7. Ci vediamo dopo

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Penso per l'ennesima volta alla povera Sharon, chissà come deve essere non poter correre, saltare, insomma, vivere tutta la vita su una sedia a rotelle.
Sono in aula, chimica non mi ha mai entusiasmata ed entusiasma ancora meno Dean, che ha appena tentato di passare un bigliettino a qualcuno senza successo. L'aveva infilato nel tappo della penna per poi darla al destinatario, ma la prof come al solito l'ha perquisito e l'ha rimandato al posto.
È rimasto imbronciato durante tutta la lezione, ma quando ci guardiamo mi fa l'occhiolino. A differenza della cara vecchia Brooke, che ha gli occhi ormai ridotti a due fessure, tante le volte in cui li ha stretti quando incrociavo il suo sguardo.
All'intervallo, sto mettendo i libri nell'armadietto quando, nel chiuderlo, mi ritrovo davanti il mio appuntamento.
<< Melissa!>> Esordisce Dean.
<< Dean >> constato stranita, << Serve qualcosa?>> Chiedo, ma lui pare confuso.
<< Pronta... Per stasera?>> Replica esitante, probabilmente pensa che io abbia dimenticato l'impegno. Come potrei?
<< Certo! Prontissima! Almeno credo >> cerco di mettere tutto il mio entusiasmo e la mia aspettativa in quelle parole, ma non è mai stato il mio forte. Non sembra convintissimo e di certo il mio "almeno credo" non l'ha aiutato.
<< Bè, ti va di chiacchierare un po'?>> Ritenta speranzoso.
Io giuro, giuro che gli stavo per dire di sì, ma proprio in quel momento arriva il capitano delle cheerleaders, alias Brooke West.
"E te pareva"
<< Dean! Oh, grazie al cielo sei qui!>> Quella vipera si atteggia come se le fosse successo chissà cosa.
<< Vieni presto! Marge ha avuto un altro attacco!>> Strilla, prendendo Dean per mano. In questo momento potrei ammazzarla così, su due piedi. Marge è la sorella minore di Dean e, secondo me, l'unico valido motivo per cui sia stato con Brooke,  visto che le due sono amiche per la pelle. Non è mai stata molto popolare, prima di unirsi a Brooke e alla sua cricca, probabilmente perché sembra non abbia personalità. Ma Dean è molto protettivo nei confronti di quella moretta, che per di più soffre di epilessia.

Dean assume un'espressione preoccupata: << Un attacco epilettico? Adesso?>> Chiede.
La maschera di compiacimento per averci interrotti di Brooke sembra vacillare, mentre ammette: << Non proprio... Ma si è sentita male, e potrebbe venirle!>>
Dean annuisce esasperato, poi mi rivolge una muta richiesta di scuse, proprio nel momento in cui la sua ex mi riserva un sorrisetto trionfante.
Mi appoggio all'armadietto, sbuffando. Questa volta ha vinto lei, ma la prossima non mi farò trovare impreparata.
Leo mi raggiunge, trafelato, e mi chiede se ho visto Adele.
Adesso che ci penso, non la vedo da prima, all'entrata di scuola, visto che seguiamo due corsi diversi per le prime ore.
Faccio segno di no con la testa, chiedendomi dove andata a finire la mia amica: di solito Leo riesce sempre a scovarla da qualche parte ed è la prima volta che mi fa questa domanda.
Il mio migliore amico mi lascia ai miei pensieri e ricomincia a correre per i corridoi per trovare la sua amata.
Per cinque minuti rimango in una specie di trance, immaginando che
Dean avrà già perso interesse per me e che ormai si starà sbaciucchiando con l'amichetta di sua sorella.
Ma mi sbagliavo.
Infatti, nel momento in cui lo sto pensando, un Dean collassa sull'armadietto di fianco a me provocando un sonoro fracasso e facendo sì che tutti si girino nella nostra direzione. Lui li ignora, ma io mi volgo verso il muro aspettando che l'interesse dei compagni si dissipi: odio essere al centro dell'attenzione.
Sento una risata e vedo un pugno che bussa vicino alla mia faccia.
<< Toc toc >> dice Dean, << tutto okay? Hanno smesso di fissarci>> mi rassicura. I miei occhi incontrano le dolci linee del suo viso e le sue labbra, le quali, visto che le morde insistentemente, sono rosse.
<< Rincominciamo da capo?>> Chiede esitante. Questa frase mi fa saltare alla mente la sera prima, quando ho aperto la porta al mio nuovo babysitter e involontariamente mi spunta un sorriso.
<< Certo>> acconsentisco, continuando a sorridere, questa volta al mio interlocutore.
<< Non volevo mollarti così, prima... Solo pensavo che fosse qualcosa di importante, sai, con gli attacchi epilettici non si scherza...>>
<< Invece...?>> Lo esorto, decisa a fargli ammettere la malignità della sua una volta fidanzata.
Sospira.
<< Invece Meg aveva semplicemente subito un fallo durante l'ora di ginnastica e si è sbucciata un ginocchio>> Confessa.
Scuoto la testa, come a chiedermi tra che persone siamo finiti.
Lui prova a difenderla, ma ci rinuncia quando viene accolto dal mio sguardo scettico e poco convinto.
<< Parliamo d'altro?>>
<< Parliamo d'altro.>>
<< Hai sentito dell'homecoming della prossima settimana?>> Chiede con nonchalance, così dannatamente perfetto nella sua giacca dei River, con il ciuffo di capelli fissato da un goccio di gel.
<< Aha>> affermo prendendomi un attimo per contemplarlo.
<< Sai, si balla...>> aggiunge poi, aspettando la mia reazione a una quasi-domanda posta indirettamente.
Ma io, visto che sono scema, non ci arrivo. Sto per replicare, quando suona la campanella che determina la fine dell'intervallo.
"Diamine"

