Insieme

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Ormai è così che andava. Tappeto di foglie, albero, danza di Laufey, fulmine Farbauti e Incendio. Loki si godette lo spettacolo in silenzio sino a quando le figure dei genitori non gli si portarono davanti. A causa delle lacrime di entrambi, non fu in grado di fare il sostenuto ed aprì le braccia stringendoli a sé. Ora ricordava ogni cosa, anche il motivo per cui si erano detti addio molti secoli prima, ma, dopo tanto tempo dal loro ultimo incontro, sentì di non provare più alcun odio nei loro confronti. Originariamente non era venuto al mondo come neonato, aveva potuto godere delle gioie dell'infanzia solo nella nuova esistenza donatagli da Odino, poiché, dallo scoccare della prima fiamma, era sempre stato lo stesso. Un meticcio tra un gigante di fuoco e un'Asi, troppo potente per appartenere ad uno o all'altro mondo, confinato a Muspellsheimr, lontano dagli altri regni, per tenerne i popoli al sicuro da una minaccia che avrebbe potuto consumarli fin nelle profondità cancellandone anche il ricordo. Era stato l'arrivo di Odino e Hoenir a cambiare le cose, grazie alla loro conoscenza e saggezza, Loki  aveva appreso come dominarsi ed infine si era convinto ad abbandonare la propria prigione di fuoco alla ricerca di uno scopo al quale votarsi. Così era nata la triade divina. Separandosi dai genitori, l'Ingannatore non seppe cosa dire, provò solo una profonda felicità nell'aver finalmente scoperto, dopo tanti dubbi e domande, come mai fosse sempre stato così diverso da chiunque altro. Non solo era l'unico misto esistente tra Asi ed giganti di fuoco, ma, soprattutto, il solo Incendio. 
"Voi siete... Morti? Per questo mi apparite solo nelle visioni e non avete mai tentato di ricongiungervi a me nella realtà? Da ciò che ricordo non dovreste esserlo, ma in questo periodo di tempo, forse..." La madre lo strinse a sé e scosse la testa accarezzandogli dolcemente i capelli. Nei punti in cui entrava in contatto con loro, la sua pelle si faceva brace ardente, anche gli ultimi blocchi del suo falso sé stavano ormai crollando, al risveglio sarebbe sicuramente tornato alla propria forma originaria. "Stiamo bene, siamo a casa a vegliare sul tuo corpo. Devi sbrigarti a tornare per recuperarlo" Il volto di Laufey si fece cupo e, al suo fianco, Farbauti la portò più vicina. Incontrando lo sguardo severo del proprio padre, ne scrutò le iridi fiammeggianti, erano identiche a come le ricordava, ma, quando il guerriero si abbassò appoggiandogli una mano sulla spalla, ne rivide anche il lato dolce e paterno che tanto amava, e provò un sentimento d'affetto del tutto nuovo. "Sta accadendo qualcosa di strano a Muspellsheimr. Da quando ti sono stati tolti i ricordi, hanno iniziato a gettare quantitativi di ghiaccio eccessivi da Nilfheimr. Per noi non è un grosso problema, ma abbiamo comunque inviato dei messaggeri ad Asgard per chiedere spiegazioni. Nessuno di loro ha mai fatto ritorno, quindi tutta quest'acqua... ci preoccupa" C'era solo un colpevole possibile per una situazione così inspiegabile, Njordr. L'ultima volta che lui ed il Dio dei Mari si erano incrociati, erano proprio nel regno dei giganti di ghiaccio e l'altro stava complottando qualcosa con questi ultimi. Doveva informare Odino a riguardo il prima possibile e tornare su Muspellsheimr per recuperare il proprio corpo. Loki non era affatto certo di avere abbastanza tempo. Guardando i genitori, l'Ingannatore sentì un misto di emozioni e li abbracciò, aveva bisogno della loro presenza come mai in vita propria.
"Non temete, sto arrivando e risolverò tutto" Detto ciò, andò in fiamme, anche Laufey e Farbauti vennero avvolti all'interno del fuoco, ma non si staccarono, anzi, lo tennero ancora più stretto mentre veniva consumato definitivamente, cellula dopo cellula, per rinascere, un'ultima volta, come Incendio. "Ti vogliamo bene, Lóðurr"           

Riaperte le palpebre, Loki si ritrovò su una superficie soffice e in movimento, era steso sulla groppa di Fenrir e, al loro fianco, Thor cavalcava Sleipnir, come il valoroso principe asgardiano che ricordava. Pensò di trovarsi ancora nel sogno. Sollevando la mano destra, abbandonata lungo il fianco del Lupo della Brughiera, ne osservò il colore scuro e le numerose crepe a spezzarla. A quel bozzolo restavano davvero pochi pezzi. Sedendosi, emise un lungo sbadiglio e si stiracchiò attirando così lo sguardo del Dio della Folgore su di sé, il quale, con un fischio, lo fece voltare verso la propria direzione. Rivedere l'altro, con la consapevolezza che tutto stava ormai per concludersi al meglio, gli fece venire una voglia incredibile di lanciarsi giù dal dorso del figlio e stringere quello splendido, dolce e valoroso guerriero senza staccarglisi più di dosso. "Ben svegliato, amore mio! Com'è andata con i tuoi?"
"Tutto bene..." Nonostante in passato fosse abituato a sentirsi chiamare in quel modo da Thor, dopo tutti quegli anni finì per imbarazzarsi e percepì il cuore battere più forte nel petto. Non fu proprio una buona cosa visto che, a causa di ciò, un bel pezzo del corpo surrogato si staccò a livello della cassa toracica obbligandolo a sorreggerne i bordi con una mano per evitare di finire totalmente distrutto. "Tieni duro, tra poco arriveremo al portale! Ci siamo avviati non appena ci siamo resi conto che stavi cominciando a diventare più scuro!" Scutando attentamente davanti a sé, Loki vide ormai approssimarsi il limitare della pianura. Sì, erano quasi arrivati, meno male che avevano entrambi recuperato la memoria, in caso contrario si sarebbero trovati costretti a spostarsi di un paio di mondi per poter raggiungere Muspellsheimr. Il falso sé non aveva idea dell'esistenza di quel passaggio, Odino gli aveva impedito di svolgere la cerimonia di maturità proprio per evitare che trovasse quel punto di accesso e finisse nel regno dei giganti di fuoco risvegliando l'Incendio prima del tempo. Quel furbastro aveva pensato propri a tutto, certo, magari avrebbe potuto anche trovare delle scuse migliori alla sua diversità, invece di lasciare che il popolo di Asaheimr lo trattasse come un appestato tutta la vita. Inutile però rivangare cose futili, c'era altro di cui preoccuparsi in quel momento, qualcosa di ben più pericoloso li attendeva al varco.      

LA BALLATA DI FUOCO E FOLGORE || THOR X LOKI ||Where stories live. Discover now