2. Red River

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Apro gli occhi. Sbadiglio. Mi giro fino ad arrivare alla mia sveglia: 7 :05.
"Cavoli
Mi sveglio sempre cinque minuti prima che suoni, anche il primo giorno dopo le vacanze natalizie

Tanto vale che mi alzi"

Mi libero delle coperte e mi guardo allo specchio: uno zombie con il pigiama di Harry Potter. Mi faccio una coda, tanto per domare la mia chioma castana. Nonostante mi arrivino poco sopra le spalle e siano solo in parte mossi, di prima mattina i miei capelli sono costantemente un degno avversario da combattere.
Mi vesto e scendo a fare colazione. Saluto mia madre con un: "Mmh" e un ciao impastato e finito di mangiare rendo presentabile il mio viso. Solo un tocco di rimmel nero, poi decido di mettermi il collarino nero e di lasciare i capelli sciolti.
Non vado mai a scuola in autobus, preferisco che mio padre mi accompagni in macchina fino a due isolati dalla scuola, dove mi trovo con Adele e andiamo a piedi.
In auto mi infilo le cuffiette e faccio partire "S.L.U.T." di Bea Miller.
Quando la macchina arriva a destinazione, scendo e do un buffetto a mio padre.
<< Ehi Meli>> sento una voce inconfondibile alle mie spalle.
Abbraccio la mia amica.
"È più alta dall'ultima volta in cui l'ho vista"

Adele Riseben è la mia migliore amica. Siamo anime affini. Ha i capelli rossi e ricci, che spesso porta raccolti in uno chignon approssimativo. Il suo viso è ricoperto di lentiggini e i suoi occhi sono di un castano tendente al verde. Adie è veramente molto carina ed è molto atletica, questo le avrebbe garantito un posto nella squadra delle cheerleaders, ma lei non ne ha voluto sapere.

Mentre ci avviamo verso scuola, ci aggiorniamo a vicenda sugli avvenimenti. Comincio per prima a fare domande.

<< Allora, ho sentito che hai ucciso il tuo ragazzo>> scherzo, << Dimmi dai, come hai fatto?>> <<Non metterla così Mì, lo sai che non l'ho fatto apposta!>> risponde piccata lei. Sospiro.
"Mai parlare così della loro relazione
Potrebbe squartarmi"

<<Scusa, non sono riuscita a trattenermi>> replico, ridendo sotto i baffi, << Quindi...? Dai, voglio sentire la tua versione.>> aggiungo curiosa. Adie mi racconta per tutto il tragitto la storia dal suo punto di vista e convengo che è abbastanza simile a quella del suo ragazzo, a parte per tutti gli "scemo" che gli ha attribuito. Prima di arrivare a scuola ci fermiamo a prendere un cappuccino take away, poi ci dirigiamo davanti all'entrata. Vedo Leo, in stampelle, che si sbraccia verso la nostra direzione. Gli faccio segno di raggiungerci e quando arriva gli do un bacio sulla guancia (non lo faccio sempre, ma visto che è infortunato ho pensato di fare uno sforzo) e lui immediatamente mi chiede di firmargli il gesso. Prendo una penna e scrivo il mio nome. Sto per fare una battuta sul mio autografo, quando suona la campanella. Ci precipitiamo tutti dentro: alla Red River mai arrivare in ritardo a lezione, specialmente con questa nuova preside.

Come prima ora ho fisica, che noia. Ma ci pensa qualcuno a distrarmi: dopo cinque minuti dall'inizio della lezione, sento qualcosa che mi colpisce la gamba. Guardo sotto il banco e vedo un bigliettino accartocciato. Lo raccolgo e mi guardo intorno alla ricerca del proprietario. Lo trovo subito: Dean Getch mi sta guardando.

Dean è al secondo anno. Capelli castani, occhi ambrati, il solito ragazzo carino. Devo ammettere che ho una mezza cotta per lui dalla seconda media. Non ci ho mai parlato molto, specialmente per un motivo: è fidanzato. Ma non con una ragazza qualunque. Con Brooke. Brooke West.

Quella ragazza è una delle persone più popolari della scuola. Non è carina nemmeno esteticamente, ma la tonnellata di trucco che si mette ogni giorno la rende abbastanza decente. Ai ragazzi questo basta e avanza, visto che è stra ricca, prende ottimi voti a scuola ed è a capo delle cheerleaders (uno dei motivi per i quali Adie ha declinato l'offerta). Lei e Dean stanno insieme da un anno e mezzo, ma ho sentito dire che da settembre litigano spesso. Sinceramente non pensavo che il Dean che conoscevo alle medie potesse stare con una ragazza come lei, ma crescendo si cambia e a quanto pare mi sbagliavo.

Mi accorgo che, dietro di lui, Brooke mi sta incenerendo con lo sguardo.

"Quando si parla del diavolo, spuntano le corna"

Faccio finta di niente, poi mi chino, raccolgo il pezzo di carta e lo leggo:

Vediamoci dopo scuola al caffè all'angolo, D.G.

Guardo Dean confusa, ma lui mi risponde con un'espressione interrogativa.

"Ah certo, devo rispondere"

Non ho voglia di lanciare pezzi di carta in giro per la classe, così annuisco semplicemente. Lui mi sorride e poi si volta di scatto verso il prof, come avesse avvertito gli occhi infuocati di Brooke trapassargli la schiena.

Il resto della mattinata passa in fretta, e uscita dall'aula raggiungo Adie, che è in un'altra sezione, e le dico del biglietto di Dean e della faccia della sua ragazza.

<< E da quando a Getch importa di te? Si è ricordato di quando siete stati fidanzatini per due giorni in seconda media?>> mi prende in giro ridendo. Intanto ci stiamo dirigendo verso il caffé. <<Non è divertente, magari deve dirmi qualcosa di importante.>> sbuffo, poco convinta delle mie stesse parole. << Sì, e io sono il capo delle cheerleader. Non ti parla da mesi e adesso che si degna di considerarti, pretendi che abbia da chiederti in sposa.>> risponde lei. <<Non ho mai detto questo>>,farfuglio, mettendo il broncio. << Comunque mi saprai spiegare presto cos'aveva da dirti>> aggiunge, indicando con il mento il ragazzo, fermo davanti al bar.

Le tiro una gomitata, poi mi passo un dito fra i capelli e gli vado incontro.

_Spazio autrice_

Ciao! Spero che questo secondo capitolo vi sia piaciuto. Se trovate degli errori scrivetemeli nei commenti senza farvi problemi! Perché Dean, dopo tutto quel tempo, vuole vedere Melissa? Brooke è evidentemente gelosa, lo dimostrerà apertamente?

Commentate! Spero di aggiornare presto❤

Baci_

Nobody Compares to YouWhere stories live. Discover now