Capitolo 40

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Finalmente è sera, abbiamo organizzato una vacanza come quella dell'anno scorso, anche se questa sarà più speciale, infatti festeggeremo la fine della scuola, ci siamo diplomati tutti, io con parecchie difficoltà e con la media più bassa rispetto gli anni precedenti, ma almeno l'ho superata, non so cosa farò, ho sempre pensato di continuare gli studi con l'università, però mio padre mi ha detto che se continuo a vivere senza limiti non riuscirò anche a studiare e probabilmente ha ragione, forse cercherò lavoro, o magari in questi giorni ci rifletterò, ma ora come ora, voglio godermi la mia adolescenza e divertirmi.

I ragazzi hanno raccolto dei rami e hanno acceso il fuoco, ci sediamo tutti in cerchio, sulla sabbia, <<siamo arrivati fino a qui>> ci raggiunge Federica portando con sé delle bibite, <<chi ci avrebbe mai pensato>> le rispondo aiutandola a distribuire i bicchieri, <<purtroppo non siamo tutti>> irrompe Ellie con voce triste, da quando Sofia è andata via, la mia migliore amica non è più la stessa, in ogni circostanza, anche quando ride a crepapelle, il dolore è lì e sembra non lasciarla mai, <<posso cantarvi qualcosa?>> chiede Marco afferrando la sua chitarra, poi cerca il mio sguardo, ed io faccio cenno di si con la testa con un sorriso e lui inizia a suonare e a cantare "Caruso" una canzone di Lucio Dalla, ho i brividi poiché capisco che la sta dedicando a me, "un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto" questa frase mi ricorda il primo giorno in cui ho incontrato il moro, stavo piangendo e sarei voluta scappare via, ma lui con la sua gentilezza e il suo carisma mi ha convinto a restare, non riesco più a trattenere le lacrime che una dopo l'altra scorrono sul mio viso, alla fine della canzone Marco si alza per venire ad abbracciarmi, <<non volevo stessi male, pensavo ti avrebbe fatto piacere>> mi sussurra all'orecchio, <<sono felice, di averti con me>> lo stringo forte, appena si allontana noto i suoi occhi bagnati e percepisco che anche lui stava piangendo, a volte ho come il presentimento che per lui non sia finita, non mi guarda come una migliore amica, mi osserva come un'amore perduto e questo mi fa male, perché gli voglio un bene immenso e non è mai stata mia intenzione farlo soffrire.
Tutti sono andati a dormire, tranne io e il mio ragazzo, vogliamo stare ancora un po' a guardare il mare abbracciati, le cose che richiedono più sacrifici e che sono difficili da portare avanti, sono le stesse cose che ti rendono più felice, non sceglierò mai più la strada facile, è quella che ti porta a non avere niente, scegliendo Cristian sono andata contro tutti, ci sono stati giorni in cui mi è sembrato davvero di perdere ogni cosa, persino me stessa, ma ora sono qui, nel mio posto preferito, con la persona che amo più di tutto il mondo, questa è la mia felicità, pure quando urliamo o quando restiamo distanti, continuiamo ad amarci e se non si fanno capire le parole, ci pensano i nostri occhi, che non smettono nemmeno un secondo di viversi, <<ti amo>> pronuncio appoggiano lentamente la testa sulla sua spalla, <<anch'io>> mi risponde il biondo.

<<Scusate l'interruzione, ma il mio migliore amico è richiesto in Hotel>> si introduce Andrea, ci alziamo immediatamente, Cristian si incammina, mentre io vengo bloccata, <<ti devo parlare>> pronuncia afferrandomi il braccio, lo scruto perplessa, Andrea è fermo proprio davanti a me, è titubante e preoccupato, <<Marco non sta bene, già da un po'...>> afferma abbassando lo sguardo e avverto immediatamente un nodo in gola, <<cosa ha?>> domando avvolta dall'ansia, <<soffre di depressione, ci sono dei momenti in cui, non lo riconosco più>> continua con la voce piena di lacrime, <<ha bisogno di te Anna, io non voglio perdere mio fratello, finge, continua a fingere, mentre dentro affoga, passa le notti a piangere, l'altro giorno ha distrutto la sua camera, ha rotto in mille pezzi persino il vaso che gli aveva regalato Gracy, non vede più la luce, ti chiedo solo, da amica, non lo abbandonare anche tu, per quello ci hanno pensato già i nostri genitori che stanno sempre fuori per lavoro, te lo chiedo per favore>>, lo abbraccio più forte che posso, con il cuore in mille e gli occhi riempiti di tristezza, <<ti prometto che non lo lascerò mai>>.

24. Luglio. 2021

<<Amoree, svegliati!>> il biondo mi smuove un braccio per farmi alzare, mi stropiccio gli occhi e faccio un enorme sbadiglio, <<ma è prestissimo>> rispondo con aria assonata, <<lo so, però oggi è un giorno speciale>> pronuncia facendomi vedere la data del nostro primo incontro scritto sul suo polso, anch'io ho lo stesso tatuaggio, l'abbiamo fatto tempo fa per ricordarci di quel giorno in cui i nostri occhi si sono incrociati per la prima volta, quando il mio cuore ha ricominciato a battere forte ed io, sono tornata a sorridere come non facevo più.

<<Aspetta che mi cambio>> dico alzandomi dal letto, ma il biondo è contrariato, così prendendomi per mano, mi incita a correre verso la spiaggia in pigiama, sembriamo due pazzi, ma siamo così felici, ci fermiamo sulla riva e mi sposta i capelli dietro l'orecchio, ho il fiatone e il respiro manca sempre di più, <<il primo bacio>> si avvicina Cristian, <<su questa spiaggia>> indica con la mano, <<davanti a questo mare, testimone del nostro amore>>, ho gli occhi lucidi e tremo, <<ti prego, baciami per sempre>> continua ed io sorrido, <<mare è il nostro sempre>> pronuncio per poi baciarlo.

SbagliatiWhere stories live. Discover now