Capitolo 30

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I soccorsi erano arrivati poco dopo la morte di Woojin, erano gli stessi medici che avevano curato Chan una volta arrivato.
Si erano ripresi dopo qualche mese e qualche pesante intervento: erano ferite brutte, ci avevano messo molto tempo a rimarginarsi. Erano stati trattenuti in ospedale fino alle vacanze di Natale.

Mentre loro guarivano anche il tuo vice lo faceva. Così come le ferite dei suoi compagni sparivano anche i gessi che gli coprivano la pelle lo facevano, e le sue ossa tornavano alla forma di cui sarebbero dovute essere.
Dopo le riabilitazioni era riuscito addirittura a prendere in braccio Felix.

L'unico problema più serio era stato sistemare lo scempio il cucina.
La cosa era stata molto più difficile del previsto, ci avevate provato da soli -quelli sani per lo meno- senza troppi risultati, il sangue era molto difficile da lavare via, ed eravate riusciti solo a disfarvi del cadavere. 
Avevi deciso di farlo seppellire, mandando alla famiglia una lettera anonima che ne comunicava la dipartita. Seppur si fosse comportato in modo disgustoso in vita si meritava una sepoltura: era pur sempre un essere umano, non la carcassa di un animale morto in modo indegno.

Per il resto della stanza avevate dovuto chiamare un'impresa di pulizie. Avevi dovuto allungare loro quella che consideravano un'ingente somma per averne il silenzio. Tuo padre poi ti aveva rimproverata, dicendoti che se l'avessi chiamato ti avrebbe mandato qualcuno di fiducia. Gli avevi dato ragione nonostante sapessi che ti avrebbe mandato qualcuno in aereo e che non sarebbe mai arrivato in tempo, non avevi voglia di discutere o parlare di lavoro al cenone di Natale.

Hailey fortunatamente era sopravvissuta, l'avevate cercata una volta notato che fosse sparita da un po', trovandola svenuta nella cella di Woojin.
Fortunatamente il ragazzo non l'aveva colpita troppo forte, anche se aveva avuto qualche ripercussione ed era stata trattenuta un po' nell'ospedale in cui l'aveva mandata, così come i tuoi compagni.
Avevi deciso che le avresti pagato le spese ospedaliere necessarie per curare le conseguenze che quel colpo le aveva causato, lei era solo una ragazza troppo buona che era capitata nel posto sbagliato al momento sbagliato, non aveva alcuna colpa e nessunissima ragione per cui i suoi bisogni dovessero essere ignorati. Lei in cambio non aveva parlato, così come i dipendenti dell'impresa di pulizie, con la sola differenza che il suo silenzio era dettato dalla gratitudine e non dal denaro.

I tuoi compagni tuttavia era stati relativamente fortunati, Minho aveva quasi rischiato di morire -era quello che se l'era passata peggio- e se i medici fossero arrivati poco più tardi forse non ce l'avrebbe fatta, fortunatamente il suo ragazzo non si era lasciato prendere dal panico al momento della telefonata.
Jisung era rimasto al suo fianco durante tutta la convalescenza, arrivando a un punto in cui quasi dormiva fuori dall'ospedale per aspettare l'orario delle visite, anche se pure il resto dei vostri compagni non era stato molto da meno: ogni giorno il ragazzo aveva dei dolci nuovi fatti in casa da Felix, qualche nuovo libro da leggere o canzone di Chan -che ultimamente aveva ricominciato a produrre quando aveva tempo libero- da ascoltare, non si era annoiato per nulla.
Jongin aveva ricevuto le stesse identiche attenzioni, forse addirittura di più.
Era come se fosse il loro fratellino e loro non erano riusciti a proteggerlo, dovevano farsi perdonare in qualche modo. Anche a lui avevano portato piccoli regali quasi tutti i giorni, assieme ai dolci fatti in casa da tutti i suoi compagni, assieme.
Minho non era escluso dal viziare il più giovani fra i suoi compagni, aveva allungato un paio di volte una piccola somma alla sua infermiera così che gli portasse delle porzioni un poco più abbondanti o qualche dolce. Nel suo piccolo questo era il meglio che poteva fare, ma il suo amico lo apprezzava proprio per questo.
Erano stati portati in ospedale contro la vostra volontà, i vostri medici non avevano le apparecchiature necessarie per farli guarire completamente e così vi eravate dovuti inventare una scusa per coprire la causa di quelle ferite così gravi: fortunatamente raccontare di una rissa in un vicolo di notte con degli immigrati ubriachi era bastato per convincere il dottore razzista e di mezza età a cui erano stati affidati.

Poisonus RoseOn viuen les histories. Descobreix ara