24. un proprio tramonto

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Oikawa's POV

"Oi, ma almeno lo sai dove stiamo andando?" mi chiese [T/n] ridacchiando.
Salivamo scale, attraversavamo corridoi ma nessuno dei due conosceva la destinazione.
Non desideravo altro, volevo solo stare con lei senza tutti gli altri intorno.
Avrei trovato il modo di confessarle i miei sentimenti, anche a costo di metterci una vita intera.
"No, ma che importa?" le risposi in modo molto serio.
Le nostre mani erano intrecciate come tutte le altre volte, ma le emozioni che quel semplice gesto mi provocava, era come se fosse la prima.
"Sei sempre il solito" sorrise, lasciando che vedessi quella sua bellissima espressione delicata che tanto mi piaceva.

Non ce ne rendemmo conto fin quando non ci affacciammo da una finestra, ma ,senza nemmeno accorgercene, eravamo arrivati ad un piano abbastanza alto della struttura che ci avrebbe ospitato quella settimana.
Fuori, i palazzi della grande ed estesa città di Tokyo riflettevano i raggi del sole attraverso le loro finestre grandi e pulite. Le loro altezze differenti conferivano al paesaggio quel tocco estetico che la città offriva a tutti i turisti.
E la zona sembrava all'apparenza silenziosa, ma una volta dentro, qualsiasi persona avrebbe potuto percepire la differenza con una qualsiasi periferia.
Ma, quando la nostra attenzione ritornò all'interno della struttura, venimmo invasi da un silenzio ancora più marcato rispetto a fuori.
L'unico rumore che si poteva sentire era quello dei nostri passi sul pavimento, che camminavano con ritmo lento.
I corridoi erano sempre stretti ma sembravano quasi rovinati, come se fosse una zona che non veniva sfruttata quanto le altre.

Ad un certo punto, in fondo a uno di quelli si riuscì a intravedere una fine, quella che sembrava una scaletta che portava ancora più in alto rispetto a dove già eravamo.
"Un altro piano? E io che ero convinta di non dover più salire scale dopo l'ultima" si lamentò lei, ridacchiai vista la faccina stanca che aveva fatto.
Raggiunta quella, notai solo in quel momento la presenza di una botola che probabilmente ci avrebbe portati all'altro livello.
"Vado io per primo" imposi, iniziando a salire i grandini.
"Wow come siamo coraggiosi" rise mentre mi teneva la scaletta ai lati in modo che non traballasse.
Aprii la piccola lastra che si trovava sopra di me e misi fuori la testa per capire meglio dove ci trovassimo. La luce esterna mi accecò per un minimo istante ma quando i miei occhi si abituarono ad essa riuscii a vedere.
"E' il tetto!" le dissi rivolgendo il mio sguardo verso di lei per poi fare gli ultimi gradini e mettere finalmente piede su quell'ultimo piano.
Allungai la mano verso la direzione da cui ero appena salito e le sorrisi.
"Dai sali" la invitai e quando finalmente le nostre mani si toccarono, strinsi la presa e la trascinai di peso sopra, facendoci quasi cadere.

Quando ci tirammo su, anche lei poté vedere lo spettacolo che si mostrava di fronte a noi.
Non era tanto per il tetto in sè, che era vuoto e silenzioso, quanto più per il panorama che da lì si poteva ammirare.
Ormai il sole era quasi completamente sparito, dall'orizzonte si poteva vedere solo un piccolo pezzettino di esso che spuntava fuori in mezzo ai palazzi.
Ma la cosa più bella erano le luci, dai colori caldi tendenti soprattutto al rosso e all'arancione, che si erano create e che ora si riflettevano nelle nostre pupille.
"Wow" è l'unica cosa che riuscii a dire in quel momento.
Rivolsi il mio sguardo verso la ragazza al mio fianco, per constatare che anche lei era rimasta stupita da quel bellissimo tramonto che si mostrava davanti a noi.

Ad un certo punto, la vidi fare dei piccoli passi verso il lato dal quale nasceva quello spettacolo, come se volesse avvinarsi all'orizzonte o addirittura toccare il sole con le sue stesse sottili dita.
"Lo voglio vedere da più vicino" disse, per poi arrivare proprio sul bordo e sedersi sul cornicione. Io la seguii sedendomi dietro di lei e cingendole, quasi come per istinto, la vita con le mie braccia.
Quando lei sentì la mia presenza dietro di sè, si lasciò andare, abbandonandosi sul mio petto come se fosse il sedile di una poltrona.

Eri tu? - Oikawa x Reader - Haikyuu!!Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang