Capitolo 21

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La mattina dopo Carol fu molto delusa del fatto che Cinque se ne fosse andato. Così si alzò e andò da lui. Era già in cucina a fare colazione, e con lui c'era solo Amelia.
-"Dov'eri stanotte?"
-"Che vuol dire scusami?"
-"Cinque perché stanotte ti sei alzato dal letto e sei andato via senza più tornare? Non mi hai nemmeno avvisata"
-"Possiamo parlarne dopo perfavore?"
-"Ti sembra davvero il caso?"
-"Avanti siediti, discutiamo più tardi con calma"
Carol lo ascoltò, ma era comunque arrabbiata con lui. Dopo la colazione Carol andò in camera per cambiarsi, lasciando Cinque e Amelia soli.
-"Non avevi detto che non era la tua ragazza?"
-"Infatti non lo è"
-"E come mai dice che dormite insieme?"
-"Intendeva che non le ho dato la buonanotte, non ho mai dormito con lei"
-"Bene, perché l'unica che può dormire con te ben presto sarò io. Me l'hai promesso"
-"Mh, forse" rispose Cinque portandola a sé prendendola per i fianchi.
-"Cinque dobbiamo parlare" disse Klaus uscendo fuori allo scoperto all'improvviso.
-"Certo, dimmi"
-"Smettila di provarci con Amelia. Te lo chiedo perfavore. Carol starà male se tu le farai qualcosa del genere, pensa a lei. Il padre le ha già spezzato il cuore una volta, non puoi farlo anche tu adesso"
Cinque riuscì a ragionare. Klaus aveva ragione, Carol era la donna della sua vita. Non poteva farle questo. Lui la amava e avrebbe fatto di tutto per vederla felice, e tradirla sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe dovuto fare. Così decise di andare a chiedere scusa alla sua ragazza.
-"Ehi, posso entrare?"
-"Entra"
-"Senti volevo dirti che mi dispiace per ieri sera. Non volevo farti arrabbiare, ma non era giornata e avevo bisogno di un po' di tempo per me" disse Cinque, mentendo;
-"Potevi dirmelo prima"
-"Lo so, mi dispiace"
Carol si avvicinò e gli diede un bacio: "Non fa niente".
Nei giorni successivi tutto sembrava andare alla grande. Cinque aveva finalmente capito il suo sbaglio, e non pensó più ad Amelia, che aveva finalmente capito che lui stava con Carol. Così, smise anche di parlargli. Se ne stava sempre zitta, senza dire una parola, come se qualcosa l'avesse uccisa dentro. Ma fuori riusciva a mostrarsi sempre la stessa.
Un giorno però, Carol andò dal padre lasciando per qualche ora l'appartamento. Amelia era esausta di questa storia e corse da Cinque che si trovava in camera della sua ragazza.
-"Dimmi che lo vuoi anche tu, ti prego"
-"Di che parli Amel-?"
Amelia lo bació e lui stette al gioco. Per qualche minuto l'uno apparteneva all'altro e viceversa. Fino a quando anche le mani di Cinque iniziarono a muoversi su tutto il corpo della ragazza. A quanto pare era una cosa che vollero entrambi e su cui non ci pensarono due volte.
Qualcosa però andò storto: Carol aveva dimenticato la sua solita borsa in camera. Così rientrò in casa come se niente fosse, ma quando aprì la porta della sua camera da letto rimase sconvolta.
-"Cinque.."

Guardami negli occhiWhere stories live. Discover now