Capitolo 11

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Dopo il pisolino Cinque andò da Carol.
-"Allora? Su forza, andiamo. Hai dormito abbastanza, ora è il momento di andare" disse tutto pimpante spazzando via le coperte dalla ragazza;
-"Dovresti essere meno ansioso, diventi quasi insopportabile quando fai così" rispose Carol imbronciata, riprendendo le sue amate coperte.
-"Tu invece sei proprio carina quando dormi, sai? Comunque sai già cosa mettere?" chiese Cinque;
-"Dove andiamo?"
-"È una sorpresa, ma ti consiglio di indossare quella tutina rossa che ti ho appena comprato. Su di te ci starebbe benissimo. Ti lascio cambiare, a dopo" aggiunse infine Cinque dandole un bacio sulla fronte.
E così Carol seguì il suo consiglio. Si mise quella tutina rossa abbinata a degli stivaletti neri e una cintura sottile in finta pelle. Si truccó, non in modo pesante: giusto un po' di mascara e un pizzico di correttore per coprire le piccole imperfezioni.
Quando fu finalmente pronta si precipitò all'ingresso di casa, dove Cinque la stava aspettando già da un po' di tempo.
-"Sei spettacolare" disse prendendola per i fianchi e baciandola.
-"Ora dammi la mano e chiudi gli occhi"
Le coprì gli occhi con una benda e in un batter di ciglia si ritrovarono nel bel mezzo degli anni ottanta. Cinque portó carol in un ristorante privilegiato di quei tempi e le offrì la cena, rigorosamente a base di pesce. Sul loro tavolo c'erano anche delle candele per l'occasione, e dei piccoli petali di rosa che decoravano il tutto.
-"Ma è magnifico" disse Carol;
-"Sono contento che ti piaccia, era da un po' che stavo progettando questa sorpresa, ma le cose si erano messe male e ho lasciato perdere. Ma pensiamo ad oggi, finalmente siamo qui insieme no?" rispose Cinque;
Carol annuì e fece un lieve sorriso.
-"Posso farti una domanda?" chiese Cinque;
-"Certo, dimmi pure" rispose Carol mentre continuava a mangiare;
-"Di cosa parlavate tu e Klaus prima? È da un po' che vi vedo insieme e sembrate molto legati" continuó;
Carol iniziò a ridere: "Ma cosa vai a pensare? Io e Klaus siamo amici, ha capito fin da subito che mi piaci e ha cercato di aiutarmi. Tutto qua. E poi è interessato a un'altra persona"
Cinque spalancò gli occhi stupito: "Davvero Klaus ama qualcuno al di fuori di sé stesso e delle droghe?"
Entrambi scoppiarono in una grossa risata.
-"È un ragazzo, Dave. Lo ha conosciuto in guerra quando per sbaglio si ritrovó a fare un viaggio nel tempo. Lui è morto, e da quel giorno Klaus non lo ha più rivisto"
-"Potremo aiutarlo a rivederlo: lo riportiamo indietro, prendiamo Dave e lo trasciniamo qui. Così entrambi potranno vivere la vita che volevano" propose Cinque;
Carol sorrise, era così contenta di stare con una persona come lui: comprensivo, generoso e sotto sotto un po' dolce.
Dopo quella magnifica cena le sorprese non erano ancora finite: "Ora vieni con me" disse Cinque;
Camminarono un po' per la città e arrivarono in una discoteca.
-"Tu sei pazzo, io non so ballare"
-"Beh, significa che impareremo insieme allora" rispose Cinque con uno sguardo provocante.
Entrati dentro, la musica era altissima. Per un attimo Carol smise di pensare a tutte le cose negative che le passavano per la testa in quel periodo. Ormai nella sua testa c'era solo Cinque. Era felice di essere con lui. Lo pensava mentre ci ballava assieme e sorrideva, in modo vero, puro, e non succedeva da anni. Volteggiava tra la pista di quel locale con la sua bella tutina rossa che faceva invidia a tutte le altre ragazze. Si sentì bella, si sentì viva. Erano quelli i momenti di cui aveva davvero bisogno. Per lei quello era sinonimo di felicità.
-"Ti amo" urlò Carol, subito dopo aver baciato Cinque. Lui ricambió con la stessa moneta. E in quel momento non c'era più nessuno. C'erano solo loro due, la mano di Cinque che accarezza la guancia di Carol, per poi avvicinarsi sempre di più a lei, guardarla negli occhi e baciarla appassionatamente.
Fu una serata indimenticabile, una di quelle da ricordare e portare per sempre con sé.
Dopo aver ballato tutta la sera ed essersi divertiti, furono costretti a tornare a casa, o rischiavano di essere trovati dalla commissione ed essere fatti fuori.

Guardami negli occhiWhere stories live. Discover now