9. devi solo fidarti

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T/n's POV

E' tutto così imbarazzante.

Sono scoppiata a piangere davanti a un ragazzo che conosco da tre giorni. Non voglio che mi veda, non voglio niente di tutto ciò. Voglio un abbraccio. Ho bisogno di un abbraccio. 

Il mio respiro si sta regolarizzando , riesco a sentire il mio cuore battere dentro al mio petto con un ritmo quasi normale. Non sento freddo, sto bene rannicchiata nella mia felpona. Probabilmente parte del calore proviene anche da lui. 
Qua di fianco a me, che stai facendo? Perchè sei rimasto qui con me? Anche se non mi conosci praticamente per niente, sei rimasto. Questo calore che sento viene dalle nostre mani unite insieme. Più che altro è la tua che tiene la mia, forse perchè una è enorme e l'altra piccolina. Lo sento che sei qui vicino a me, non c'è bisogno di stringerla così forte, lo sai? Anche se questa sensazione mi trasmette tranquillità, serenità.
Mi stai aiutando a calmarmi, ma perchè fai tutto questo, per me?

Narratore's POV

La luna era ormai sorta in cielo e la sua luce si rifletteva sullo specchio d'acqua sotto i piedi dei ragazzi. Era bella, chiara, lucente e splendente e brillava nel cielo colmo di oscurità.

Oikawa non aveva tolto lo sguardo da [T/n] nemmeno per un secondo.
 Voleva rivedere quegli occhi un'altra volta, senza lacrime, pieni di felicità. Quegli occhi che già settimane prima lo avevano catturato, i suoi occhi. Era lì, non l'avrebbe lasciata da sola, non ci pensava nemmeno un po'. 
Lei teneva lo sguardo basso, non piangeva più e sembrava essersi tranquillizzata. Oikawa strinse ancora di più la mano della ragazza e a quel gesto le scappò una piccola risatina. A quel suono melodioso il castano sorrise istintivamente.
"Che ti ridi timidina?" disse lui scherzando.
"Ho capito che sei qui, non c'è bisogno di stringere la mia mano così forte" rispose aggiungendo una risata soffocata. 
A quella affermazione il ragazzo allentò la presa e iniziò a fare dei piccoli cerchi con il pollice sulla sua mano, come per accarezzarla. 
C'era un gran silenzio, ma non pesante; trasmetteva la calma tipica di quel posto, a quell'ora. Era piacevole unito al rumore dell'acqua che scorreva sotto di loro. Ma questo silenzio presto venne interrotto dal castano che voleva capirci qualcosa pur di aiutare la ragazza di fronte a lui. 

"Sai, i miei genitori non ci sono mai stati per me, litigavano spesso, non si guardavano praticamente mai, non giocavano mai con me quando ero piccolo. Poi mia mamma se n'è andata circa quando avevo otto anni e da lì non l'ho più vista." si interruppe. " Però mio padre da quando lei non c'è più è molto tranquillo, anche se resta comunque spesso per i fatti suoi." dopo un momento di silenzio continuò: "Però , devi sapere che nella vita la famiglia in cui nasci non te la puoi scegliere, sta a te decidere quali persone possano far parte della tua famiglia." 

Quelle parole entrarono direttamente nel cuore di [T/n], quel ragazzo le stava parlando a cuore aperto, stava mettendo sul tavolo tutte le carte brutte che possedeva, mostrandole chiaramente senza vergogna. Erano parole ricche di esperienza, ricordi belli e brutti. Parole di una persona più grande, più esperta di lei.
Per un attimo sentì quasi di non respirare più ma poi tornò tutto alla normalità quando sentì le altre parole di Oikawa. 

"Io non ti chiedo di far parte della tua famiglia però vorrei che tu facessi parte della mia, della nostra, di tutta la squadra." 

Gli occhi di [T/n] si spalancarono ma prima che potesse anche solo riflettere su quelle parole, il ragazzo le alzò il viso improvvisamente. I loro sguardi erano intrecciati, entrambi riflettevano la luce della luna e brillavano sotto quel cielo stellato così bello. La mano del castano era ancora stretta a quella della ragazza mentre con l'altra asciugò le poche lacrime che erano rimaste in quei bellissimi occhi e sul suo viso. Poteva vederla, completamente spiazzata, con le guance leggermente arrossate, i capelli spettinati e il trucco un po' sbavato.  
Lui le sorrise, un sorriso sincero, un sorriso per una persona speciale. 
"Devi solo fidarti di noi, non siamo così male dai" concluse aggiungendo una risatina.
Lei era completamente scioccata, quelle parole erano così sincere e nessuno prima d'ora le aveva mai detto cose così. Si sentiva bene e felice.
Sorrise istintivamente come risposta al castano che a sua volta era felice di averla fatta calmare e tranquillizzare. Tutto ciò che aveva detto era vero, ero quello che pensava veramente di lei. 

Però per [T/n] non era facile fidarsi di qualcuno così velocemente, ma ci avrebbe provato, a tutti i costi.

Improvvisamente si ritrovò circondata dalle braccia del ragazzo, molto più grandi del suo corpicino, che la stringevano forte e le davano quel senso di sicurezza e fiducia di cui aveva tanto bisogno. Quell'abbraccio che le serviva tanto in quel periodo in cui era stata parecchio sola, quell'abbraccio così importante. 
Ricambiò un po' titubante ma quando la presa del ragazzo si fece più stretta anche la sua diventò più decisa. 
Poteva sentire da vicino quel profumo di vaniglia e cannella che aveva sentito nella sua felpa la sera prima, il suo respiro vicino al suo orecchio che le faceva il solletico, e il battito del cuore leggermente accelerato. Una mano di Oikawa si posizionò dietro la testa della ragazza iniziando ad accarezzarle con delicatezza i morbidi capelli. 

Eri tu? - Oikawa x Reader - Haikyuu!!Where stories live. Discover now