22. Cabron

1.4K 51 12
                                    

I matrimoni sono sempre un evento gioioso, soprattutto quelli sudamericani, dove si balla, si mangia e la musica è sempre allegra, ma quello di Evelyn mi ha messo la depressione.

La conoscevo, o almeno pensavo di conoscerla, a tal punto da sapere come avrebbe voluto che fossero le sue nozze; peccato che il mortorio a cui sto partecipando non rispecchi neanche un punto di quella infinita lista.

Al mio fianco Jackson mi passa il bicchiere di cedrata che gli ho chiesto. Se non posso ubriacarmi almeno lasciatemi crogiolare sulla cedrata.

"Siamo ad un matrimonio o a un funerale?" Domanda il Jackson accomodandosi sulla sedia vicino alla mia.
"Guarda non ne parliamo, io non volevo neanche venirci."

Mi sfrego un occhio sperando di non rovinarmi il trucco. La celebrazione si tiene in una piccola chiesa, le panche sono adornate da fiocchi pacchiani e ad soffitto pendono delle stelle filanti a mio viso molto antiestetiche.

"Mia sorella ti ha chiesto di accompagnarmi vero?" Domanda divertito.
"Già, ma ho accettato solo per fare un dispetto a Evelyn." Sogghigno mentre osservo gli invitati prendere posto sulle panche.

"E tu mi usi così? Non ti senti cattiva?" Scherza bevendo un sorso di champagne che ci hanno dato all'entrata.

Gli rivolgo un'occhiata angelica per poi rispondere. "No, per niente."
Mi volto quando sento qualcuno picchiettarmi la spalla.

Alexa, stretta in un tubino elegante, siede accanto a me. Da dietro le sue spalle spunta Adam vestito di un completo elegante gessato.
"Ehi." Mi sorride prima di accomodarsi.

"Com'è? Siamo appena arrivati e non abbiamo visto niente." Ci domanda la rossa con un sorriso forzato ad incresparle le labbra.

"Noioso." Sbottiamo io e Jackson in contemporanea. Noi si che ci capiamo.
"Allora..." Alexa inizia una frase ma che non riesce a finire per colpa della musica che parte.

Ci alziamo in piedi e poco a poco la sposa avanza lungo la navata a braccetto del padre.
Devo ammetterlo, Evelyn è davvero bellissima, forse sprecata per un tipo come Eliah Cooper, ma lei ha fatto la sua scelta.

Quando arriva sull'altare mi accorgo che le sue damigelle sono Lilian e le sue scagnozze. Ringraziamo Dio perché Ryan non sia qui.

La cerimonia inizia e finisce velocemente, niente lacrime o discorsi sdolcinati. Sembra proprio un matrimonio di convenienza. Loro sono ancora sotto il comando della mafia.

Come un gregge di pecore usciamo dalla chiesa e raggiungiamo l'hotel dove è stata allestita una sala per il pranzo.

"Ash, ti si vede la pancia." Esclama Alexa afferrandomi a braccetto, lasciando indietro il fratello e il fidanzato.
"Anche Ethan continua a dirmelo." Piagnucolo.
E io che ci avevo messo tanto a tornare in forma dopo la prima gravidanza.

"Credo che questa volta mi rimarranno i chili di troppo." Mi lamento declinando l'offerta di un calice di champagne da parte di un cameriere.

"Sarai bella lo stesso." Mi conforta Alexa indicandomi il nostro tavolo. Prendo un sospiro profondo preparandomi per la visita degli sposi.

Devo solo impedire alla mia mano di cozzare con la faccia di Evelyn. È semplice, no?

Mi accomodo vicino a Jackson che al momento sta conversando con quello che sembrano suoi cugini. Il gene dei capelli rossi deve essere il marchio di famiglia. Come noi Castillo con gli occhi verdi.

"Mia madre mi sta già riempiendo di bavaglini e mi ha già preso una nuova culletta." Mi lamento ricordando del bellissimo pomeriggio che abbiamo passato ieri.

