Capitolo 9

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Se n’è di nuovo andato. Questa volta quando torni in dormitorio non riesci a trattenere le lacrime, che scorrono calde sulle tue guance, mentre un groppo ti stringe la gola. Per tutto il giorno non riesci a mangiare nulla, né a studiare, cosa assurda dal momento che sei una persona estremamente diligente e domani dovrai consegnare due pergamene di pozioni a Lumacorno. Tuttavia, passi la giornata a scrivere sulla pergamena le cose che sai di lui: sta spesso male, a cadenza abbastanza regolare; il suo corpo è coperto di cicatrici; è insensibile al freddo; sta allevando un lupo; gli piacciono le notti senza luna; è un prefetto; ha degli amici problematici. A mano a mano che riguardi quella lista, tutto ti si fa sempre più confuso, e non riesci a capire a cosa possa riferirsi quando dice che c’è qualcosa di irrimediabilmente sbagliato in lui (a meno che si riferisca alla deplorevole abitudine di mollarti sempre pien* di domande), ma senti che non puoi fare a meno di scoprirlo.
Così, inizi a pedinarlo. All’inizio ti senti un po’ un* stalker, ma alla fine guardarlo da lontano è esattamente ciò che fai da più di quattro anni, quindi non è che le cose siano cambiate molto.
Esattamente 14 giorni dopo il vostro appuntamento al lago nero, Remus si trova in infermeria. Facendo finta di nulla, ti siedi su una panca appena fuori dalla porta, e nascondi la tua faccia in un libro di incantesimi quando vedi James, Sirius e Peter entrare molto più silenziosi del solito nella stanza. Fortunatamente, non si chiudono la porta alle spalle.
“Niente da fare, fratello: non c’è stato modo. La McGrannitt vuole che scontiamo la nostra punizione questa notte stessa, e sarà lei a controllarci a vista fino a domattina.” Dice James, con voce triste. “Non ci saremo. Non vediamo un modo per liberarci di lei senza essere espulsi.” Aggiunge Sirius. La sua voce, se possibile, è ancora più abbattuta di quella dell’amico. “Non preoccupatevi ragazzi, alla fine è tutta l’estate che mi trasformo da solo, una volta in più non cambierà nulla.” Afferma Remus con voce rassegnata. Si trasforma? Di cosa diavolo stanno parlando? Ma non puoi continuare ad ascoltare, perché la signora Pomfrey sta sgridando i Malandrini, dicendogli perentoriamente di andarsene.

Nelle notti senza luna - Immagina Remus LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora