CAPITOLO 8

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ALEX*

Quando la nera mietitrice decide di prendersi una persona a te cara oltre al dolore porta con sé lo sconforto, la consapevolezza che non potrai più ascoltare né vedere la persona deceduta.
Ho sempre odiato le frasi di circostanza, ho sempre odiato la parola “condoglianze”

Quando morì Tony nessuno si permise di dire quella parola

Al funerale Luca suo fratello fece un discorso molto intenso che terminava dicendo:
Resterai sempre nei nostri cuori, il tuo ricordo vivrà con noi per sempre…

Quelle parole sono incise nella mia mente, anche se non sono del tutto vere, il nostro cervello col tempo tende a cancellare i ricordi più futili e restano i ricordi più belli, quelli indelebili, come un tatuaggio inciso nella mente, ho inciso sulla mia pelle Pantà rheí, tutto scorre, tutto passa.

Io ricordo tutto di Tony, qualunque dettaglio, ogni momento trascorso insieme, ogni litigata, ogni risata

Odio la mia mente perché col passar del tempo non ricordo più il suono della sua voce, ricordo le parole che mi sussurrava, ma non il suono della sua voce.

Mi ritrovo qui sul divano a rimuginare su queste cose perché stanotte ho sognato Lui..
Era un bel sogno, ma si sa quando la morte prende non restituisce.

La mia vita è cambiata, io sono cambiata
Sono tornata la vecchia Ice fredda ed insensibile

Vivo per due motivi:
Mio figlio Nicola e realizzare i progetti che aveva Tony
Si. Proprio così, perché lui vive in ogni mio gesto, in ogni mio traguardo

Non mi sono lasciata prendere dalla depressione perché il mio carattere non lo permetterebbe mai anche se a dir la verità i sonniferi mi stanno aiutando molto
È sbagliato, molto sbagliato ne sono consapevole
Non mi posso permettere di avere questa dipendenza, lo devo a lui ed alla mia sanità mentale
Leggendo la sua lettera ho giurato che avrei fatto incarcerate colui che ha ucciso mio marito.

Devo essere lucida per questo ho appena gettato il blister del sonnifero nella spazzatura, però ho molte scorte che tengo sotto chiave in cassaforte
È uno spreco buttare tutto, lo rivenderò.

Guardo l’orologio e mi rendo conto che è tardissimo, devo prepararmi per la dura serata che mi aspetta
Questa sera arrivano dall’Italia tutti i miei amici
Loro partecipano alle gare che mi ha accennato il cugino di Genny
Anch’io devo riuscire a partecipare però devo entrare nel secondo girone e questa sera ci sarà la presentazione dei partecipanti
Quindi entro mezzanotte devo battere qualcuno
Mi vesto di fretta indossando un pantalone di pelle ed un top celeste con dei tacchi neri
Dopo venti minuti sono già in auto diretta nel luogo della presentazione ovvero nella periferia di Liverpool
Infatti ho preparato una valigia con tutto l’occorrente per restare lì cinque giorni
Dopo 360 Km e tre ore di percorrenza sulla M40 e M6 sono arrivata nella periferia di Liverpool
Sono appena le nove di sera è presto però già è presente qualche auto da corsa
Spero con tutto il cuore di poter affrontare qualcuno
Parcheggio e subito mi metto a curiosare tra le auto presenti ci sono Jaguar e Audi
Sono le più gettonate
Mentre sto guardando un’Audi blu metallizzato il proprietario si avvicina cautamente, sembra un tipo apposto: barba curata, capelli biondi tirati indietro col gel, camicia e pantalone elegante
“vorrebbe fare un giro?”
“la ringrazio ma vorrei sfidarla” rispondo gentilmente
“non credo che le convenga, sa io faccio parte del secondo girone, che macchina ha?”
“questo volevo sentire, mi dia pure del tu io sono Ice” dico allungando la mano
“con molto piacere io sono Marcus e faccio parte del club di Angel, lei fa parte di qualcosa?”
“no io sono solo Ice la mia auto è l’Audi bianca, cosa scommettiamo?”
“il libretto di circolazione ed una cena”
“sinceramente io miro al tuo poste nel girone”
“e sia se perdo ti do il libretto ed il posto nel girone, tanto non puoi battermi”
“non essere sessista, ora troviamo gli organizzatori così da iniziare la sfida”
Poco dopo incontriamo uno spiker e subito accetta di farci da giudice, intanto il parcheggio si è gremito di auto, a breve dovrebbero iniziare le presentazioni quindi mi devo dare una mossa
Ci dirigiamo alla linea di partenza il tempo che il semaforo diventa verse e subito partiamo sommando stiamo facendo un testa a testa pazzesco la sua auto è leggermente più potente ma non demordo, sul rettilineo ha un distacco di pochi centesimi di secondi rispetto a me, appena vedo una curvone largo inizio ad accelerare mentre lui decelera di poco, arrivati in prossimità della curva tiro il freno a mano e subito riaccelero, lo supero taglio il traguardo con un sorriso sornione sul viso
Nel frattempo lo spiker sta iniziando a presentare i gareggianti
Esco dall’auto e Marcus con una faccia cadaverica mi porge le chiavi della sua auto, ma io non le accetto
“tieniti l’auto, sei un guidatore ottimo e soprattutto non hai tentato di barare facendomi qualche scherzetto però il posto nel girone lo prendo, ho una gara da fare”
Ci guardiamo negli occhi io, Marcus e lo spiker.
“sei fantastica Ice, davvero sarei onorato di portarti a cena domani sera”
“ti ringrazio ma al momento le corse hanno la priorità”

