8. fino all'infinito

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Narratore's POV

La ragazza in poco tempo arrivò a casa. Per parte del tragitto fu accompagnata dai suoi, ormai, nuovi compagni. Nel tragitto avevano parlato tranquillamente, consolidando ancora di più la nuova amicizia tra Kunimi e [T/n]. 
Con lui trovava molte cose in comune, forse proprio per quello andavano tanto d'accordo. 

Arrivata a casa intorno alle sette e mezza [T/n] decise di prepararsi qualcosa da mangiare. Aveva voglia di carne e così usufruì delle proprie abilità culinarie per preparare uno dei suoi piatti preferiti. Era leggero ma gustoso al punto giusto.
Dopo cena si buttò a peso morto sul letto in camera sua, quello era solo il secondo giorno di scuola ed era già stanca. Per fortuna non avevano ancora iniziato a spiegare, altrimenti quella giornata sarebbe stata ancora più pesante. 
Mentre cercava di arrivare al computer disperatamente [T/n] si rese conto di cosa stava indossando. Aveva ancora indosso la felpa di Oikawa e se solo quel fortissimo profumo di cannella e vaniglia non le fosse arrivato al naso, probabilmente non se ne sarebbe mai accorta. Era così comoda, calda e morbida. Si alzò dal letto per guardarla meglio allo specchio, infatti poco prima se l'era messa molto velocemente e non aveva fatto caso ai dettagli: Era grigia con ricami blu e bianchi. Al centro spiccava tra tutte la sagoma di una palla da pallavolo; per quel che conosceva del ragazzo, c'era da aspettarselo.
Emanava un intenso profumo di vaniglia che però a tratti sembrava alternarsi con la cannella. Ed era estremamente morbida, sia all'esterno che all'interno, mantenendo caldo tutto il corpo della ragazza. 

[T/n] aveva trovato quel gesto molto carino da parte di Oikawa anche se nella sua testa si era ripromessa di non farsi film mentali, voleva riflettere sui comportamenti del castano. Le aveva chiesto di venire all'allenamento perchè aveva già in mente di proporla come manager? Poteva anche essere. Aveva insistito tanto sul farle mettere la felpa perchè in qualche modo si preoccupava per lei? Forse quello no. Probabilmente quello lo faceva con tutte e lei non era un'eccezione. Ma in fondo cosa le importava? Lei non era alla sua altezza, c'erano tante ragazze più belle di lei, più appariscenti, eleganti. Ma la verità era che [T/n] si era sentita speciale per un attimo. Quelle attenzioni a cui lei non era abituata proprio perchè era sempre stata chiusa in sè stessa. Forse perchè nessuno aveva mai insistito tanto nel diventare suo amico, proprio a causa di questa iniziale timidezza, perchè lei non si era mai aperta con nessuno, forse perchè con nessuno era effettivamente stata sè stessa. 

Affondò la testa all'interno di quella felpona gigante per poi inspirare profondamente quel buonissimo odore. Quella felpa le piaceva davvero tanto, peccato che il giorno dopo avrebbe dovuto restituirla al proprietario.
Improvvisamente arrivò una notifica dal suo cellulare:
Oikawa quello perfetto ti ha aggiunto a "Iwa-chan maltratta Oikawa"
A leggere quel nome si ricordò che Oikawa aveva memorizzato il suo numero sul telefono della ragazza per aggiungerla al gruppo della squadra. A leggere come si era salvato le scappò una risatina. Aprì la notifica e mentre tutti la salutavano ne approfittò per evidenziare quel dettaglio al castano.

You
Oikawa quello perfetto? Mi sa che hai sbagliato persona ahaha
Oikawa quello perfetto
Così mi ferisci timidina :c 
Iwaizumi
Seriamente ti sei auto-salvato Oikawa quello perfetto? 
Oikawa quello perfetto
Che c'è? E' la pura verità 
You
Avrei da ridire 
Iwaizumi
Anche io
Oikawa quello perfetto
SIETE CATTIVI.

Quell'ultimo messaggio in particolare fece scappare una risatina a [T/n]. Continuarono a parlare tra di loro sul gruppo per tutta la serata, quando un messaggio da parte di Oikawa attirò la sua attenzione.

From Oikawa quello perfetto
Timidina domani posso accompagnarti io a casa?

La ragazza non capì subito il motivo di tutto quell'interesse nell'accompagnarla a casa, anche se non ci vedeva nulla di male.

