Haikyuu || Oikawa ×reader

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Richiesta da Mallo_is_canon. Spero ti piaccia.
Attenzione: la trama non seguirà gli avvenimenti dell'anime.

T/N's p.o.v.

Frequenti l'Aoba Johsai High e hai 18 anni. Vai in classe con Oikawa e potresti descrivere quello che provi con lui in due parole: puro odio.
Per molte è attraente e infatti ha un pollaio intorno. Il fatto che lui sia molto donnaiolo poi non aiuta di certo. La tua migliore amica, N/M/A, ti continua a ripetere che non puoi odiare una persona solo per la sua popolarità, ma tu ogni volta le ripeti che lo odi solo per il suo modo di atteggiarsi, non per quanto è figo per le altre ragazze.

-Siamo sicure che non fai finta di odiarlo ma ti piace?- chiede N/M/A mangiando un pezzo di salmone. A momenti non ti strozzi con l'acqua.
-COSA?!- esclami tra i colpi di tosse. Tutto la gente del ristorante si gira e ti guarda male. Sorridi nervosamente e ti scusi in maniera che ritornino a a guardare il loro piatto e la smettano di fissarti storto.
-Lui. Non. Mi. Piace!- scandisci guardando la ragazza davanti a te in cagnesco con l'intento di farle paura, ma la reazione che ricevi è proprio inversa, infatti si mette a ridere sguaiatamente.
-Avanti, lo sai che mi puoi dire tuuutto!-
-Mi piace un altro ok?-
Ovviamente era una bugia bella e buona, non ti piace nessuno. Ma almeno avrebbe smesso di parlare di questo argomento.
-Uuuuh e chi è?-
-Non va nella nostra scuola, è più grande.- menti mettendo in bocca un pezzo di tempura. Lei ti scruta attentamente cercando un segno di cedimento che dimostri che in realtà non è vero e ti piace Oikawa, ma continui a mangiare fino a che alzi le spalle e le chiedi cosa ci fosse da guardare. 
-Dai T/N ammettilo!!!- esclama facendo gli occhi dolci. Sbatti le palpebre basita e continui a mangiare ignorandola.
-Cattiva.- mormora alla fine mettendo il broncio più finto e venuto male della città.

Nei giorni successivi, probabilmente perché N/M/A glielo aveva riferito, o forse perché eri l'unica ragazza che non gli era ancora caduta ai piedi, Oikawa iniziò a girarti intorno, stuzzicarti e provare a corteggiarti, fino alla nausea. Lo minacciavi di morte un paio di volte al giorno, ben sapendo fosse inutile.
Ovviamente, le altre ragazze che gli giravano attorno rosicavano male. Questo era l'unico aspetto positivo di tutta la faccenda, era divertente vedere come delle galline sapessero trasformarsi in cani rabbiosi. Ogni qualvolta Oikawa iniziava a provarci, ne vedevi almeno due di quelle lì iniziare a meditare modi per ucciderti e automaticamente ti spuntava un sorrisetto beffardo.

-Allora, come va con Oikawa?- chiede N/M/A mentre scrive la formula di matematica.
-Mi stuzzica come sempre.-
-Sta aspettando che tu ceda.- sorride compiaciuta. Strabuzzi gli occhi e la guardi stranita. Davvero si aspetta che la storia vada come le teenfiction americane dove la protagonista si innamora del popolare della scuola dopo che lui continua a provarci?
-N/M/A non siamo in una teenfiction.- sbuffi esasperata ritornando sull'equazione.
-Non si può mai sapere cara.-
-N/M/A...no! Perchè ogni volta finiamo su sto discorso?- ti chiedi esasperata. Lei ti guarda con sguardo complice e ridacchia come per dire "ammettilo".
-Scusami ma abbiamo un importante test domani e dobbiamo studiare quindi con permesso.- prendi il libro della materia in questione e ti metti a sottolineare le parti importanti.
Ad un tratto ti arriva un messaggio da un numero sconosciuto. Era Oikawa che, chissà come mai aveva avuto il tuo numero.
-Hai dato a Oikawa il mio numero?-
-Nooo.- esclama la ragazza di fronte a te. Alzi gli occhi al cielo e leggi cosa ti aveva scritto quello spilungone. Ti chiedeva di uscire i giorno seguente per fare un giro e parlare un po' da persone civili, quindi senza che nessuno dei due stuzzicasse l'altra o gestacci. Sbuffi grattandoti la nuca e rispondi che ti andava bene, ma solo per sta volta. Aspetti la sua risposta e poi ti rimetti a studiare.

Il giorno dopo, dopo scuola, vi siete trovati davanti all'entrata dell'edificio.
-Allora, T/N. Pronta per la nostra passeggiata?- chiede lui facemdo un inchino plateare. Alzi gli occhi al cielo dissentendo disperata. Sarebbe stato un lungo pomeriggio.
-Prontissima guarda.- rispondi sarcastica. Ti passa una mano sulla spalla, che tu prontamente sposti, e iniziate a camminare con sempre dietro le tipe che rosicano. Senza girarti fai il terzo dito a loro e continui per la tua strada indisturbata.
-Allora...come pensi sia andato il test?- chiede per iniziare una conversazione il moro. Lo guardi di sottecchi e alzi le spalle.
-Normale penso. Non sono sicura su due domande, ma il resto dovrebbe essere giusto.- rispondi guardandoti introno in cerca di un bar. Inizi ad avere fame e, sebbene non fremi all'idea, prendere qualcosa da mangiare o da bere sembra un buon modo per fare amicizia. Trovi un locale poco più avanti con delle brioche in vetrina molto invitanti.
-Guarda lì c'è un bar. Potremmo entrare e-
-Offro io.- dice superandoti ed entrando. Ti fermi un attimo a realizzare: non solo avevi trovato un bar che prometteva del cibo buono, ma mangiavi anche gratis.
-Oh beh...mi sacrificherò.- dici fintamente pentita a te stessa raggiungendo il ragazzo.
-Cosa prendi?-ti chiede una volta seduti, osservando il menù. Prendi la carta a tua volta e dai una rapida occhiata alle pietanze ordinabili.
-Potrei prendere...(inserite cosa vorreste prendere)-
Il moro annuisce e chiama un cameriere. Dice cosa vorreste prendere e l'uomo segna i vostri ordini, per sparire poco dopo dietro al bancone.
Voi prendete a parlare e del più e del meno, passando dalla scuola allo svago, dalla musica alle serie tv/anime. Scopri che in realtà, se si va oltre il suo essere superficiale e il suo fare il donnaiolo, è un ragazzo intelligente e, anche se fai un po' di fatica ad ammetterlo, abbastanza simpatico...quando vuole.
-Beh...dal tronde non sei così male, sei antipatico e ti credi chissà chi, ma quando vuoi sai essere modesto e simpatico.-
-Apprezzo la fatica che hai fatto per dire l'ultima parte di frase. Anche tu sei amabile a volte.-
Ti guarda con un sorriso di sfida, tamburellando con le dita sul tavolino.
-Che c'è?- gli chiedi guardandolo alzando un sopracciglio. Alza le spalle e dissente guardando da un'altra parte.
-Avanti cosa c'è?- sbuffi sapendo che lo ha fatto apposta per incuriosirti. È uno dei tanti modi per stuzzicarti e lo ha capito da un po' di tempo, perciò usa spesso questo metodo al posto di dirti le cose direttamente e basta.
-Sei molto bella con questi vestiti.- dice quasi in un sussurro. Per la prima volta non lo dice in tono canzonatorio o per provarci spudoratamente. Rimani un attimo interdetta non sapendo cosa dire, ma dal tronde solo perché ha fatto un complimento non signigica che provi qualcosa per te.
-Beh...grazie...credo.-
Cade un silenzio imbarazzante e nessuno sa cosa dire.
-Vado a pagare eh.- esclama ad un tratto facendoti sobbalzare.
-Si...forse è meglio...-
"Non è una teenfiction T/N...tu lo odi e basta! Giusto? Non lo so nemmeno più...MA NON CI VUOLE SOLO UN COMPLIMENTO PER FARTI INNAMORARE!"
-Andiamo.- dice Oikawa pattandoti la testa. Ti alzi e vi dirigete fuori dal bar continuando la vostra passeggiata.

Da quel giorno sono passate un paio di settimane circa. La vostra vita era tornata alla normalità: lui continuava a fare il donnaiolo antipatico chebsi credeva superiore a tutti e tu continuavi a ignorarlo quando provava a stuzzicarti, ma stavi un po' più al gioco.
N/M/A era entrata in modalità shippatrice seriale e ogni giorno ti tartassava con le storie mentali su te e Oikawa che si era fatta durante la notte al posto di dormire. Inizialmente ti dava fastidio, ma poi sei diventata curiosa di sapere cosa si fosse immaginata ogni volta, arrivando infine a fantasticare insieme a lei. Ti piaceva? Decisamente si, ma non glielo avresti mai detto per questione di orgoglio.

-Ti ho organizzato un appuntamento con Oikawa.- salta fuori dal nulla la tua migliore amica facendoti sputare l'acqua che stai bevendo.
-TU CHE?!-
-Calmati T/N è solo un appuntamento come quello dell'altra volta!-
La guardi sconsolata.
-Non ci credi nemmeno tu eh.-
-No T/N...hai ragione...non ci credo nemmeno io. Ma in mia difesa posso dire che appena gliel'ho detto ha accettato con lo sguardo che gli si è illuminato.-
-Ok ok va bene...- esclami appoggiando la guancia sul pugno e riprendendo a bere la tua acqua.

Il giorno dell'appuntamento, ti sei vestita non troppo elegante, ma nemmeno troppo sportiva. Hai messo un filo di trucco e ti sei acconciata i capelli.
Appena il campanello suona, ti precipiti ad aprire incimpando trenta volte sui tuoi stessi piedi.
-T/N...sei...wow.-
-Anche tu sei...wow(?)- ridacchi a vedere il lieve rossore che tinge le sue gote. Avevi già intuito che gli piaci veramente, perciò la reazione non ti sorprende.
-Allora...vieni?-
Annuisci maledicendo mentalmente N/M/A.
Arrivate ad un ristorante All you can eat di sushi e entrate. Annunciate al cameriere il nome con cui la tua migliore amica ha prenotato.
-Certo che N/M/A ha organizzato proprio tutto eh.- dice il ragazzo appena vi sedete.
-Già...- ridacchi pensando all'entusiasmo di N/M/A appena ti ha detto che aveva organizzato questo appuntamento.
-Ascolta T/N...sai ti ho sempre stuzzicato per farti cadere ai miei piedi come le altre. Mi divertivo è vero, ma mi piaceva perché ogni volta rendevi la sfida più ardua e interessante. Però...man mano che passava il tempo, forse perché non cedevi, forse per altro, mi sei parsa interessante. Mi sono accorto di provare qualcosa per te quando ti ho visto scherzare con un ragazzo del secondo anno e ho provato un moto di gelosia nel vederti ridere con lui. È successo tipo...due mesetti fa.- spiega senza guardarti minimamente negli occhi. Per la prima volta da quando stai insieme a lui credi di essere arrossita talmente tanto da diventare un pomodoro.
-Beh...si. Anche a me prima stavi un po' sulle palle...poi sono successe cose...- dici rimanendo vaga. Lui ti guarda con il suo solito sorrisetto.
-Cose tipo?-
-Cose. Punto.-
-Ok ok.-
-Io non so se questo sentimento si può chiamare amore...ma so per certa che mi piaci.- mormori a testa bassa.
-Anche tu T/N, anche tu mi piaci.- sussurra allungando sul tavolo la mano. Un po' titubante la stringi con la tua e fai un sorriso sghembo.
Vi siete abbuffati come non mai, passando dal sushi al cibo caldo. Dopo di che avete passeggiato per un paio d'ore per tutta la città, mano nella mano.

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