"Non devi disperarti, alla fine vuole solo esserti d'aiuto. A modo suo, ovviamente." Cerca di consolarmi mentre dispensa sorrisi di cortesia in giro per la sala.

"Credo che tra poco impazzirò. Mi ha già prenotato tutte le visite dalla ginecologa, a mia insaputa. E mio padre mi ha detto ha già comprato la vernice per colorare la stanza che il bambino avrà a casa loro. Ma io non so neanche se sia maschio o femmina." Alexa mi guarda e cerca di trattenersi dal ridere.

"Vedila nel modo positivo: avrai meno lavoro da fare." Esclama mentre alza lo sguardo oltre le mie spalle. "È qui." Mormora sfoderando un sorriso da dito nel didietro.

Mi alzo imitandola e mi giro per rivolgere un sorriso agli sposi. L'espressione arrogante di Evelyn svanisce all'istante, come se si trovasse davanti ad una tigre.
"Ashley Castillo, quale piacere." Elias al suo fianco non perde tempo.

"Congratulazioni." Sorrido scostandomi in tempo per non ricevere il classico bacio a mano.
"Ciao." Rivolgo il mio più asettico saluto a quella che consideravo la mia migliore amica.

"È un piacere averti qui." Mi sorride forzatamente stringendosi di più al braccio del consorte.

"Si tutto molto commovente." Mi sforzo di dire, cercando approvazione in Alexa che si limita ad annuire.

I due coniugi decidono saggiamente di svignarsela, facendoci tirare un sospiro di sollievo. "Credo sia stata la conversazione più brutta che io abbia mai avuto."

Le do ragione annuendo mentre ci risediamo.
Il pranzo continua e decido saggiamente di annegare i miei dispiacere in un bicchiere di sangria analcolica.

La torta e il lancio del bouquet passano senza intoppi, e quando arriva il momento del ballo la situazione degenera.

La prima canzone, quella lenta e romantica, sono costretta a ballarla con Jackson che però mi sorride incoraggiante. Il secondo mi viene offerto da uno dei cugini di Evelyn.
Di cui ovviamente non ricordo il nome.

"È un po' che ci vedevamo, Ashley." Ora ricordo, Juan. Porto le braccia sulle sua spalle, mentre le sue mani viscide finisco leggermente sotto la linea di sicurezza.

Gliele sistemo dove dovrebbero essere ma lui non demorde e continua a farle scende mentre continuiamo a ballare. Sento una sua mano strizzarmi una chiappa.

La mia mano parte senza che io debba rifletterci e la sua faccia quasi vola via per quanta forza ci ho messo. La musica si stoppa e tutti gli sguardi sono rivolti su di noi.
"Brutto maiale! Vete al Infierno, cabron!" Urlo stridula.

Stringo tra le mani i suoi capelli sbattendolo sul pavimento. Adesso ti uccido. Cado in ginocchio stringendogli le mani al collo. Muori stronzo!

Sento qualcuno raggiungerci e trascinarmi via, ma non mi importa. "Mai mettersi contro una donna incinta." Urlo fuori di me scuotendo le braccia in aria. Recupero la mia borsa dal tavolo e filo in bagno.

"Ashley!" Sento la voce famigliare di Alexa alle mie spalle ma non mi giro, sono troppo scossa.
"Mi dispiace tesoro. Jackson e gli altri lo stanno prestando per bene." Mi abbraccia da dietro facendomi singhiozzare.

"Torniamo a casa?" Domando in un sussurro annaspato, mentre mi asciugo le lacrime agli angoli degli occhi.

"Tutto quello che vuoi." Mi sorregge fin fuori dal bagno. Grazie per esserci sempre.

~•~•~•~•~•~•~•~
¡Hola chicos!
Matrimoni noiosi e tentati omicidi non vanno d'accordo, lo abbiamo capito. Ma nonostante questo come vi è sembrato il capitolo?

In questo momento vorrei anche io un bicchiere di sangria (alcolica però). Ma vabbè, non credo vi interessi questo.

Commentate e stellinate!

Ci vediamo al prossimo aggiornamento.
Bacioni,
Sara💋

Para la Vida y Para SiempreWhere stories live. Discover now