From You
No.
From Oikawa quello perfetto
E' così che mi ringrazi per averti prestato la mia felpa? :c
From You
Ma se hai insistito fino a quando non l'ho messa scemo
From Oikawa quello perfetto
Certo se no morivi di freddo!
From You 
No non è vero.
From Oikawa quello perfetto
SI CHE E' VERO.
From You
Okay forse è vero.
From Oikawa quello perfetto
Io ho sempre ragione. 
From You 
Sisi, comunque se vuoi puoi accompagnarmi così ti ridò la felpa.
From Oikawa quello perfetto
Ma come io volevo vedertela addosso domani a scuola :c
From You 
Si e poi con cosa torno a casa?
From Oikawa quello perfetto
Vabbè te ne presto un'altra 
From You
Ma scemo così continuiamo fino all'infinito.
From Oikawa quello perfetto 
E va bene, allora domani ti accompagno io 
From You 
Contento tu
From Oikawa quello perfetto
CONTENTISSIMO. Adesso vado a dormire se no rovino la mia bellezza, buonanotte [T/n].
From You 
Come fai a rovinare qualcosa che non esiste?
From Oikawa quello perfetto
Certo che sei cattiva eh
From You 
Notte

Chiuse la chat con il castano e sospirando controllò l'orario, erano già le dieci e mezza. Controvoglia si alzò dal letto, si cambiò mettendo la felpa di Oikawa a lavare in modo che il giorno dopo fosse asciutta, indossando una delle sue felpe che di solito usava per dormire. Si infilò nel letto insieme al suo nuovo libro che sua mamma le aveva regalato e che ancora non era riuscita a leggere. Poco dopo si addormentò.

Questa mattina invece [T/n] era super in anticipo. Andare a letto presto era una delle scelte più convenienti che avesse mai fatto. Si era vestita, sempre con quella maledetta uniforme che le stava piccola, lavata e aveva fatto colazione. Camminava per le strade della prefettura quando raggiunse finalmente il suo liceo. C'erano veramente poche persone in tutto il cortile e non riusciva a scorgere da nessuna parte nè il castano nè tanto meno gli altri compagni. 
Stava per varcare il cancello quando qualcuno da dietro le mise le mani sugli occhi coprendoli. Successivamente questa persona portò la bocca vicino all'orecchio di [T/n] provocandole un brivido per tutta la schiena. Il respiro era regolare e solleticava l'orecchio della ragazza. 
Finalmente la persona parlò:
"Chi sono secondo te?" disse sussurrando. Ma purtroppo per lui la ragazza aveva riconosciuto chiaramente la persona dalla quale venivano quelle parole. 
"Qualcuno che si crede perfetto" rispose lei ridendo, ricordando la chat della sera prima.
"LO SONO" ribattè lui togliendo ormai le mani dai suoi bellissimi occhi. 
La figura alta del ragazzo la sorpassò e si posizionò davanti a lei, successivamente seguito anche dagli altri ragazzi del club che salutarono la loro nuova manager in modo più "normale".

Oltrepassarono tutti insieme il cortile, davanti a tutti [T/n] e Oikawa che parlavano tranquillamente tra di loro, sotto gli occhi di quelle poche ragazze che erano già lì. 

Il resto della giornata passò in fretta, praticamente come il giorno prima. Dopo le lezioni si ritrovarono tutti insieme per pranzare e successivamente nel pomeriggio arrivò l'allenamento al quale questa volta [T/n] partecipò come effettiva manager. Guardava e studiava più da vicino i suoi compagni. Appuntava, scriveva, cancellava tutto su un blocchetto che si era portata da casa proprio per poter prendere appunti sui giocatori. Voleva provare ad essere di aiuto per la squadra, guardandoli da un punto di vista esterno poteva notare tutte le piccolezze che in prima persona potevano facilmente sfuggire. 

L'allenamento finì e mentre i ragazzi si cambiavano, lei discuteva con l'allenatore su alcuni schemi da provare. 
Poteva giurare però di aver sentito lo sguardo di tutte le ragazze presenti in tribuna su di sè durante tutto l'allenamento. Effettivamente lei era una ragazza come le altre, quindi perchè aveva avuto questo privilegio? Beh loro non potevano sapere cosa fosse successo in quei giorni però lei si, e questo in qualche modo la tranquillizzava. 

Intanto in spogliatoio Oikawa sapeva che quella sera avrebbe fatto altri passi verso [T/n], e non vedeva l'ora di scoprire finalmente il suo vero carattere.
 Lavati e profumati i ragazzi ,raggiunta anche [T/n] , uscirono dalla palestra e si incamminarono verso il cancello della scuola. 
"Stavolta ti sei presa una tua felpa" disse Oikawa alla piccoletta che era rintanata in una di quelle sue felpone adorabili. Infatti dall'esperienza del giorno prima, quella mattina si era ricordata di mettere una felpa in caso fosse stato freddo. 
"Esatto" rispose lei sorridendogli. Apprezzava il fatto che il castano notasse tutti quei particolari. Era qualcosa che le faceva tanto piacere. Dal canto suo Oikawa non si sarebbe perso nemmeno un piccolo capello fuori posto di [T/n]. Notava tutto, dal suo aspetto, al suo umore.
"Peccato potevo dartene un'altra delle mie" disse lui provocandola, nonostante sapesse, dalla sera prima, il pensiero della ragazza.
"Ti ho già detto che sei scemo?" chiese lei ridendosela di gusto, accompagnata dal resto della squadra che intanto aveva ascoltato la conversazione tra i due.

Raggiunto il cancello tra di loro si salutarono, mentre Oikawa si affiancava alla ragazza Iwaizumi lo guardava con sguardo perplesso. Quando il castano se ne accorse non esitò a dare spiegazioni. 
"Oh scusa, non te l'ho detto, stasera accompagno [T/n]" disse all'amico. Iwaizumi che aveva capito i sentimenti da parte sua gli sorrise e lo guardò attentamente. Ci fu uno scambio di sguardi tra i due, proprio perchè entrambi avevano capito gli intenti di Oikawa: stare da solo il più possibile con [T/n]. 
Salutati tutti finalmente i due rimasero da soli. Incominciarono a incamminarsi sulle stradine della prefettura. 
"Casa mia non è tanto distante, saranno cinque minuti" iniziò lei, rassicurandolo. Nella sua testa Oikawa sperava che quei cinque minuti durassero fino all'infinito
"Abiti vicino quindi" chiese il castano. La ragazza annuì e poi aggiunse "Si per fortuna, così non mi devo svegliare all'alba per arrivare a scuola" seguita da una risata.
"Non c'è tipo tua mamma che ti accompagni?" chiese. Ma sul viso di [T/n] si formò uno sguardo leggermente triste, sconsolato. Effettivamente nonostante stesse bene in casa da sola, sentiva spesso la mancanza della madre.
"Mia mamma è la manager di un modello molto famoso e quindi è sempre in giro per il mondo" rispose lei. Desiderava solo un abbraccio da parte di quella figura materna che tanto le mancava. Si rannicchiò all'interno della sua felpa mentre aspettava la risposta del ragazzo. Oikawa la stava studiando, aveva capito che quello era un argomento delicato, che per quanto sembrasse irrilevante per lei, in verità per tutti la mamma è la mamma. 
"Quindi sei sempre a casa da sola?" Oikawa non voleva chiedere dell'altra figura paterna, avrebbe potuto essere ancora più complicata come situazione rispetto alla madre.
"Si, ma sto bene da sola" rispose lei, volendo sparire dentro la felpa. Si sentiva che quelle parole non erano completamente vere, Oikawa l'aveva capito. Ci fu un momento di silenzio ma poi il ragazzo disse qualcosa che colpì nel profondo [T/n].

"Nessuno sta bene da solo, non mentire".
Una fitta travolse [T/n] in pieno. Era vero, nella sua vita era sempre stata da sola, nonostante le numerose chiamate della mamma, la presenza di quella sorta di guardia del corpo fino all'anno prima, nonostante le poche buone amiche, lei era sempre stata sola. E non le era mai piaciuto. Voleva che ci fosse una figura di fianco a lei, ma fino a quel momento non c'era stata. 
Rallentò il passo nonostante ancora non fossero arrivati a casa. Anzi erano arrivati all'altezza di quel parco dove ogni tanto andava a passeggiare. Oikawa si fermò completamente guardandola, lei aveva il viso abbassato per non farsi vedere dal ragazzo in quello stato di debolezza. 

Sentiva il viso bagnato, anche se non voleva piangere, le lacrime erano uscite spontaneamente. Era debole, era tremendamente debole davanti a quel ragazzo. Se lo sentiva l'avrebbe derisa fino alla fine dell'anno, voleva solo scappare e-
"Vieni andiamoci a sedere lì così ti calmi e ne parliamo" la voce del castano le riempì il cuore, non si aspettava un gesto del genere da parte sua. Prima che potesse dire qualcosa lui le prese la mano, con una stretta forte e decisa e la trascinò all'interno del parco. 

Ormai era diventato buio, ma poco le importava. Sulla riva del fiumiciattolo che scorreva nella prefettura si erano seduti due ragazzi. Lei con lo sguardo basso e gli occhi lucidi. Lui che la guardava stringendole la mano; in un silenzio che trasmetteva tranquillità sotto la luce delle stelle.

Un cuore fragile che presto si sarebbe reso conto di aver davanti la persona giusta per lei.

Angolo autrice
Eyoooo

Scusate se è corto e se ci ho messo un po' per pubblicare ma ho avuto degli impegni :)

Qui succedono cose ragah, sono contenta della relazione che sta nascendo tra questi due.
Ho tante idee belle

Spero vi sia piaciuto e ne approfitto per ringraziarvi delle 1k letture (I love u <3)
Alla prossima!
Chiara  





Eri tu? - Oikawa x Reader - Haikyuu!!Where stories live. Discover now