Capitolo 2: conoscenze scomode

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La mattina successiva fui svegliata dalla voce da gallina strozzata di quello stupido assistente sociale.
Ma proprio oggi doveva venire a rompere?

-Nadineeee! Svegliati, devi andare a scuola!!-

-Ma che cazz...?- Ero ancora assonnata ma riuscì a riconoscere chi era appoggiato alla porta intento a gridare.
'Ma chi cazzo è che urla così di prima mattina?'

Ti lascio indovinare mia cara coscienza.
'Non mi dire che oggi è il giorno di visita di questo tizio.'

Credo proprio di sì.
Mi alzai ed andai in cucina per fare colazione superando e ignorando John (così si chiamava l assistente sociale ).
Presi posto a tavola mentre Nathan mi mostro uno dei suoi candidi e bellissimi sorrisi mettendomi sotto gli occhi una fetta di pane e Nutella. Non avevo molta fame quindi diedi solo due morsi e mi avviai verso la mia camera, quando fui fermata dalla figura di John.

Feci per schivarla. Ma lui copiava ogni mio movimento ritrovandosi sempre davanti a me.

-che c'è?-dissi seccata.

-lo sai che devi fare una buona colazione per passare al meglio la giornata?!-mi domando da quale pubblicità l'abbia presa.

-E tu lo sai che chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni?-

Finalmente riuscì a superarlo ed ad entrare in camera mia.
'Insistente il tipetto, ma mi è piaciuto il modo in cui l'hai freddato.'

Grazie, modestamente....
'-.- Meglio se controlli l orologio, stai facendo tardi'

Odio è vero.mi preparai alla svelta. Indosso una felpa a righe bianche e nere, dei leggins neri e degli anfibi dello stesso colore.
'Che allegria nel vestiario.'

Credi che debba mettermi una maglia tutta nera? In effetti il bianco potrebbe dare segno di allegria....
'*si da uno schiaffo sulla fronte esasperata*Ormai non c'è più niente da fare, sei un caso perso.'

Uscì di casa e mi incominciai ad avviare.
La scuola era molto vicina al mio appartamento.

Stranamente le prime due ore passarono in fretta e subito suono l intervallo.
Volevo vedere il giardino della scuola che dalle finestre sembrava bellissimo, ma da vicino era fantastico e ben curato, pieno di fiori e di aiuole.
Mi piaceva un sacco e non c'erano parole per descriverlo.
'Mi sorprende che ti piacciano queste cose, di solito sei interessata solo a cose rigorosamente nere.'

Non è vero... Non sempre sempre.
'Tu credi?'

Coscienza...
'Siii?'

Vaffanculo
'-.-'

Mentre ero intenta a discutere con la mia coscienza, una mano mi afferrò e mi fece voltare.
Davanti a me si erano schierati tre ragazzi: uno alto moro con occhi color prato, l'altro, un po' più basso del primo, biondo con occhi color marrone scuro e il terzo, della stessa statura del secondo e con gli stessi occhi, aveva i capelli neri che formavano una cresta.
'E mo questi chi cazzo sono?'

Allooora, a giudicare dal loro aspetto penso siano gli aiutanti di Babbo Natale.
'-.-spiritosa'

-Tu devi essere la nuova arrivata....piacere io sono Thomas e loro sono Artur e Josh.- Disse quello più alto, probabilmente doveva essere il "Boss".

-ehm... Sì, piacere... Io sono Nadine...ehm, adesso devo andare.- Feci per passargli di lato, ma Artur (quello biondo) mi prese per il polso e incominciò a tirarmi verso di se per farmi girare.

-Ferma! Sai ti faremo vedere cosa facciamo alle ragazze disobbedienti.-

Merda, che dolore, ma proprio il polso che uso per i tagli doveva prenderei?!?
Sentivo le ferite riaprirsi e il sangue scorrere lungo il braccio.

Adesso ero arrabbiata, nessuno poteva permettersi di toccarmi per farmi del male. Mi girai di scatto e gli tirai un calcio che andò a colpire i gioielli di famiglia. Così facendo la presa si fece più debole e io ne approfittai per scappare.
Andai a casa, per fortuna mio fratello non sarà a casa prima di sera, se mi avesse visto in queste condizioni sarebbe impazzito.
'Vero.'

E tu adesso ti fai sentire, dove eri finita quando avevo bisogno di...
'Zitta, invece di litigare perché non pensi a fasciarti le ferite?'

Ok.
Dopo essermi fasciata il polso mi stesi sul divano e non ci volle molto prima che mi abbandonassi fra le braccia di Morfeo.

....riiing

Mmh?
'Ei, Nadine, sveglia, stanno bussando alla porta.'

Mi alzai di scatto con gli occhi sbarrati, controllai allo specchio se ero in condizioni presentabili. Pessima come sempre.
Andai ad aprire e davanti a me c'erano una signora sulla cinquantina che portava in mano una torta, almeno credo, e accanto a lei c'era....

Che cazzo ci fa lui qui?!?

SPAZIO MIOOOOO
Ciao a tutti e grazie per quelli che anno letto il primo capitolo.
Spero che il secondo capitolo vi piaccia.
Se ho fatto qualche errore grammaticale spero mi perdoniate.
Commentate, votate e iscrivetevi, sempre se volete.
Buon Natale 🎅

Giada_the_crazy.😝

NadineOnde as histórias ganham vida. Descobre agora