CAPITOLO 6

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ALEX*

Un’altra giornata di merda sta per iniziare, piove qui a Londra
A Londra piove quasi sempre e già questo mi sta sulle palle…

Sono nervosa quando piove, il clima è costantemente umido e di conseguenza i capelli li posso acconciare solo al naturale cioè ricci perché se li lisciassi con questa maledetta umidità sembrerei un barboncino.
Sono le sei del mattino, alzo il cappuccio della felpa e sotto la pioggia costante inizio a correre, corro per schiarirmi le idee, corro per sfogo, corro per non pensare anche se alla fine penso lo stesso se non di più
Anche questa mattina mi fermo per riposarmi un po’ vicino un negozietto che vende vestiti per bambini, qualche volta vorrei poter far compere con il mio piccolo Nicola in questo negozio, anche se ho la consapevolezza di non poterlo fare, al di fuori delle mura di casa non posso essere una madre qui. È troppo pericoloso in ballo c’è l’incolumità di mio figlio.
La pioggia batte contro il mio viso, non amo questa sensazione


Alcune volte vorrei andare nella mia città, la mia bella e mite Napoli
Non dimentico mai da dove vengo
Anche quando vado via sento il mare che mi scorre dentro…

Spesso la notte ti penso, Tony se è tutto un sogno o se sono sveglia, vedo la luce e ci sono dentro ma senza di te giuro non ha un senso….


Appena entro nel mio appartamento mi spoglio e mi fiondo in doccia, sono perennemente in ritardo, mi asciugo e mi vesto velocemente, oggi anzi stasera è una serata importante sfiderò un componente dei The Black Dragon.

Sono tesa spero che questa giornata finisca presto, Daniel in ufficio come suo solito mi ignora ed io ignoro lui, non ho ancora trovato un senso alle sue parole.
Finalmente è arrivata sera dopo aver cenato con mio figlio mi preparo per correre, questa sera indosserò un top nero ed un pantalone alto in vita del medesimo colore abbinati a dei tacchi color argento con pietre nere.

Ho parlato col mio contatto qui e dice che anche questa sera la corsa è nel centro città, ormai conosco qualsiasi scorciatoia, vicolo cieco di Londra, non posso perdere chissà se ci sarà il capo dei The Black Dragon? The Angel sembra un fantasma non sono riuscita ad identificarlo, forse non so neanche se ho mai incrociato il suo sguardo, però ho la sensazione che sia Daniel, ho molti sospetto su di lui perché guida auto di grosse cilindrata, era vicino a Tony e una prova tangibile è stata l’altra sera nel parcheggio, quando qual ragazzo gli ha ricordato che erano in territorio neutrale, devo fare altre ricerche non posso sprecare la mia prova del nove, devo capire se è lui oppure no, non posso commettere errori, tra mille pensieri sono giunta nel luogo della sfida, già sono presenti molte persone
Parcheggio la mia auto e il mio sportello vene aperto dal ragazzo corvino dell’altra notte, il capo dei the Black Dragon, sfoggio il mio miglior sorriso e lui mi fa il bacia mano

“ciao piccola è un piacere rivederti”

“anche per me è un piacere rivederti, l’altra notte ci hanno interrotti, sei andato via subito, non mi hai detto neanche come ti chiami” dico con fare civettuolo

“chiedo venia Ice, avevo questioni urgenti da risolvere, comunque io sono Jhos Black per farmi perdonare ti offro un drink vieni?”

“dopo la corsa, ci prendiamo qualcosa” 

Ci avviciniamo al banco scommesse, scommetto 100 sterline e mi preparo per la corsa

“sai Ice mi hanno parlato molto bene della tua guida, ho anche un video di una tua corsa” sbianco sentendo quelle parole, spero che non mi abbia scoperta

“da quando sei arrivata qui ti sei fatta notare parecchio e molti piloti non ti vogliono qui, sai mini la loro autostima, fammi vedere cosa sai fare, ci vediamo dopo la corsa”  mi da uno schiaffo sul sedere ed io subito lo trucido con lo sguardo

Ma io non lo so, questo è quasi più arrogante di Daniel, il prossimo schiaffo che mi da sul sedere gli strappo le palle

Anche se devo mantenere la calma, non posso farmi scoprire, finora è proceduto tutto secondo i miei piani, farò sbattere quell’essere dietro le sbarre.


Mano destra sul cambio, piede pronto sull’acceleratore e appena sento il segnale del via parto a razzo i giri del motore salgono a ritmo di un battito di ciglia, sento l’adrenalina scorrermi nelle vene, questa sera mi sento gasata, quel figlio di papà, il mio sfidante cerca di stringermi sulla sinistra, accelero di colpo  tiro il freno a mano e giro l’auto al contrario per pochi secondi giusto il tempo per burlarmi di lui, gli faccio una linguaccia, riposiziono l’auto e con l’acceleratore a tavoletta lo straccio tagliando il traguardo, mi fermo proprio dove sta  Jhos.
Sale sulla mia auto e parto
Andiamo al solito locale.

“sei brava quanto bella, dove hai imparato a guidare?”

“diciamo… deformazione famigliare, l’adrenalina è la mia droga”

Ci guardiamo negli occhi e vedo un luccichio nei suoi occhi che non mi piace

“sappi che con qualche complimento e un drink non riuscirai a portarmi nel tuo letto, ti sbagli, non sono una ragazza di futili principi che va col primo che capita”

“non ho mai pensato questo Ice, più ti guardo e più mi piaci questo non lo nascondo, però più ti osservo e più mi rendo conto che non sia facile entrare nelle tue grazie, devi avere un carattere forte per confrontarti con altri piloti, sono poche e rare le donne con gli attributi, per questo ti rispetto, domani sera non prendere impegni ti porto a cena, non accetto un no”

“se la metti così allora domani sera alle nove ti aspetto sotto casa”

“entriamo così ti offro il famoso drink piccola”

Se non conoscessi la sua vera natura avrei potuto anche dargli una possibilità, ma conosco troppi dettagli sui suoi traffici e soprattutto lui ha ordinato di ammazzare mio marito, per questo lo odio.

La serata passa velocemente ed il giorno seguente mi preparo psicologicamente all’appuntamento con Jhos.
Questa sera mi sono tirata a lucido, sono andata dal hair stylist ho indossato un tubino blu notte e poco prima delle nove mi arriva un messaggio da Daniel
NON FARE CAZZATE!!!

Scritto in grassetto maiuscolo e per di più con ben tre punti esclamativi…
Avrà saputo che esco con Jhos Black

Decido di ignorarlo palesemente, sento due colpi di clacson e scendo.
Da “gentiluomo” Jhos mi fa il solito bacia mano e mi apre lo sportello della sua auto
Il mio cavaliere mi conduce in un ristorante di lusso, ci accomodiamo in terrazza perché questa sera fa abbastanza caldo, questo ristorante ha una vista stupenda della città, si vede tutto, il Big bang e la maestosa ruota panoramica.
Lui come me è un pochino teso però ha una bella parlantina…

“allora Ice. Arrivati a questo punto mi dici il tuo nome? Sai ho provato a fare ricerche su di te ma non ho trovato nulla, come hai fatto a nasconderti così bene, non sei schedata dalla polizia, non sei mai stata arrestata?” Chiede con leggerezza

“non c’è molto da sapere su di me mi chiamo Alex in confidenza, sulle piste mi chiamano Ice e grazie al denaro non sono schedata, mi hanno beccata un paio di volte oltre il limite di velocità fortunatamente mai durante una corsa”

“ da dove vieni?”

“vengo dalla città del sole e del mare” confesso nostalgica

“adoro Napoli, sai la settimana prossima ci saranno delle gare particolari, cioè non proprio particolari, diverse dal nostro modo di meritarsi le corse, non ci sarà distinzione parteciperanno concorrenti dall’Italia, dalla Francia e credo che ci sarà anche qualche napoletano ma ovviamente essendo in Inghilterra vigerà l’obbligo del livello, cioè con parole povere possono gareggiare solo i concorrenti che eguagliano o superano il nostro secondo livello, tu adesso sei al terzo girone, cioè al terzo livello, se riuscirai ad arrivare al secondo livello potrai gareggiare”

Bingooo è l’occasione che aspettavo, rivedrò i miei amici e soprattutto farò la prova del nove con The Angel

“capisco…  anche a Napoli ci sono gare del genere ogni cinque anni, a l’ultima gara non ho potuto partecipare per problemi personali, quindi devo assolutamente arrivare al secondo girone, però c’è un problema, dovrei essere invitata ufficialmente e se non riesco a sfidare in questi giorni uno del secondo livello, niente invito”

“ non c’è nessun problema per te non c’è bisogno dell’invito ufficiale visto e considerato che ti sto invitando io, l’unica tua preoccupazione deve essere passare  all’altro livello, non dovrei dirtelo però sappi che tra il terzo ed il secondo livello c’è  un abisso sia di potenza di auto che di tecniche di guida”

“ ti ringrazio per l’invito e per il resto non ho problemi, dispongo di diverse auto”

“non ne dubitavo, sei sempre piena di risorse”

Dopo la meravigliosa cena Josh mi ha fatto visitare un po’ Londra abbiamo chiacchierato allungo anche se gli ho rifilato per il 90% balle...

Josh si è dimostrato molto attento e premuroso mi ha riaccompagnato a casa e si è rubato anche un bacio a fior di labbra.

Appena ho aperto la porta di casa. Subito ho notato la luce della TV accesa ma senza volume…

Eppure ricordo di aver spento la televisione prima, bha forse mi spaglio ed ho lasciato accesa la TV.

Tolgo i tacchi, cammino a piedi nudi  fino al soggiorno ma subito mi paralizzo sul posto
Vedo un ombra seduta sulla poltrona, quest’ultima si sporge e subito riconosco Daniel…

Cosa ci fa qui in casa mia?





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