ti sia eccitata secondo me”
“ basta finiscila Giusy, a me non piace quell’essere e pure se fosse sarebbe una cosa sbagliata, non siamo compatibili, siamo come cane e gatto”
“questo lo so che siete come cane e gatto me lo ha detto Cristian”
“aspetta cosa ti ha detto Cristian? E poi da quando in qua che vi sentite voi due?” dico sgomenta
“ci sentiamo da un po’, comunque io sono del parere che ti devi vendicare cioè fallo uscire fuori di testa”

Due ore dopo mi sto già maledicendo mannaggia a me e alla mia testardaggine, mi affretto ad entrare nel ristorante dell’albergo con indosso un tubino striminzito color blu notte ho dei tacchi a spillo vertiginosi e devi stare attenta con i movimenti sennò si alzerebbe troppo il vestito
Mi sento una creatina vestita così…
Fortunatamente Daniel non è seduto al mio stesso tavolo, mi guardo intorno e noto che ci sono molte ragazze ad accompagnare quasi tutti i gareggianti, una volta finita la cena mi alzo e mi avvicino al bar per prendermi un cocktail.
La mano di Jhos si deposita alla base della mia schiena ed io sussulto
Mi da un bacio sulla guancia in modo molto lascivo

Bleac cosa mi tocca sopportare…

“ciao piccola come siamo sexy questa sera, per caso ti sei vestita così per piacere a qualcuno?”
“mi sono vestita così perché mi andava, poi non credo che per farmi notare io debba vestirmi in modo particolare, o sbaglio?” dico con un mezzo sorriso
“tu saresti bellissima anche con una tuta addosso, mia piccola Ice”
Ci accomodi amo su dei divanetti in attesa dei nostri cocktail le dita affusolate di Jhos mi accarezzano la pelle scoperta, fa su e giù dal ginocchio fino all’orlo del vestito…
“ti piacciono le mie attenzioni piccola?”
“s-si mi piacciono però non vorrei che tu o qualcun altro mi scambiate per una poco di buono, sai non è nella mia indole farmi accarezzare così da un uomo, qualcuno potrebbe pensare male e questo non mi va”
“shsss”
Mi possa l’indice sulle labbra
“non ti giudicherei mai così piccola, ormai ho imparato a conoscerti e sono consapevole e lusingato che tu ti senta a tuo agio con me, hai un carattere forte e non ti fai mettere i piedi in testa, ho notato che non fai l’oca  con gli uomini, non ti lasci avvicinare e mi ritengo onorato che tu abbia scelto me, se così si può dire, visto che con me sei molto dolce invece con gli altri cacci gli artigli mi sento onorato”
“ mi piaci Jhos, peccato che quando gareggiamo siamo come dire…  m.. nemici”
La sua mano mi accarezza la coscia e prima che si spinga oltre…
“tu mi rispetti, fai uscire un lato di me che pochi uomini hanno visto”
“non credo che tu sia una santa però”
“non sono una santa però mi rispetto come donna e non cedo facilmente dopo le prime avance che ricevo, mi devo fidare di un uomo prima di concedermi a lui”
Jhos mi guarda negli occhi sta per baciarmi quando ad interromperci è il suono del mio cellulare, faccio finta di imbarazzarmi e rispondo al telefono allontanandomi di qualche metro

“cosa cazzo stai facendo? Vai immediatamente in camera tua, sennò giuro che vengo vicino a voi ed uccido con le mie mani quel coso
“Salvatò non essere geloso e poi non sto facendo nulla di male”
“ NULLA DI MALE? SEMBRI UNA PUTTANA!”
“ BASTA, STAI ESAGERANDO”

Stacco il telefono in faccia a mio fratello e mi risiedo vicino a Jhos
“ va tutto bene piccola? Ti vedo agitata”
“si va tutto bene ho solo discusso con quel cetriolo di mio fratello, è geloso, è sempre stato geloso non sopporta l’idea che qualche uomo mi ronzi intorno, infatti a Napoli mi fa terra bruciata intorno, non è un caso che io sia single…  Scusami dello sfogo sono arrabbiata”
Mi toglie una ciocca avanti agli occhi “non ti preoccupare piccola
Posso capirlo, anch’io sarei geloso se avessi una sorella e per di più se fosse bella come te, credo che dovrei far amicizia con lui così forse ti lascerà in pace”
“no lascia stare ci parlerò io con lui, ora scusami ma adesso mi ritiro in camera, ho bisogno di riposare”
“ vai piccola, buona notte” dice lasciandomi un bacio all’angolo della bocca
Mentre entro in camera mi arriva un messaggio
Da Jhos:
Ps mi piaci anche tu…


S.. Lurido mi fai schifo dico tra me e me, metto piede in camera e mi paralizza sul posto a causa di Daniel che se ne sta seduto sul mio letto, accendo le luci e prima che io possa solo aprir bocca lui inveisce contro di me
“cosa credevi di fare? Eh me lo spieghi? Ti sei vestita tutta provocante credendo di farmi ingelosire con quel bastardi di Jhos? Sei una stupida, lo vuoi capire che lui è pericoloso, cosa direbbe Tony?”
“non lo nominare mi hai capito? Io mi vesto come mi pare e poi perché mai ti dovrei far ingelosire, tra me e te non c’è nulla e poi chi ti dice che non mi sto ingraziando quel lurido?”
“allora è come pensavo, brava Alex, fai la puttana con l’uomo che ha fatto uccid.. “
Non gli faccio finire la frase che la mia mano colpisce la sua guancia
“non ti permettere, non ti azzardare a finire questa frase perché sei geloso?”
“io non sono geloso stupida”
“ non si direbbe, la tua reazione è esagerata, sembra che tu ti sia messo d’accordo con mio fratello per rompere le palle”
“anche se fossi geloso io me ne fregherei altamente perché come hai detto prima Daniel? Ah io non sono nessuno, quindi non puoi essere geloso e adesso esci da questa stanza”
Lui esce sbattendo la porta ed io crollo sul letto stremata dalla sfuriata che mi ha fatto…

Mando un messaggio a Giusy
NON È GELOSO, È GELOSO MARCIO XP









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⏰ Last updated: Nov 28, 2020 ⏰

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Pànta rheiWhere stories live. Discover now