Un vestito corto,verde tutto in paillettes, le fasciava perfettamente i fianchi e le sinuose curve

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Un vestito corto,verde tutto in paillettes, le fasciava perfettamente i fianchi e le sinuose curve.
I capelli mossi rendevano il suo viso ancora più elegante ed il velo di trucco non copriva la sua bellezza.

Così bella, così letale.

Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.
Poi mi resi conto che anche lei mi stava fissando, forse curiosa, forse vittoriosa, non lo so, ero confuso, sembrava stesse ipnotizzando tutta la sala con una misteriosa aura di eleganza e lussuria.
Forse era questo l'effetto che faceva a tutti gli uomini?
Ed io perché solo ora ne ero assoggettato?
Presi coraggio ed andai nella sua direzione, dopotutto, mi doveva un ballo.

PHOENIX
Tony aveva organizzato tutto nei minimi dettagli.
L'attico che dava la vista su tutta New York pullulava di gente.
Quando entrai nella sala, sentii tutti gli sguardi rivolgersi nella mia direzione, ma uno in particolare catturò la mia attenzione.
Steve era poggiato al bancone del bar sorseggiando quella che credevo fosse una birra e puntava il suo sguardo dritto su di me.
Mi sentivo quasi nuda sotto i suoi occhi ed era una sensazione che mai avevo provato prima d'ora.
Lo vidi alzarsi e puntare nella mia direzione.
Indossava un completo che per come gli stava, avrebbe fatto invidia a qualsiasi modello in circolazione.
La camicia bianca sembrava scoppiare sotto gli addominali e la giacca modellava le sue enormi spalle alla perfezione.

Un fre-
Taci.

Pochi istanti dopo me lo ritrovai difronte porgendomi la mano.
«Posso offrirti un drink?» il tono di voce basso e roco mi fece salire i brividi sulla schiena.
«È un'offerta di pace?» chiesi.
«Forse».
Appoggiai la mia mano sulla sua e mi feci guidare verso il bancone del bar.
Dietro di esso c'era Nat che si stava versando del gin in compagnia di Bruce.
Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai «Forse è meglio rimandare, li vedo un po' impegnati».
Il biondo sbatté le palpebre ed annuì.
Si avvicinò ad un ragazzo poco più basso di lui, di carnagione più scura ed anche lui come la maggior parte degli invitati aveva un completo addosso.
«Lui è Sam, un mio amico» me lo presentò.
Sorrisi al ragazzo difronte a me e gli porsi la mano «Io sono Elizabeth, ma per gli amici, Liz».
Lui invece di stringerla posò un leggero bacio.
«Ho sentito molto parlare di te» scherzò lui.
«Spero solo cose positive» risi.
«Anche se non lo fossero, la tua bellezza li farebbe passare in secondo piano» gli sorrisi ringraziandolo del complimento.
«Mi spieghi che sta succedendo?» mi sussurrò all'orecchio Steve, sembrava irritato.
«Niente che non sia di ordinaria amministrazione» feci spallucce.
«Allora perché Sam mi da l'impressione di essere una scimmietta ammaestrata?»

Si, era irritato.

«Così dovrei svelarti i miei segreti, Cap» strizzai l'occhio.
«È un mio amico, Elizabeth» alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
«Non si può spiegare, se un uomo ha un desiderio nascosto, più esso è grande più l'attrazione per me diventa alta» affermai.
«E non puoi sopprimere questa cosa?».

PHOENIX ☯︎︎//MARVELWhere stories live. Discover now