Per quanto riguarda il continente asiatico, siamo già stati in Indonesia, in India, siamo passati in Russia a Mosca e a San Pietroburgo e dopo siamo atterrati in Cina per ben due live, a Hong Kong e a Pechino, significa che al termine del tour mancano solamente due date, quella conclusiva a Seul si terrà il primo febbraio ma è ancora presto per quell'evento, prima bisogna far ballare il Giappone! E' lì che stiamo andando e nonostante sapessi che prima o poi sarei giunta nella terra dei miei sogni, non ho mai realizzato davvero come in questo momento che mi trovo in volo. "Traditrice di una Mia" si è lagnata Viola al telefono, "come osi raggiungere Tokyo senza di me?", "non cambia niente, Vio" l'ho tranquillizzata, "ci tornerò quest'estate, verrai anche tu, la visiteremo insieme come avevamo deciso" le ho detto, ho ancora voglia di fare con la mia migliore amica tutto quello che mi ero prefissata, ho voglia di emozionarmi assieme a lei e di camminare tenendo la sua mano per le strade della capitale nipponica, anzi, non vedo l'ora, con Viola ogni cosa assume tutta un'altra sfumatura, diventa più bella e divertente, ma non posso ignorare il fatto che proprio in questo momento sto sorvolando la città dei miei desideri. "Ti vedo particolarmente agitata" scherza Nam al mio fianco e afferra la mia mano per stringermela, mi volto verso di lui, noto il suo sorriso e mi perdo nei suoi occhi che ridono dolcemente della mia euforia; Nam, con questa chioma rossa, è più bello che mai, abbiamo tutti dovuto cambiare look ancora una volta, ad esempio io mi ritrovo con i capelli rosa cipria che decisamente non mi piacciono, adoravo molto di più lo splendido Viola che avevo in testa in Italia e che è durato fin troppo poco. Prima di riprendere col tour, a Giacarta, per la prima data prevista in Asia, abbiamo dovuto tutti quanti cambiare tinta. "Sono contento per te, Mia" sussurra Nam e si avvicina al mio naso col suo, "molti giorni separano il live giapponese da quello a Seul, ti prometto che, per tutto il tempo che resteremo qui, ti farò sognare ad occhi aperti" e mi stringe nuovamente la mano, i miei occhi luccicano di gratitudine, ci scambiamo un bacio veloce, Sejin non gradisce tutte queste effusioni, la voce del pilota, intanto, ci consiglia di prepararci per l'atterraggio; "Nam" bisbiglio io dopo essermi voltata casualmente, Jungkook è teso quanto me, forse anche più e ora conosco il motivo della sua ansia e mi piacerebbe poterla placare, "c'è niente che possiamo fare per Kookie?" chiedo, Nam sembra incerto, "forse prima era più rassegnato perchè sapeva quanto fosse impossibile, ma adesso è capitato a noi, noi che abbiamo vinto e, beh, non è giusto che lui invece debba tenere a freno i suoi sentimenti" cerco di fargli notare, "non lo so se abbiamo vinto, Mia" dice Nam, mi allarmo all'istante, lo sapevo che sotto c'era qualcosa, è da giorni che ne intuisco la puzza, "di che parli?" domando preoccupata, "dobbiamo andare", lui cerca di evitare il discorso, "devi dirmelo" esigo, "lo farò, giuro che lo farò, lascia che prima io possa affrontare l'ultima parte del tour in maniera serena" mi supplica.

