Capitolo 27

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TONY
Stavo davvero diventando il consulente psichiatrico di un soldato centenario ed una Dea millenaria?
A questo punto mi chiedevo a cosa mi servisse una laurea, o perfino essere un genio, miliardario, filantropo, dato che ero più richiesto come consulente di coppia, che per il mio stesso lavoro!
Steve stava parlando da circa un'ora di un qualcosa riguardante la missione e le precauzioni da dover prendere, ma tutto ciò che nella mia mente riuscivo a percepire, era una grande, grandissima, nuvola di NOIA!
Incrociai le braccia al petto e sbuffai «Steve, sei davvero venuto qui per parlare di questo?» inarcai un sopracciglio.
Lui sembrò in difficoltà.
Si portò una mano dietro il collo iniziandolo a sfregare «In realtà no».

Ecco, appunto!

«Ho bisogno di un parere sincero» esclamò.
Io lo guardai offeso, portandomi una mano sopra il  petto «Quando mai non lo sono stato?».
Lui inarcò un sopracciglio.
«Sarò sarcastico, ma non un bugiardo» mi difesi.
«Va bene» sospirò «Credo di star sbagliando tutto con Elizabeth» constatò.
«Ma davvero?» non potei trattenere la mia vena ironica «Ed io che pensavo si conquistassero così le ragazze! Un po' di sano mutismo, et voilà, cadono tutte ai tuoi piedi» mi misi le mani sopra i fianchi «Sono passati giorni da quando Liz si è svegliata, e non sei riuscito nemmeno a rivolgerle la parola» lo rimproverai.
Lui scosse la testa «Non saprei nemmeno da dove cominciare» sembrò avvilito.
Lo guardai sbigottito «Potresti iniziare con il confessare cosa provi per lei»proposi.
«E se mi rifiutasse?».
«E se invece non lo facesse?» allargai le braccia enfatizzando la mia affermazione.
Steve iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza «Credi dovrei fare io il primo passo?».
Alzai gli occhi al cielo «Steve, lei ne ha fatti tantissimi per te, e tu non ti sei mai accorto di nulla».
Lui girò la testa di scatto «E con Loki? Lui tornerà prima o poi».
Io lo guardai annoiato.

 «Lei ha scelto te, ha sempre scelto te nonostante Loki facesse parte del suo passato, ma se trovi scuse per non stare con lei, allora perdi il treno, ma ti assicuro che qualcun altro ci salterà sopra prendendo il tuo posto, e ti assicuro che te n...

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«Lei ha scelto te, ha sempre scelto te nonostante Loki facesse parte del suo passato, ma se trovi scuse per non stare con lei, allora perdi il treno, ma ti assicuro che qualcun altro ci salterà sopra prendendo il tuo posto, e ti assicuro che te ne pentirai amaramente».

Mi guardò confuso, come se non riuscisse a capire di cosa stessi parlando «Che intendi dire?».
«Che Elizabeth può aspettarti, ma non sarà in eterno».
«Quindi cosa mi proponi di fare?».
Ci riflettei sopra, portando un indice sul mento.
«Hai mai pensato ad un giro in barca?».

PHOENIX

«Jarvis» chiamai l'intelligenza artificiale.
«Si, signorina Elizabeth» la voce robotica risuonò per tutta la stanza.
«Metti un po' di musica rock, oggi mi sento molto positiva».
«Subito signorina Elizabeth».
Pochi attimi dopo, le note di Back in Black degli AC/DC iniziarono a diffondersi nell'intera la stanza.
Una cosa che accomunava me e Tony, era che ci piacevano molto le entrate di scena plateali, e con questa canzone erano perfette.
Quel giorno mi ero svegliata abbastanza produttiva.
In realtà, cercavo di tenermi sempre impegnata e non fermarmi mai, ciò per evitare di riflettere sulla mia catastrofica vita sentimentale.
Perché, insomma, faceva davvero schifo.
Un semidio Asgardiano avente problemi di stalking, un soldato surgelato rimasto ai tempi dell'età della pietra, ed un altro polaretto, migliore amico del soldato precedentemente citato, con problemi nella gestione della rabbia.
Tutto nella norma insomma.
Che poi a pensarci bene, stavo anch'io iniziando a mostrare i primi segni di cedimento.
Il fatto era che, da quando tutti c'eravamo svegliati da quel sogno, l'unica persona che avrebbe dovuto sistemare le cose, era Steve.
Ma di lui nemmeno l'ombra.
Sembrava essersi volatilizzato nel nulla.
Mi vestii velocemente, indossando un leggings aderente, un crop top ed una felpa così da coprirmi per il freddo.
Sarei andata a fare una corsa a Central Park per evitare di incontrare la squadra.
Più che altro, volevo evitare che potessero iniziare a chiedermi cosa stesse succedendo fra me e Steve.
Il problema era che, nemmeno io lo sapevo.
Presi il cellulare, le cuffiette Bluetooth che infilai nelle orecchie, e sgattaiolai fuori dall'edificio.
Iniziai a camminare con passo veloce.
Sbloccai il telefono, ed attivai la playlist per correre, poi misi il cellulare in modalità aereo e lo infilai in tasca.
Non volevo ricevere alcun messaggio, a meno che non ci fosse stata qualche imminente minaccia da dover affrontare, ma in quel caso, Tony avrebbe disattivato da solo il mio telefono, o avrebbe controllato/hackerato la mia posizione da esso.
La seconda opzione era molto più probabile.
Presi il ritmo, ed iniziai a correre.
Ormai ero dentro il parco, tutto era ricoperto di neve bianca, o meglio, quasi tutto.
In quei giorni, aveva nevicato.
L'aria fredda mi pizzicava sulla pelle, ed il leggero venticello faceva svolazzare i miei capelli in più direzioni.
Ad ogni falcata, la neve si scioglieva quasi in automatico.
Aveva appena smesso di piovere, alcune gocce avevano sciolto la neve che si era creata, e l'odore pungente mi stava entrando dentro fin sotto la pelle.
Quel profumo, mi riconduceva sempre e solo ad una persona: Steve.
Andai ancora più veloce, cercando in tutti i modi di scacciare il chiodo fisso che avevo in testa.
Passai oltre una siepe e girai l'angolo verso il lago del parco.
Stranamente non era ghiacciato.
Mi avvicinai alla riva, e mi sedetti a gambe incrociate sull'erba che poco prima era coperta di neve, e che si era sciolta al solo avvicinarmi.
Chiusi gli occhi ed inspirai profondamente.

PHOENIX ☯︎︎//MARVELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora