Nelle notti senza luna - Immagina Remus Lupin

Capitolo 2

"Assolutamente no!", sbotta la voce di James Potter. "Questo è il nostro settimo ed ultimo anno, e non lasceremo che rubino il nostro vagone." Solo a quel punto realizzi il grave errore che tu e Cassandra avete commesso: quello è il vagone dei malandrini. Ecco perché era ancora vuoto nonostante fosse già tardi: nessuno occupa mai il vagone dei malandrini se non vuole subire scherzi per tutto l'anno scolastico. Imbarazzat* raccogli le tue cose, e con voce sommessa ti scusi per l'intrusione e fai cenno a Cassandra di alzarsi. Tuttavia, una voce gentile ti interrompe: è quella di Remus. "Assolutamente no, restate, ci mancherebbe. Siamo noi ad essere in ritardo". A questo punto Sirius si intromette nel discorso: "Piantatela tutti quanti. Ci stringeremo e ci staremo. È sempre interessante fare nuove conoscenze, vero biscottino?" dice con fare lascivo, facendo l'occhiolino a Cassandra, che perde improvvisamente l'uso della parola e chiaramente anche della ragione, perché arrossisce e si risiede tranquillamente al suo posto di fronte a te, balbettando qualcosa come "she proloip inshishi" che tu immagini significhi "se proprio insisti", anche se chiaramente nessuno sta insistendo.
"Ragazzi, non ci staremo mai: ci sono solo sei posti, ed in tutto siamo sette". Ci pensa Remus a riportare un po' di razionalità nella situazione. "Non ti preoccupare Rem, Lily si siederà in braccio a me" chiude il discorso James. Così, mentre Sirius si è già seduto accanto a Cassandra ed ha iniziato a chiacchierare con lei (traditrice), James si siede con Lily sulle sue ginocchia accanto a lui. Remus si accomoda impacciato accanto a te, e Peter cerca di far entrare la sua mole tra Remus e la porta. Ovviamente non ci sta, e finisce per schiacciare Remus addosso a te, e te addosso alla parete. Sghignazzando, "Pete, dovrai buttare giù un po' di quel culo quest'anno: la/il nostr* ospite sta per trasformarsi in un pudding" dice Sirius. "Mi dispiace", borbotta Remus cercando senza alcun successo di farsi più in là. "Eddai Rem, prendil* in braccio, così ci togliamo il problema". "NO", quasi urlate contemporaneamente tu e Remus, poi vi guardate in faccia e scoppiate a ridere.