<Jaeden...> fece mio padre con tono autoritario.

Rimanemmo in silenzio per un po' <Eh... M-mi siete mancati...> mormorai di punto in bianco.

Mio padre sospirò <Sì... Ora siamo tornati.>

Abbassai lo sguardo sentendo come una freccia avvelenata mi colpisse il cuore.

<Q-q-quando ripartirete?>

<Non lo so... Tra una settimana, forse due... Quando ci saranno i prossimi voli.> disse ancora.

Annuii <C'è altro?> mia madre alzò un sopracciglio.

Scossi la testa <Buonanotte...> dissi in un sussurro.

<E saluta i tuoi fratelli prima di andare a letto!>

Mi bloccai... Sì, avevo paura di entrare in quella camera e subirmi le battutine di Sydney e le occhiatacce di Hayes e Jovi che ormai avevano quattro anni. (Tutto inventato ovviamente)
Loro condividevano la camera, mentre io avevo quella da solo.

Mi richiusi la porta alle spalle e mi diressi verso quella dei miei fratelli.

La aprii con cautela e questa rivelò Syd seduto con la schiena poggiata al muro intento a giocare al cellulare e gli altri due che dormivano.

<E-ehi Syd.> salutai piano.

Quello alzò il viso lanciandomi un'occhiata neutra <Ah... Già, ci sei anche tu, ciao!> e poi tornò con lo sguardo sullo schermo illuminato.

<C-come è andato il viaggio?>

<Alla grande: abbiamo avuto degli insegnanti privati e viaggiare sull'aereo in prima classe è bellissimo, soprattutto per la parte in cui visitiamo città e luoghi nuovi.
Ma tu non c'eri, ecco perché era così bello.> sussurrò l'ultima parte con cattiveria.

Un'altra pugnalata al cuore. Ormai lo sentivo sanguinare, e non potevo farci niente... Abbassai lo sguardo cercando di mandare giù quel groppo che avevo in gola.

<Bhe, bello... B-b-buonanotte.> feci per aprire la porta.

<Hai dei succhiotti sul collo... Ti sei dato da fare in questi giorni? Certo, avevi la casa libera, perché non farlo?> mi fermò.

Lo guardai <Non sono fidanzato!> con lo sguardo cercai qualsiasi cosa da guardare, purché non fosse la sua figura.

<Ovvio, una checca come te non troverà mai l'amore... Mi dispiace deluderti, ma è il mondo reale.- continuò -Ora mi sono annoiato a parlare con te. Vai a letto, così posso dormire senza fare incubi.>

E chi dorme? Pensai.

I miei occhi si fecero nuovamente pieni d'acqua. Annuii e andai via chiudendo la porta e correndo verso il bagno.

Mi ci chiusi dentro e cominciai a piangere a dirotto tentando di soffocare i singhiozzi rumorosi. Se qualcuno della mia famiglia mi avesse visto o sentito sarei sembrato ancora più patetico.

Le lacrime cadevano liberamente sul mio viso, bagnandolo con facilità e contentezza. Quasi fossero felici di farlo.

Gli occhi bruciavano come non mai e nella testa rimbombavano le voci dei miei genitori e di mio fratello.

Premetti le mani sulle orecchie come per bloccare qualunque rumore, ma fu inutile.

Scivolai per terra con la schiena sulla porta e nascosi la testa tra le ginocchia portate al petto.














Wyatt Pov's

<E se...>

<Wyatt, no!> mi bloccò Keean.

<Fidati, ne ho visti di genitori violenti e probabilmente loro fanno parte di questa categoria. Hai visto anche tu!> continuai.

<Non possiamo tornare indietro.> disse ancora.

<Perché no? Hai visto come tremava? Stava andando tutto bene e adesso sono arrivati loro. Ti prego torniamo a prenderlo!> cercai di pregarlo. Avevo paura... Cazzo, avevo una fottuta paura per il mio piccolo.

Non riuscivo a stare fermo, volevo salvarlo.

<Adesso che andiamo lì che cosa farai? Entrerai in casa, prenderai Jaeden e andrai via? Così Angela chiama la polizia e sarai costretto ad avere un ordine restrittivo, è questo che vuoi?> chiese con fare arrabbiato.

Mi bloccai un attimo e scossi la testa <Allora pensa prima di agire!> continuò ed io abbassai lo sguardo.

Dopo un po' lui si accorse del mio silenzio e sospirò addolcendo i toni <Anche io sono preoccupato, Wyatt. I suoi genitori mancano da Luglio... Sono appena tornati e non ho idea di cosa faranno a Jaeden... E io ho davvero tanta paura, perché oltre al fatto che i genitori potrebbero picchiarlo, Jaeden potrebbe fare qualcosa di cui sicuramente si pentirebbe.> disse alternando gli occhi da me alla strada.

Rimasi un attimo a riflettere prima di sgranare gli occhi <Credi... Credi che Jaeden potrebbe pensare al suicidio?> il mio cuore fece un tuffo nel nulla.

Un senso di vuoto mi avvolse.

<Magari non direttamente al suicidio. Potrebbe iniziare a tagliarsi, o a fare uso di sostanze pericolose. Fino ad ora non l'ha mai fatto- disse e sospirai un attimo di sollievo -Ma una volta mi disse di averci pensato.> ed ecco che si sprofonda di nuovo.

<Non voglio che succeda... Non può succedere!> quasi urlai e Keean mi mise una mano sulla gamba per calmarmi prima che potessi scoppiare in un pianto disperato.

<Non lo faremo succedere!> disse.










Mamma se li odio!!!

Io e Jack ci capiamo alla grande.

Povero il mio Piccolo Jae🥺
E c'è chi pensa che lui sia l'attivo. Bho.

Il capitolo successivo è letteralmente il mio preferito fino ad adesso, non vedo l'ora di pubblicarlo.

E nulla, a domani!

I'm In Love With You! || Jyattजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें