Cap 1

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JESS'POV
Non posso credere che manchino solo poche settimane alle vacanze di Natale. Sono felicissima perché finalmente potrò godermi un meritato riposo. Da quando mi sono lasciata Cam alle spalle le mie prestazioni scolastiche sono migliorate moltissimo e dopo tanta fatica un pó di relax penso sia d'obbligo. I professori hanno già promesso di darci pochi compiti e spero che almeno per quest'anno mantengano la promessa. A Natale si sa si è tutti più buoni e loro non dovrebbero essere da meno.

" è tardi" annuncia mio fratello entrando in camera mia.
Da quando sta con Veronica non abbiamo più condiviso la stanza e questo mi ha permesso di guadagnare un po' di spazio per me.
"Arrivo, un secondo solo" dico infilando velocemente le scarpe.

Mi ha fatto promettere che non mi sarei più avvicinata a Cam ma non serviva fare tanti giuramenti. Avevo già deciso che dai tipi lunatici come lui è meglio prender un pó le distanze
- chi ti ha fatto piangere tornerà da te piangendo- diceva qualcuno che non so chi sia, ma in qualche modo questo ignoto mi ha risollevato il morale dandomi un po' di speranza.

Siamo in macchina per raggiungere la scuola. Veronica deve finire di consumare l'abbonamento e si unirà a noi solo dall'anno prossimo. Questi sono quindi gli ultimi momenti che posso godermi con mio fratello, dopo le vacanze sarà un continuo bacio di qua e abbracciami di là... Bleah!

Entro in classe per affrontare l'ora di storia mentre le mie compagne mi seguono a ruota. Sono le ultime opportunità per chi ha l'insufficienza di recuperare e in classe non vola nemmeno una mosca.

Dopo altre tre ore passate tra i banchi di scuola è finalmente arrivato il momento di andare a casa. Mi dirigo velocemente nel corridoio degli armadietti prima di raggiungere Thom nel parcheggio.

"Buongiorno angioletto" dice una voce dietro di me
" ti ho già detto che non ho più niente a che fare con lui"
"Non ti ricordi di me?"
"Si, sei il tipo dell'autobus "
Un ghigno compare sul suo volto prima che una fragorosa risata esca dalla sua bocca.
Che avrà da ridere? Insomma non è nemmeno stato un bell'incontro, anzi.
Quando mi giro noto gli occhi di Cam fissarmi con aria truce, con uno sguardo che avrebbe potuto incenerirmi. Saluto Steven ma prima che possa rendermi conto mi ha afferrata per il gomito per lasciarmi un bacio sulla guancia
"Ci si vede"
"O-ok " balbetto io

"Posso parlarti?" Chiede Cam mentre io sentendo la sua voce irrigidisco ma inizio ad accelerare il passo diventando sempre più arrabbiata ogni secondo che passa.
Anche lui, come Steven, mi afferra per il braccio per poi farmi voltare facendo incontrare i nostri sguardi dopo tanto tempo.
Mi mancava la complicità dei nostri sguardi. Quando, per caso, lui su girava verso di me, mi guardava e io guardavo lui. Senza dire nulla ci scappava una risata, io ammiravo il suo sorriso, non c'era niente di meglio al mondo.Vorrei sapere cosa prova quando i miei occhi incrociano i suoi. Direi che gli scambi di sguardi sono molto di più delle parole.Ci siamo guardati negli occhi, ricordando di non essere poi così tanto sconosciuti.Si dovrebbe fare attenzione a certi sguardi. Certi sorrisi. Certi abbracci. Certi, fanno innamorare. Ed era proprio quello che era successo a me.

Tornando a noi sto facendo un pensierino sul fatto di amputarmi le braccia, voglio dire tutti mi afferrano da lì per farmi rivoltare come gli pare e piace.

"Voglio parlare" ripetè con tono sicuro
"Hai avuto molte occasioni e non le hai sfruttate, lasciami" dico liberandomi dalla sua presa
"Sei fidanzata con Steven?" Chiede guardandosi le scarpe
" e se anche fosse? A te cosa importerebbe?"

CAM'S POV
La vedo allontanarsi mentre dietro di me sento lo sguardo di Steven bruciare.
"Non dovevi starle alla larga?" Mi schernisce
"Cosa vuoi farle?" Chiedo
" niente che non abbia già fatto"
"Tu c'eri?" Chiedo incredulo
"Ero il must della serata ma lei non ricorda nulla di quella specie di danza. Strano, è difficile scordare certe performance" disse con un ghigno
" non ti ho visto, non mi ricordo di te"
" quelli come me si fanno aspettare"
" stalle lontano" lo minaccio
"E cosa ci guadagno?"
" quello che vuoi ma stalle lontano"
"Torna con noi"

Lo stava facendo apposta, voleva mettermi nella condizione di non poter scegliere, ma se fossi tornato con loro, beh questo avrebbe significato che gli sforzi e il sacrificio di Jess non sarebbero serviti a nulla. Se però non avessi accettato Dio solo sa cosa avrebbe passato di nuovo, anzi cosa le avrebbero fatto passare.

" non posso averla io e non l'avrai tu" gridai prima di andarmene
" pensaci, ti lascio pochi giorni"

Ero spacciato, e dovevo prendere una decisione, senza l'aiuto il sostegno il supporto e il consiglio di nessuno, ma qualunque fosse stata la mia decisione l'unica a rimetterci sarebbe stata lei, in alcuni casi più di altri, dipende se sopporterà di più il dolore fisico o quello morale. Bel regalo di Natale che le farò, tanti auguri.

Possibile che non di renda conto che mi manca e che senza di lei non ce la posso fare? Che senza di lei tutto fa schifo e senza di lei sto ritornando ad essere l'essere che ero prima? Lei era riuscita a farmi vedere la luce, lei era riuscita a salvarmi, a farmi diventare un uomo, ma senza di lei nulla e a più senso. Il ricordo di noi due vive solo nei miei sogni, persino lei sembra essersi dimenticata di me e persino lei sembra non accorgersi di quanto io abbia bisogno di aiuto. Non sono forte come voglio far credere e in questo verso ci assomigliamo molto. È un aspetto che ci accomuna e ci rende orgogliosi, talvolta incompatibili ma quando riuscivamo a far fronte ai nostri problemi grazie all'umiltà, accettando l'aiuto dell'altro, allora lì eravamo pronti a vincere, contro tutti, restando in piedi. Ma senza di lei ero perso, completamente.

Mischievous then ||Cameron Dallas(WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora