23. eravamo curiosi di vivere

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Ho ripubblicato il capitolo, sperando che questa volta Wattpad non rovini tutto :)
Buona lettura!

Oikawa's POV


Il rumore della porta che sbatteva contro il muro attirò l'attenzione di tutti noi, costringendoci a voltarci verso la direzione dalla quale proveniva il suono.
Due figure, decisamente sproporzionate tra di loro erano rimasti lì fermi davanti alla porta, guardandosi intorno con la coda dell'occhio.
Possibile che quello più alto fosse..Kageyama?

Kageyama Tobio, primo anno, liceo Karasuno, un ragazzo alto e slanciato dai capelli neri e gli occhi di un blu oceano profondo come la sua anima e freddo come il suo carattere.
Come ho già detto a [T/n], Kageyama veniva alla mia stessa scuola media ed era stato, fin da piccolo, un giocatore di pallavolo con delle ottime capacità.
Il suo unico problema? Il suo pessimo carattere, scontroso e freddo, esigente e perfettino.
Uno di quei tipi che fa davvero fatica a relazionarsi in un gioco di squadra, ad ambientarsi e a collaborare con i suoi stessi compagni.
Ma al suo fianco, c'era qualcuno che non avevo mai visto prima.
Rispetto a Tobio era molto più basso e minuto, sarà stato intorno al metro e sessanta, dalla folta capigliatura arancione acceso, con le ciocche che andavano da tutte le parti.
Dalla sua espressione, sembrava stesse per morire dalla voglia di prendere un palla e giocare a pallavolo, con un sorrisetto e gli occhi lucidi per l'emozione. Sembrava un tipetto interessante.

Ora bisognava capire cosa ci facessero lì, con ben 3 ore di ritardo rispetto a tutti gli altri.
Si scusarono, inchinando il busto in avanti e rialzandosi subito.
Kuroo li raggiunse subito dopo , seguito dal bicolore con il quale aveva parlato prima [T/n].

Proprio a proposito di lei, rivolsi il mio sguardo verso la sua direzione, ovvero poco distante da noi, seduta su una sedia con il suo solito quadernino dove si appuntava cose che nessuno sa.
E i suoi occhi, che speravo ,inutilmente, potessero incrociare solo i miei, stavano guardando quelle due figure appena arrivate e la cosa non mi piaceva affatto.
Teneva la sua penna in mezzo alle dita, lasciandola girare tra di esse e giocandoci ma non curandosene per niente. Con le gambe incrociate, manteneva un sorrisetto che non mi prometteva nulla di buono, sempre osservando sia Tobio che il ragazzino dai capelli arancioni, ma soprattutto il primo.

Mi sentivo come messo sul gradino inferiore.
E ancora non potevo immaginare cosa quei sette giorni mi avrebbero riservato.

Dopo avergli parlato, sia Kuroo che Kenma ritornarono nella propria squadra in vista del match, mentre i due nuovi arrivati si fiondarono dai proprio compagni del Karasuno, iniziando a scaldarsi.
E proprio la nostra prima partita avrebbe visto noi scontrarci contro di loro.

In verità la prima parte del match ci aveva visti in vantaggio fin dall'inizio. Il Karasuno aveva le giuste basi, ma insieme non erano per niente coordinati. Il loro libero, il numero 4, era davvero molto capace, con dei riflessi incredibili ma dopo, il lato offensivo, portava la squadra a sbagliare e non fare quindi punto.
Verso circa la metà del primo set, il loro coach dai capelli biondi tirati indietro e tenuti fermi da una sorta di elastico, chiamò ben due cambi:
Il primo : l'alzatore dai capelli grigi con il numero 2 sulla schiena che venne scambiato proprio con Kageyama Tobio, il numero 9; seguito poi dal centrale con il numero 8 che venne invece scambiato con il piccoletto con la testa arancione che prima aveva fatto il suo ingresso con Tobio e ora saltellava di qua e di la per il campo pronto per la prossima azione.

Ero concentrato, ma non quanto volessi.
Ancora mi turbava quel modo in cui [T/n] aveva fissato i due nuovi arrivati, proprio non mi andava giù.
Ed infatti rivolsi lo sguardo verso di lei, un'occhiata veloce, grazie alla quale riuscii a incrociare i suoi occhi [c/o].
Non appena se ne accorse abbassò il volto imbarazzata, per poi tornare a guardare i due appena entrati.
Non era convinta di qualcosa, potevo vederlo chiaramente.
Ormai per me lei è diventato quasi un libro aperto, così chiaro e semplice da leggere, tanto che, nel giro di dieci secondi, dopo essersi scambiata un cenno con il nostro coach, quest'ultimo chiamò un time out.

Eri tu? - Oikawa x Reader - Haikyuu!!Where stories live. Discover now