Capitolo 8

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Remus si è allontanato e se n’è andato quasi correndo, lasciandoti sol* e confus* su quella coperta di pile con il suo maglione addosso. Cos’hai detto di male? Ti chiedi senza sosta. Sicuramente deve essere stato quando hai toccato le sue cicatrici, anche se in quel momento lui ti sembrava tutto meno che arrabbiato. Comunque, decidi di non aspettare il ritorno di Cassandra e Sirius, per evitare almeno l'umiliazione di aver fatto letteralmente scappare il ragazzo che ti piace, e ti avventuri da sola verso Hogwarts, sperando di non incontrare nessun insegnante. Di Remus nemmeno l’ombra.
In pochi minuti raggiungi la tua sala comune, e batti sulla botte giusta il numero giusto di volte senza nemmeno rendertene conto. Entri di corsa e sali nel tuo dormitorio, dove fortunatamente tutti stanno russando e nessuno fa domande sulle tue scappatelle notturne. Nemmeno ti svesti, e ti addormenti ancora turbat* con il suo profumo addosso.
Alla mattina ti svegli presto, ti togli il suo maglioncino e cerchi di piegarlo come meglio puoi, anche se dormendoci lo hai irrimediabilmente spiegazzato. Scendi quindi in sala grande, decis* ad aspettare il suo arrivo per restituirglielo. Tuttavia, quando entra in sala e vede il tuo sguardo puntato su di lui si gira e se ne va, così sei costrett* a dare l’indumento a Sirius, che ti guarda come se con quel maglioncino aveste fatto chissà cosa. Non sa quanto è lontano dalla verità.
I seguenti giorni passano senza particolari eventi, e solo dopo una settimana esatta riesci ad imbatterti in lui in biblioteca. Anche questa volta, quando ti vede fa per scappare ma tu sei più veloce e riesci a bloccarlo. “Qualunque cosa io abbia fatto mi dispiace” dici, a volume fin troppo alto per i gusti della Pince. Lui scuote la testa tristemente, poi posa il libro che stava leggendo e ti prende per un braccio senza troppa delicatezza, trascinandoti fuori dalla biblioteca e dentro ad un’aula vuota. “Non hai fatto nulla.” Dice seccamente. “Non è possibile. Non stava succedendo niente, o meglio, stava per succedere di tutti, e ad un tratto sei scappato. Così, all'improvviso. Devo avere sbagliato qualcosa”. Lui scuote la tesa, e ti sembra quasi che quelle nei suoi occhi siano lacrime. “Tu non hai sbagliato nulla. Sono io che sono irrimediabilmente sbagliato. Ti prego, stai lontan* da me”.

Nelle notti senza luna - Immagina Remus LupinWhere stories live. Discover now