Capitolo 21

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La vita è strana, se non  avessi incontrato Marco, penso che avrei ancora paura ad amare, invece grazie a lui, ho imparato ad avere coraggio, ho capito che quando si ama ci si deve buttare come in una doccia fredda, non è importante il resto, ci sono milioni di circostanze che potrebbero farci male, perché quando si è in due, sai che anche l'altra persona controlla la relazione a metà e sai quindi che se dall'altra parte dovesse mai esserci un mal funzionamento il rapporto crollerà fino a divenire polvere e sembrerà tempo sprecato, ma poi, più vai avanti e più capisci che ogni singola cosa di questa vita ti aiuta a crescere, a formarti e magari a renderti migliore.
Non nascondo di avere ancora paura, però non lascio che questa prevalga in me, almeno non questa volta, domani ricomincia la scuola e sono un po in ansia, sicuramente mi attenderanno tanti sguardi indiscreti, e le mie amiche, vorranno ancora  parlare con me?

La sveglia sul mio cellulare continua imperterrita a suonare, così decido di alzarmi e cominciare a prepararmi per tornare a scuola dopo le vacanze turbolenti appena passate, mi incammino con le cuffie alle orecchie, all'entrata vedo Ellie che mi saluta con la mano e poi con un abbraccio , <<le altre?>> le chiedo con poca voce, << Giorgia ha la febbre ha detto che non sarebbe venuta, mentre Rosalia e Paola, beh, loro non vogliono avere nulla a che fare con te. >> mi informa la mia migliore amica con aria dispiaciuta e il mio cuore è immediatamente in mille pezzi.
La campanella suona e ci dirigiamo nella nostra classe, dove sui banchi in fondo ci sono sedute le mie amiche che appena mi intravedono mi lanciano delle occhiatacce, io mi limito a sedermi di fianco ad Ellie; la prof appena entrata ci avverte dell'arrivo di un nuovo compagno di classe ed io mi volto verso la mia amica per capire se lei sappia qualcosa a riguardo, ma vedendo la sua faccia confusa capisco subito che non sa niente, si chiama "Cristian" pronuncia la signora alla cattedra ed il mio cuore si ferma per qualche istante, quel nome composta da 8 lettere mi fa letteralmente impazzire, poco dopo il biondo entra nell'aula e saluta tutti con un "ciao" detto con allegria e spensieratezza, sono così felice di vederlo, vorrei alzarmi e abbracciarlo forte come ieri sera, ma non posso, ci sono troppi occhi indiscreti su di noi.

Cristian si siede proprio di fronte a me, si gira e mi da un bacio per salutarmi, riesce a stupirmi ogni volta e ora che è nella mia classe sono consapevole che questa scuola mi farà meno schifo.

Alla ricreazione decido di avvicinarmi alle mie amiche che non fanno che ignorarmi per cercare di sistemare le cose, << ciao >>le saluto con un sorriso, << cos'altro vuoi? >> mi risponde con acidità Paola mentre addenta il suo panino, << vorrei fare pace >> le poso una mano sulla spalla che viene immediatamente spostata bruscamente dalla mia amica, <<come puoi avere il coraggio? dopo che il tuo amante ci ha trattato in quel modo?>>, << in quale modo? >> domando nella più totale confusione, << lascia perdere, è meglio se vai via. >> gira lo sguardo la mora, <<vi prego, non buttiamo il nostro rapporto così >> non voglio arrendermi, voglio provare in tutti i modi a sistemare le cose, ma più ci provo e più loro sembrano innervosirsi, <<vattene >> mi urla lanciandomi uno spintone che quasi mi fa cadere a terra, decido così di allontanarmi con lo sguardo basso e il biondo viene subito a confortarmi abbracciandomi.
<<È colpa mia, sono stato aggressivo con loro, ma ero così cieco di rabbia, mi capisci vero? >> mi prende il viso tra le mani e mi scruta negli occhi, <<lo so >> appoggio la testa sul suo petto che è così confortevole e vengo avvolta dalle sue braccia che mi stringono forte a se.
<<Interrompo qualcosa? >>si avvicina Ellie con in mano una busta di patatine <<ho visto che non hai mangiato niente, prendi queste >> continua allungandomi il pacchetto più vicino, <<grazie >>le sorrido afferrando l'oggetto.

SbagliatiWhere stories live. Discover now