cap 7

9.7K 413 52
                                    

La abbracciai come si fa con una persona che non si vede da una vita, e in effetti è così che mi sono sentito per tutto questo tempo. Speravo di riuscire a colmare il vuoto e giuravo a me stesso che ci avrei fatto l'abitudine, ma a certe mancanze non ti abituerai mai perchè le porto dentro.

JESS'POV

Le lacrime continuarono a rincorrersi sul mio viso mentre i miei occhi arrossati si chiusero al contatto del mio fiso con la sua maglia. Era un abbraccio di quelli che ti rompono le costole, ma in fondo non mi importava perchè quell'abbraccio mi stava aggiustando il cuore.

Fa male quando, dopo mesi che tenti di reagire, di essere forte, capisci che non è cambiato un cazzo da come stavi prima, ma le mie lacrime non erano per questo, no di certo.

Avevo dietro di me un bagaglio, pieno di vestiti e di sofferenze.

''perchè sei qui?'' chiese lui senza smettere un secondo di abbracciarmi

''sai- hai presente- ecco'' dissi io staccando il mio volto da lui e fissandolo negli occhi

''respira, tranquilla, entra che si gela''

se solo sapesse

''ti ricordi quando due settimane fa, ecco sai quando tu e'' ripresi

''mi ricordo'' disse lui capendo il mio disagio mentre mi prese per mano per guidarmi in salotto

''tu non avevi ecco''

''merda no'' imprecò sottovoce ''vuoi dire che...''

Annuii soltanto

''ieri sono tornati da me mentre mio padre non era in casa, ho avuto paura ma dopo aver fatto ciò che volevano se ne sono andati'' dissi continuando a fissare le punte dei piedi

''vi hanno fatto male?''

il modo in cui ci chiamò mi fece venire la pelle d'oca e deduco che lui si sia accorto dell'effetto su di dato che pochi secondi dopo iniziò a carezzarmi la testa facendomi sdraiare su di lui, a pancia in su

''no, ma sono stufa di tutto questo, non posso scappare, mi troveranno sempre'' ammisi

In realtà portavo ancora i lividi ma mi sentivo in colpa ad ammettere che tutto ciò mi stava succedendo per colpa sua. Mi faceva quasi pena perchè so che lui stava pagando per degli errori che non aveva commesso. Tutto ciò che aveva fatto l'aveva fatto per proteggere sua madre e quel ragazzino super-eroe non aveva ricevuto altro che guai, che si stavano ripercuotendo non solo nella sua vita, non solo nella mia, ma anche in quella degli altri. Non volevo aggiungere altro dolore a quel fragile ragazzo e tutte le botte che porto addosso le vedo un pò come un conto da pagare. Sì perchè quando accettai di essere la sua ragazza, accettai anche di prendermi cura di lui e di affrontare i suoi difetti e il suo passato. Ora anche io, come lui mi vedo costretto ad affrontare il mio passato, le mie scelte sbagliate e i miei errore, anzi l'errore, il mio preferito, quello più bello e quello che rifarei altri miliardi di volte, lui.

''Thom sa che sei qui?''

''no'' scattai e per ora non deve saperlo

''cosa dovremmo fare ora?'' chiese preoccupato mettendosi a sedere ma mantenendomi comunque tra le sue braccia

''non saprei, è per questo che sono venuta da te'' ammisi mentre le lacrime ripresero a scendere

''ehi ehi non piangere'' disse mettendo il suo mento nell'incavo del mio collo e iniziando a lasciare baci delicati sulla spalla

''mi sento un fallimento Cam. Io non avrei mai pensato che crescere sarebbe stato così difficile, e avere un bambino non era certo tra i miei buoni propositi per l'anno nuovo'' dissi singhiozzando

Mischievous then ||Cameron Dallas(WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora