thirty-six

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Entrai nell'arena, l'ansia e l'irrefrenabbilità continuavano a torturami. Continuavo a respirare sempre più veloce i battiti del mio cuore acceleravano ad ogni mio respiro, mi guardavo intorno, tutta Hogwarts era davanti a me che urlava il mio nome, poi lo vidi era spaesato ma comunque sorrideva alla sua ragazza. Il mio migliore amico mi guardava sorridente mentre applaudiva e urlava forte il mio nome con fierezza, la voce di Silente appariva soffusa alle mie orecchie, ero un po' stordita, non riuscivo a dormire da giorni e i sensi di vomito alla vista del cibo erano sempre più forti.
I miei pensieri vennero interrotti dalla mano del preside che si poggiò sulla mia spalla, riuscì a riprendermi giusto un secondo prima del suonar delle trombe, poi entrai nel labirinto.
Presi la piena coscienza di me alcuni minuti dopo, l'aria si faceva sempre più fredda man mano che intraprendevo il mio percorso e la nebbia sempre più fitta, continuavo a girare in ogni direzione presente, prima destra poi sinistra e viceversa.
Dopo vari minuti di disorientamento, inciampai in una radice ma mi spinsi indietro quando vidi che quella non era una radice ma una gamba, mi avvicinai al corpo prima che la vegetazione inghiottisse Fleur.
Di nuovo disorientata, odiavo questa sensazione, le mani mi tremavano dal freddo e la bacchetta puntava punti a caso del mio percorso facendomi luce senza troppo successo. Improvvisamente qualcosa mi fece cadere a terra, o meglio qualcuno
«diavolo Diggory fai più attenzione» urlo
«sullo stesso cammino eh» allunga la mano che non afferro
La terra sotto i nostri piedi iniziò a tremare facendoci perdere l'equilibrio, le siepi dietro di noi iniziarono a stringersi e senza pensarci due volte iniziammo a correre lontano dalla piantagione che sembrava sempre più vicina.
Svoltato l'angolo una figura si avvicinò bruscamente a noi e tirai fuori la bacchetta.
«Viktor calma sono io» gli punto a mia volta la bacchetta
«è posseduto» mi informa il tassorosso
«avada kedavra» urla il russo
«sectumsempra»
A parlare è una voce alle nostre spalle che sembra essere quella di Potter, ha scagliato una maledizione
«non siete costretti a venirmi dietro» alzo gli occhi al cielo sentendo la presenza dei due ragazzi alle mie spalle
«potrebbero esserci altri pericoli» constata il bel faccino
«pensi che non sia in grado di vedermela da sola?» mi avvicino a braccia conserte
«tre bacchette sono meglio di una» continua
«queste intendi?» mostro le due bacchette facendo un ghigno quando li vedo toccarsi i vestiti
Dopo aver camminato per quasi mezz'ora siamo sfiniti
«stiamo camminando da due ore, questo coso è immenso e sto morendo di freddo» si lamenta Potter
«sta zitto e cammina sfregiato» mi alzo il collo del maglione quando una forte folata di vento gelido mi colpisce il viso
Girando alcuni vicoli in lontananza vediamo una forte luce azzurra, ci guardiamo in faccia e sento i due dietro di me dire "insieme" e prima che si dessero l'okay iniziai a correre sentendo i ragazzi alle calcagna ci lanciammo sulla coppa che afferrammo tutti e tre insieme.

Dark love | draco malfoyWhere stories live. Discover now