"Insomma, Mia, ma dov'è che stiamo andando?" domanda Kook, non ho voluto anticipargli nulla, "ti dispiacerebbe accompagnarmi in un posto?" gli ho chiesto, "se andassi assieme a Nam, Sejin si arrabbierebbe" ho mentito, Kookie si è dimostrato subito disponibile, ha risposto di si senza nemmeno pensarci, forse si sentiva ancora troppo preso dall'emozione del concerto di questa sera; lui, più di tutti, oggi si è superato e tutti ne conoscono il motivo, Kookie sapeva che lei sarebbe stata presente, Kookie ha messo da parte i suoi sentimenti per quella ragazza facendo prevalere il senso del dovere, ma non l'ha mai dimenticata, saperla così vicina ha risvegliato ciò che in lui c'era di addormentato, certamente non ha potuto scorgerla tra la folla impazzita, ma il solo sapere che lei fosse lì per lui, per rivederlo anche solo come una semplice fan, lo ha mandato fuori di testa. E' stato durante 'Paper Heart' che tutti noi abbiamo capito che stava certamente cantando per lei ed è per questo che abbiamo deciso di fare qualcosa, fino a quel momento, però, eravamo incerti. "Dobbiamo farli incontrare" ho esclamato al termine delle prove, Kookie si era allontanato un momento assieme a Yoongi, io ho richiamato l'attenzione degli altri, ho visto che si sono scambiati degli sguardi, a loro non è sembrata subito una buona idea, "Nam, ti prego" ho implorato quest'ultimo, Namjoon ha sospirato, "vorrei anch'io un lieto fine per Kookie" ha detto, "ma non ho idea di come fare per lasciare che si vedano", "cerchiamo di non correre rischi con Sejin" ha osservato Taehyung un pò preoccupato, sembrava di stare a sentire Yoongi, "io sono d'accordo con Mia" è intervenuto Hoseok, "in fondo, Tae, tu l'anima gemella ce l'hai accanto, Joonie ha trovato Mia, perchè Kook non può viversi la sua storia d'amore?" ha sottolineato, "Hobi, non puoi parlare così solo perchè tu invece sei stato costretto a rinunciarci" ha puntualizzato Jimin, io ho distolto lo sguardo, cogliendo l'allusione, "Chim" l'ha richiamato Nam, "proprio per questo voglio che invece voialtri siate felici" ha risposto Hobi, "io vi appoggio" si è espresso Jin, favorevole all'incontro tra Saki e Jungkook. "Certamente la troveremo tra i followers della sua pagina Instagram" ho esclamato io, tirando fuori il cellulare; ho aperto la pagina di Jungkook, quella gestita dalla Big Hit Entertainment, ho cliccato sul tasto della lente d'ingrandimento per mettermi a cercare la ragazza in questione fra i followers grazie al cielo siamo riusciti nel nostro intento, è stato Hobi a riconoscerla, "la contatto immediatamente, per fortuna parlo giapponese, vorrei poterle spiegare tutto di persona" ho esclamato io, "noi dobbiamo pensare ad un modo per far sgattaiolare Kook fuori dall'hotel a fine serata" ha detto Jin, Jungkook e Yoongi si stavano avvicinando quindi abbiamo troncato la conversazione. L'evento di Tokyo è stato maestoso, i ragazzi sono andati in scena indossando inizialmente dei kimono colorati, una piattaforma sotterranea li ha innalzati da terra sino al palcoscenico e quando sono usciti allo scoperto, sono esplosi tutti intorno a loro coriandoli fluorescenti e brillantini e le urla dei presenti si son fatte assordanti, i fans hanno gridato i loro nomi per tutta la durata del concerto, tutti cantavano a squarciagola e strillavano non appena veniva intonato un nuovo brano; è stato emozionante come al solito ma per me forse anche di più, perchè consapevole di trovarmi finalmente nel luogo dove avrei sempre voluto essere. La solita vettura dai finestrini oscurati ci ha accompagnati in hotel al termine di tutto, "prendiamo del sushi d'asporto?" ha proposto Jimin, "e tanti, tanti mochi colorati" ha risposto Tae, pizzicando la guancia del suo Chim Chim; che rientrassimo in albergo era necessario, sarebbe stato più bello fermarci a mangiare cibo tradizionale giapponese in qualche ristorantino ma Sejin sarebbe venuto con noi e questo avrebbe rovinato i nostri piani, bisognava che si togliesse dai piedi, quindi abbiamo raggiunto l'hotel, ci siamo ritrovati tutti in un'unica camera, come al solito, per non destare sospetti e Jimin, che stava morendo di fame, ha cominciato a fare delle telefonate per ordinare, è stato allora che mi sono avvicinata a Jungkook per chiedergli di accompagnarmi in un posto. "Hey, come mai siamo tornati sul luogo dell'evento?" domanda Kook un pò confuso, "perchè ho dimenticato una cosa" rispondo con una bugia, Jungkook inarca un sopracciglio, è ovvio che stia cominciando a sospettare che non sia la verità, "dai, scendiamo" lo invito io, "Mia, non capisco" farfuglia lui, "seguimi e basta" gli ordino. Per fortuna sono riuscita ad incontrare Saki, le ho spiegato in poche parole chi fossi e perchè le avessi chiesto di vederla, lei mi fissava incredula, come se ciò che le stessi dicendo non potesse essere possibile, "davvero posso farlo, spero non ci siano impedimenti, in quel caso ti avviserò" le ho detto, lei è rimasta in silenzio per tutto il tempo, io notavo le sue espressioni facciali che mutavano via via che le parlavo, ne assumeva una stupita, subito dopo una dubbiosa, poi una eccitata e dopo una allarmata, il suo viso cambiava così come i pensieri che le affollavano la mente ma sono riuscita ad essere convincente e credibile e a farmi promettere che avrebbe aspettato nel punto stabilito l'arrivo di Jungkook. Sul mio viso compare un sorriso raggiante non appena la scorgo, "Kookie" faccio e mi volto verso di lui che mi sta tallonando, "mi raccomando, non fare lo sciocco adesso" lo avverto, "ma cosa sta succedendo, Mia?" chiede spazientito, fa come per aprir di nuovo bocca ma si ammutolisce non appena si rende conto di colei che sta camminando nella nostra direzione; gli occhi di Kook non sono più su di me, ridacchio dolcemente del suo viso stupito e meravigliato al contempo, rivolgo a Saki un cenno con la mano per salutarla, lei però non ricambia perchè troppo presa da Jungkook come lui di lei, quindi decido di tornarmene dagli altri. Mi dimentico immediatamente del fatto che la corsa in taxi d'andata e ritorno, da pagare dopo essere scesa davanti all'hotel, mi costerà non poco, me ne dimentico perchè come anche durante il viaggio per tornare sul luogo del live, anche adesso che sto ripercorrendo la stessa strada in senso contrario mi incanto ad osservare la città che mi si presenta davanti, ad ammirare le vie di Tokyo nelle quali desidero fortemente passeggiare, le luci delle insegne, le scritte fatte dai caratteri kanji, la gente che cammina, i suoni che provengono dall'esterno della vettura; non posso ancora credere di esserci arrivata per davvero, questo è solo un primissimo assaggio della città nipponica dei miei sogni, non vedo già l'ora che sia domani per uscire a godermela davvero. Ci sono davvero tantissimi quartieri che voglio visitare, primo fra tutti quello di Akihabara, il famosissimo quartiere degli anime e manga per eccellenza, il mondo dei nerds praticamente, voglio impegnare il famosissimo incrocio di Shibuya ed entrare in uno dei ristoranti locali per gustare ramen e tempura, voglio comprare tutto ciò che in realtà non mi serve in uno dei numerosi kombini della città, aperti h24, voglio inginocchiarmi davanti all'altare di un tempio, voglio poter indossare un kimono e fingermi una geisha, insomma, voglio poter vivere il mio sogno ad occhi aperti, non sto più nella pelle. "Eccoti" esclama Jimin appena mi vede arrivare, "ordine appena consegnato", io noto che hanno già disposto sul letto una quantità infinita di scatole già aperte di sushi, sashimi, onigiri e altre prelibatezze giapponesi, "com'è andata?" domanda Hobi, "è andata" faccio io e mi inginocchio accanto a Nam, che afferra con le bacchette un uramaki, lo intinge nella salsa di soia e me lo avvicina alla bocca, "hey, grazie tante per avermi aspettato" esclama Yoongi, venendo avanti dal bagno, credo abbia appena finito di farsi una doccia, ha ancora i capelli bagnati, "perchè proprio nella mia stanza?" si lamenta ancora, Tae si mette a ridere, "perchè nessuno di noi avrebbe voluto che la propria puzzasse di pesce e soia" dice, "certo, perciò infettiamo quella di Suga, divertente" fa Yoongi, "dov'è finito Kookie?" si accorge poi, in camera cala il silenzio, faccio come per dire qualcosa ma è strano che nessuno voglia rispondergli, perciò preferisco tacere come gli altri. "Yoon" prova a pronunciarsi Jin, Yoongi sgrana lo sguardo, è troppo perspicace, ha già capito ogni cosa, "no, no" scuote la testa, "voi siete matti" si infuria, "Yoon, è stata una mia idea, ho insistito io, non prendertela con loro" intervengo subito, Yoongi mi fissa severo, "proprio tu, Mia? Non ti bastano le conseguenze che Namjoon dovrà pagare?", io sussulto e mi volto verso Nam, "Yoon, avevamo deciso di non dire nulla" lo rimprovera quest'ultimo, Yoongi lo ignora, "Jungkook in confronto a noi è un bambino, non voglio che Sejin prenda la stessa decisione anche con lui, è troppo presto per Kookie", il suo sguardo muta, adesso sembra seriamente preoccupato ma io non penso più a Jungkook e a cosa potrebbe capitargli, piuttosto a ciò che Namjoon ha scelto di tenermi nascosto: "cos'è che non mi dici?" esigo, Nam abbassa il capo, "Yoon, dimmelo tu" faccio allora, Yoongi non ha mai avuto peli sulla lingua, però Jin questa volta lo anticipa: "sarei dovuto partire io per sottopormi all'anno di leva obbligatoria, avrei dovuto farlo per primo perchè sono il maggiore, però Sejin spedirà Joonie al fronte" rivela, io sgrano lo sguardo, "quando avevi pensato di comunicarmelo?" mi agito, Nam non osa dir nulla, perciò mi alzo da terra ed esco da questa stanza, "aspetta Mia" scatta Nam che mi viene dietro, ma io sono troppo arrabbiata per starlo a sentire. Non ce l'ho con lui, non è per il fatto che abbia pensato di tenermelo nascosto che mi sento così, sono incollerita con me stessa perchè se il manager ha deciso di agire in questo modo, è solo per colpa mia, avrei dovuto immaginarlo che ci sarebbero state conseguenze più grandi, Namjoon si è rovinato a causa mia, ha perso la sua purezza e questo, secondo le leggi che governano la nazione della Corea del Sud, non potrebbe essere possibile fin quando l'uomo in questione non si sottopone all'addestramento militare per almeno un anno, altrimenti non può nemmeno essere considerato tale. E se dovesse succedere anche a Jungkook? La responsabile sarei sempre e solo io e non voglio, non voglio assolutamente, anche se prima o poi dovrà comunque succedere, però non così. "Mia" fa Nam raggiungendomi in camera, l'indignazione che provo verso me stessa cresce dentro me sotto forma di pianto ma non voglio lasciarmelo sfuggire, "non volevo spaventarti" si giustifica Nam, "non volevo che ti addossassi delle colpe che non hai" dice, non riesco a trattenere le lacrime e dato che non mi giro, Nam viene a posizionarsi di fronte a me, "quando?" gli chiedo, "in primavera" risponde, stringo i pugni, "ti ci ho mandato io" esclamo rabbiosamente, "che senso ha avuto tutto? Il tuo viaggio in Italia, il tuo reclamarmi a tutti i costi, il dover per forza far funzionare qualcosa che ha evidentemente troppi ostacoli per poter filare liscia, che senso ha avuto? Non avremmo dovuto", "hey" fa lui, "non avremmo dovuto" ripeto io, Nam mi prende il volto fra le mani, "calmati, per favore" mi supplica, "ti ho ritrovato solo per lasciarti andare di nuovo?" domando con agitazione, "non è giusto, non voglio" mi dimeno, "Mia, sono qui, adesso sono qui, okay?" cerca di tranquillizzarmi, "non cambierà niente fra di noi, non devi temere nulla" mi rassicura, mi asciuga le lacrime con i pollici e mi fissa intensamente negli occhi, "sono qui, conta solo questo, non pensarci per ora" sussurra e avvicina le sue labbra alle mie.

Questi ultimi giorni trascorsi a Tokyo sono stati come vivere all'interno di una favola, anzi no, è stato come trovarsi dentro ad uno di quei innumerevoli film e documentari che ho tanto guardato mentre mi innamoravo sempre di più del paese del Sol Levante; Nam ha mantenuto la parola, mi ha portata tanto in giro per la città, siamo rimasti a volte da soli, altre volte siamo usciti tutti quanti insieme ed è stato fantastico in entrambi in casi. Una sola visita ovviamente non può bastare ed io desidero già ritornarci assieme a Viola che adesso, dopo aver ascoltato ciò che le ho raccontato su questa favolosa città, freme ancora di più dalla voglia di venirci. All'oggetto della piccola discussione tra me e Nam non ho più pensato, in fondo aveva ragione lui, per adesso c'è, è presente e non devo rovinare i momenti che posso passare in sua compagnia pensando a qualcosa che dovrà avvenire in seguito, devo godere al massimo dei nostri istanti ed è ciò che voglio fare, voglio mettere da parte il fatto che presto ci dovremo separare, non so esattamente quando e come avverrà, però vorrei trascurare questo piccolo dettaglio, se solo ci riuscissi. "Are you okay?" domanda, "sei pallida" nota, fisso il mondo da sopra le nuvole, seduta in aereo al suo fianco, "ho solo dormito poco questa notte" gli rispondo, "scusa, è colpa mia" scherza lui, io gli mollo una lieve gomitata all'addome, "stupido" commento con un risolino e scuoto la testa, poi torno seria all'istante, è solo che stiamo rientrando a Seul per l'ultima data del tour e non posso non pensare al dopo. Questi giorni in Giappone hanno un pò messo in pausa i miei dubbi, le mie incertezze, la mia felicità era troppa da non lasciare che qualcosa mi mettesse di cattivo umore, in più Yoongi si è scusato per avermi attaccata, non intendeva prendersela veramente con me e poi è stato contento di constatare che Kookie ha avuto modo di incontrare Saki altre due volte senza che Sejin ne sapesse nulla, tutti noi ne siamo stati contenti, adesso però nella mia mente tornano a formarsi i nuvoloni grigi. Nam sembra indovinare ciò che mi passa per la testa, lo capisco dal modo in cui mi prende la mano e me la stringe, "rimarrà tutto uguale" sussurra, dovrei credergli? Un anno, in fondo, corrisponde a tanto tempo.

 Nam sembra indovinare ciò che mi passa per la testa, lo capisco dal modo in cui mi prende la mano e me la stringe, "rimarrà tutto uguale" sussurra, dovrei credergli? Un anno, in fondo, corrisponde a tanto tempo

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