Killing stalking || Sangwooxreader

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Richiesta da Yle_Malfoy. Spero possa piacerti.

Attenzione: la storia non seguirà gli eventi del manga.

T/N's p.o.v.

Sindrome di Stoccolma. Quella particolare condizione psicologica che porta una persona vittima di sequestro o rapimento a manifestare sentimenti positivi verso il proprio sequestratore. è un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica.

Questo era successo a te. Eri stata rapita, Sangwoo ti aveva imprigionato in casa sua, ma non ti ha fatto del male o cosa. No, ti ha trattata molto meglio di quando eri "in libertà", quindi non potevi dirti affetta da questa sindrome.

~È iniziato tutto due mesi fa. Come tuo solito eri a scuola con qualche livido qua e là e il labbro spaccato. Tuo padre era di nuovo ubriaco come tua madre e ti avevano mostrato tutto il loro "amore".
Ad un tratto vedi passare Sangwoo, uno dei tuoi compagni di classe, che si sofferma a sorriderti. Ricambi debolmente per poi tornare ad osservare il tuo banco imbronciata.
Tutti lo definiscono attraente, bello, figo... Si effettivamente è un bel ragazzo ma non ti ha mai attratto, come invece è successo a tutte le troiette della scuola.
Si, è simpatico. Ci hai parlato un paio di volte, ma non puoi definirlo tuo amico, per te è soltanto un compagno di classe.

-Ehi T/N.- ti saluta il bruno alla fine della lezione.
-Ah ciao Sangwoo.-
-Ascolta, ti va se oggi andiamo a fare un giro?- chiede sorridendoti e appoggiandosi al tuo banco.
-E perché tutto d'un tratto ti interessi a me? Voglio dire, non mi hai mai calcolato fino ad ora, mi parlavi solo pochissime volte e per te è come se non esistessi, come del resto per tutti gli altri compagni, e ora così a caso mi chiedi di uscire?- chiedi scettica alzando un sopracciglio.
-Beh diciamo solo che è appunto perché ti ho sempre ignorato che ora voglio chiederti di uscire. Per recuperare capisci?-
-Mh si capisco. Ok va bene, facciamo sto giro.-
-Perfetto.-

Dopo la fine delle lezioni, tu e il ragazzo decidete di andare a mangiare ad un famoso ristorante di sushi vicino alla vostra scuola e passate un bellissimo pomeriggio, ridendo, scherzando, chiacchierando...
Hai scoperto che condividete molte passioni e avete molto in comune. Lui non è il classico tipo popolare del liceo, ovvero presuntuoso, stronzo ed egocentrico. Anzi, tutto il contrario.
-Si a volte essere così tanto "popolare" è una seccatura. Preferirei essere più...come te.-
-Cosa intendi con "essere come te"?-
-Ecco, non essere calcolato da nessuno.-
-Ah. Ora mi sento ferita nell'orgoglio.- dici con finta indignazione.
-Scusatemi vostra maestà. Non mi permetterò più lo giuro.- dice inchinandosi e scoppiando in una risata che contagia anche te.
-Senti si è fatto tardi. Ti va se ti accompagno a casa?- chiede Sangwoo.
-Beh si grazie. In effetti volevo chiedertelo ma non sapevo come farlo.-
-Tranquilla. Non devi farti problemi.-

-Allora ci vediamo domani in classe, T/N.- ti saluta il ragazzo.
-Buinanotte Sangwoo.- gli rispondi e ti chiudi la porta alle spalle.
-Chi era?- chiede tua madre ubriaca come suo solito.
-Un mio compagno di classe.-
-E perché dovrebbe voler uscire con te? Chi vorrebbe uscire con una schifezza del genere?- inveisce la donna indicandoti.
-Grazie mamma anche tu sei bellissima.- rispondi sarcastica.
-Non prendermi per il culo, puttanella! E poi se ci tiene a te così tanto da portarti fuori, avrebbe almeno potuto avere la decenza di tenerti con se.-
-Lo avrei preferito anche io.- sussurri abbassando lo sguardo.
-Va' in camera tua e sparisci dalla mia vista.-
Sali le scale e vai in camera tua.
È una stanza piuttosto squallida, con della vernice scrostata per terra e delle crepe nel muro. Le tende sono tappezzate di toppe cucite in malo modo a causa del fatto che te le sei sempre dovuta riparare da sola. Il letto è l'unica cosa integra di tutta la stanza. È ricoperto di lenzuola C/P e il cuscino ha una federa del medesimo colore. Di fianco ad esso c'è un comodino abbastanza piccolo, ma spazioso su cui si trovano una lampada, la sveglia, il caricatore per il tuo cellulare e una foto con una piccola bambina C/C e un bambino poco più grande di lei che sorridono. Quel bambino è tuo fratello maggiore, l'unica persona a cui sia mai importato della tua esistenza e che ti abbia mai voluto bene. Andnando all'università ha cambiato città e, dato che fa anche un lavoro che frutta molti soldi, oltre a pagare la sua scuola paga anche la tua e per questo non gliene sarai mai abbastanza riconoscente.

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