***

Uscendo da scuola, Leo mi raggiunge informandomi che Adele è stata tutto il tempo in bagno a vomitare e che la porterà lui a casa. 

<<Okay>> acconsento. Poco dopo, quando sto per avviarmi verso casa, una mano mi cinge la spalla e un sussurro raggiunge il mio orecchio: << Ci vediamo dopo, Melissa>> 

Inspiro il profumo di menta sprigionato dalla caramella che ha in bocca, ma quando mi volto lui è già lontano, che ride e scherza con i suoi amici.

"A dopo, Dean"

***

<< Cazzocazzocazzo>> sibilo rovistando nell'armadio per l'ennesima volta in cerca di qualcosa di decente da mettere. Quando Leo mi ha detto che Adie stava male ammetto che non avevo calcolato che è lei la mia consulente di moda. Non avevo nemmeno calcolato che è martedì e ogni martedì mia madre fa le "grandi lavatrici", ovvero spazza via tutti i vestiti possibili, neanche fosse un'aspirapolvere, e li lava. 

Alla fine mi arrendo e indosso dei jeans a vita alta e, sopra alla t-shirt, un maglioncino corto e morbido, bianco con una striscia bordeaux. Metto i miei amati Dr Martens neri ed esco.

In questo momento mi accorgo che non ci siamo dati un luogo d'appuntamento. Mi fermo, prendo il cellulare e rovisto nella rubrica, ma niente da fare: non ho il suo numero. Poi però mi ricordo che un poco  tempo fa qualche compagno di classe che non sapeva cosa fare ha creato un gruppo di classe. Riportata alla speranza da questa illuminazione, scorro Whatsapp in cerca del fatidico gruppo che, grazie al cielo, trovo. Eccolo lì il numero di Dean. Lo salvo e gli mando un messaggio:

Ehi! Sono Melissa! Non ho capito dove ci incontriamo

Mi risponde subito:

Ehi
R

iesci davanti al Coffee??

Il  Coffee & Bagels è una caffetteria in centro città dove tra ragazzi andiamo spesso per chiacchierare.

Certo, dammi 15 min

OK

Dopo la aver spento il cellulare inizio a camminare spedita per arrivare al Coffee al più presto.

_Spazio autrice_
Buondì genteee♥️
Ed eccoci qua...
Spero vi sia piaciuto questo nuovo capitolo, nel prossimo finalmente l'appuntamento!!!
Se vi è piaciuto o avete qualcosa da dire 📝 e ⭐!
Bacissimi_

Nobody Compares to YouWhere stories live. Discover now