"Christopher Bang?"

Lo avevi chiamato, facendolo voltare verso di te, fingendo di non averti ancora vista. Avevi notato un piccolo accenno di rossore sulle sue guance, che aveva fatto formare un piccolo sorriso sulle tue labbra, quel ragazzo ti divertiva.

"Scusi, lei sarebbe?"

Aveva chiesto imbarazzato e sorpreso. Come facevi a sapere chi fosse?

"Y/n Y/L/n, penso che lei già sappia chi sono"

Appena quella frase gli era arrivata alle orecchie i suoi occhi avevano parlato per lui, il suo sguardo pieno d'ansia era stato subito seguito da un rapido inchino.

"Mi perdoni, non l'avevo riconosciuta"

Avevi provato a fare un sorriso più caldo possibile per rassicurarlo. Aggiungere l'imbarazzo ad un ambiente di lavoro già così teso non faceva bene.

"Non si preoccupi, non poteva"

Gli avevi detto allungando la mano rimanendo sorridente, lui l'aveva stretta nervoso.
La sua stretta sarebbe stata molto più forte se non l'avesse controllata, non voleva in alcun modo fare una cattiva impressione alla sua nuova superiore facendole male.

"Molto piacere"

Avevi detto, prima di seguirlo mentre andava verso una mercedes nera e ti aveva aperto la portiera per farti sedere.
Trovavi divertente quanto stesse disperatamente cercando di fare una buona impressione.

Avevi dato un'occhiata allo specchietto retrovisore per vedere lo scagnozzo di tuo padre salire su una macchina probabilmente noleggiata allo scopo di seguirvi da una debita distanza. Nonostante fosse nuovo era molto professionale, magari sarebbe riuscito a guadagnarsi la vita una volta tornato a casa, oppure sarebbe stato rapito dai russi prima di riuscire a rimettere piede in Italia.

"Ha fatto un buon viaggio?"

Aveva chiesto Christopher mentre guidava, l'ansia nella voce era evidente.
Non volevi questo: l'ansia era nemica di un lavoro fatto bene. Avevi provato a metterlo un po' più a suo agio durante il viaggio, essere amichevole con lui avrebbe giovato a entrambi. Lui si sarebbe rilassato e tu avresti guadagnato la sua fiducia e un miglior lavoro da parte sua.

"La prego Christopher, mi dia del tu. Sono più piccola di lei dopotutto"

Lui sembrò sorpreso, molto sorpreso.
A guardarti era evidente che fossi molto giovane, ma non si aspettava lo fossi così tanto. Lui aveva solo 23 anni, pensava di essere il capo più giovane che quella fazione avrebbe mai avuto e ora eri apparsa tu.

"Se posso chiedere, quanti anni hai Y/n? E se preferisci i miei colleghi al maniero mi chiamano Banchan, o solo Chan"

Gli avevi sorriso, ma non eri sicura che l'avesse visto dato che era concentrato sulla strada.

"Il 25 Dicembre sono 18"

Avevi risposto guardando fuori dal finestrino.

"Sei davvero molto giovane..."

Sei sicura di essere all'altezza? Eri sicura che lo stesse pensando e, per quanto fosse un dubbio naturale, ti aveva comunque fatto sentire un po' d'amaro in bocca.
Per tutta la vita ti eri preparata per succedere a tuo padre, eri probabilmente anche più preparata di quanto lui lo fosse, ma nonostante questo tutti continuavano a sottovalutarti e trattarti come una bambina. Sarebbe stata una cosa utile se le persone che conoscevi non fossero stati solo uomini che un giorno avresti dovuto comandare.

"So di essere giovane, ma non devi preoccuparti delle mie capacità"

Il tuo tono era molto più freddo di quanto avresti voluto suonasse, il che spaventò non poco Bangchan. Nonostante fossi così giovane eri molto più importante di lui in quell'organizzazione, una tua parola e lui avrebbe potuto perdere sia il lavoro che la vita.

Poisonus RoseWhere stories live. Discover now