CAPITOLO 2

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Mia dolce guerriera, se stai leggendo queste poche righe che ho scritto, vuol dire che il mio corpo ha esalato l’ultimo respiro.
Ricorda sempre che io ti amo e che anche se non sono più al tuo fianco fisicamente, rimarrò con te in ogni istante.
Sei stata la mia ragione di vita, mi sono innamorato della guerriera che c’è in te, la mia leonessa, la mia Ice, la mia Alex
Forse in questo momento ti sentirai persa, ma devi trovare la forza per combattere, combatti anche per me.

Ci sono cose che non ti ho detto, non volevo farti preoccupare, non volevo metterti in pericolo, mi sono invischiato in una situazione pericolosa, ti ho lasciato un cellulare, al suo interno ci sono molti file compromettenti sul conto di un noto malvivente di Londra, queste informazioni sono una sorta di polizza sulla vita, a Londra nel giro di corse ho tenuto ben nascosta la tua identità, ma non vorrei che arrivassero a te tramite la mia azienda.
Ti devo chiedere un enorme favore, non metterei mai la tua vita in pericolo però questi file devono essere recapitati ad una persona.
Questa persona fa parte del giro, si fa chiamare:
The angel, anche se è solo un abbreviazione di The angel of death. Quando sarai a Londra ti potrai fidare solo di lui e della mia socia Abigail Fontanarosa.
Consegna  il cellulare esclusivamente a The angel.
Il codice di sblocco del cellulare è la parola che più odii al mondo.
Quando lo avrai sbloccato, nella rubrica c’è un unico numero che dovrai chiamare quando sarai sul posto, è il suo numero.
Incontratevi e dagli il cellulare, lui sa già cosa fare.
Non fare colpi di testa, non immischiarti è pericoloso, in ballo ci sono le vite di molte persone.
Non indagare, non farti notare, specialmente dal clan Blake dragon.
Il loro capo si chiama  Josh Blake, semmai lo dovessi incontrare non fargli capire chi sei, perché, è lui che mi sta alle calcagna.
Non vorrei metterti in questa situazione ma sei l’unica persona di qui mi possa fidare ciecamente.
Fai una copia dei file nel caso distruggessero il cellulare.
Appena leggerai questa lettera subito dopo bruciala, non lasciare indizi, mi fido di te e del tuo buon senso.
Non avrei mai voluto lasciarti amore mio.
Adesso sarai sopraffatta dal dolore ma non smettere di pensare lucidamente.
Non essere triste perché ovunque tu andrai io sarò con te.
Vivi, goditi la vita anche per me...
Sei bella e giovane trova una persona che sia degna di amarti.
Vai avanti vita mia, il dolore passa i ricordi no!
Mi sono dilungato già parecchio sai che non sono il tipo…
TI AMO mia guerriera, tuo per sempre  Tony.

Le lacrime scendono copiose dai miei occhi ed imbrattato la lettera che ho in mano.
Ormai sono decine di volte che leggo questo maledetto pezzo di carta, il dolore mi invade, i flashback mi affollano la mente, tutti i ricordi dei momenti passati con Tony si susseguono uno dietro l’altro, dal primo momento in qui ci siamo incontrati fino a quando ho ricevuto quella telefonata che nessuno vorrebbe mai ricevere.
Ricordo perfettamente quella sera, mi misi uno dei miei abiti migliori, dovevo andare a cena con Tony, aspettavo la sua telefonata per scendere dal nostro appartamento ma l’unica   telefonata che ricevetti fu dal commissariato di polizia, mi  informarono che mio marito era deceduto a seguito di un incidente stradale, l’impatto fu fortissimo e lui morì sul colpo, se ne andato senza soffrire questa è la mia magra consolazione.
Quando arrivai sul posto l’auto non era più un auto ma era una scatola di fagioli schiacciata al suolo, caduta da 20 metri in uno strapiombo.

In questo momento sono incazzata nera, come ha potuto nascondermi che si era messo nei guai, avrei potuto aiutarlo, forse a quest’ora sarebbe ancora qua…
Resto qui per terra nella cabina armadio non so per quanto tempo, mi brucia il viso per quante lacrime sto versando.
Devo scoprire cosa è successo quella sera chi ha mandato la macchina di Tony giù dal guard rail.
Prendo il cellulare lasciatomi e lo accendo
Inserire password :……
La parola che odi di più al mondo così c’è scritto nella lettera...
Allora penso, mi premo le meningi e dopo poco più di un minuto capisco quale sia..

BAMBOLINA

La digito velocemente ed il cellulare si sblocca
Cerco i file e subito li trovo, accendo il PC e copio i file in una pen-drive, questi documenti sono per lo più codici IBAN con nominativi che a me personalmente non dicono nulla, poi ci sono indirizzi, foto e anche un video girato mentre un uomo alto e muscoloso, commette  un omicidio.
Nascondo la pen-drive, metto in carica il cellulare ed alle quattro del mattino raggiungo mio figlio nel letto cercando poi di addormentarmi ma fallisco miseramente per le prime due ore…

Qualche ora dopo mi sveglia mio figlio Nicola che come al solito mi morde le dita per svegliarmi.
Apro gli occhi e focalizzo subito nel mio campo visivo gli occhietti vispi di colui che è padrone del mio cuore, così mi alzo e lo prendo tra le braccia, vado in cucina per preparargli il latte, lo faccio sedere nel sediolone e accendendo il gas per scaldare il latte mi viene in mente una cosa…
Corro subito nella cabina armadio e prendo la lettera che stanotte mi ha fatto giurare di trovare l’assassino di mio marito, le do fuoco e la butto nel camino.
Torno da mio figlio per dargli la sua colazione e nel frattempo mando un messaggio

A Riky:
Ho bisogno del tuo aiuto, oggi passo da te ci deve essere anche Genni.

Pànta rheiWhere stories live. Discover now