Dopo circa dieci minuti corro letteralmente verso il palco da cui stanno facendo le presentazioni, mi presentano e subito noto Jhos Dragon sorridermi
Mi avvicino e lui mi stampa un bacio sulla guancia
Sono tentata di tirarmi indietro ma non posso

“mia piccola Ice tu mi stupisci ogni giorno, adesso puoi gareggiare devi solo scegliere il team giusto”

Nel preciso momento che Jhos dice queste parole vedo Daniel venire verso di noi, lo vedo molto arrabbiato, si sta dirigendo proprio da noi e alla mia sinistra accompaiono magicamente i miei amici io sono nel centro, ecco una delle mie entrate trionfanti
Daniel si ferma proprio ad un passo da me alla mia destra c’è Jhos e dietro di me ci sono i miei amici

“mi dispiace Jhos io non sono sola qui alle mie spalle c’è  il mio branco” dico queste parole allargando le braccia e guardando dritto negl’occhi di Daniel
Lui per tutta risposta grugnisce qualcosa e si allontana, mi giro e subito salto al collo di mio fratello, lui prontamente mi abbraccia con fare possessivo, scuadra da testa a piedi sia Daniel che Jhos.
Dopo all’incirca mezz’ora sto chiacchierando con una birra in mano con Salvatore, Riky, Genny e Cristian
Mi ritrovo giusto al centro e tengo sott’occhio Daniel che sta filtrando con una rossa, al suo fianco c’è Marcus
Dalla mia posizione  riesco a vedere tutti
È arrivato il momento per attuare la mia prova del nove, mentre chiacchieriamo mi faccio più vicina a Riky il mio dolce amico che visto da lontano è una montagna di muscoli, così mi posso nascondere
Prendo il cellulare che mi ha lasciato Tony e chiamo The Angel
Vediamo se sei tu caro mio….
Uno, due, tre scuilli ma Daniel non si stacca dalla rossa controllo gli altri team ma nessuno ha il cellulare in mano
Riprovo e questa volta lui prende il suo telefono e sbianca, mi affretto a staccare mentre lui mette il telefono vicino all’orecchio
Mi dispiace caro mio sono più scaltra di te
infatti lui subito guarda da per tutto ma io sto bevendo la mia birra con i miei amici
Ormai ho capito veramente chi sei

Tu Daniel sei THE ANGEL OF DEATH.






Pànta rheiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora