25. Grazie di esistere

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ATTENZIONE⚠️ Capitolo ad alto rischio di softaggine!! Tenetevi pronti ;)

«I'm sorry if I say, "I need you"
But I don't care,
I'm not scared of love»

La conversazione che Taehyung aveva tenuto con i suoi fratelli non era stata poi così male, per quel che ricordava. Seokjin era stato decisamente più ragionevole della prima volta e aveva saputo ascoltare con un dolce sorriso il suo fratellino che parlava con gli occhi strabordanti di ammirazione e...amore. Sia Namjoon che Seokjin avevano distintamente notato quel luccichio negli occhi di Taehyung che poteva essere ricondotto solamente all'amore vero, quello puro. Una sola volta nella sua vita Taehyung si era sentito così innamorato ed erano passati fin troppi anni da quel momento.

«Andrei contro le regole fratellino ma sappi che ti sosterrei, qualsiasi cosa accada. Voglio solo vederti felice» aveva detto Seokjin quel pomeriggio di una domenica di febbraio.

Taehyung l'aveva immensamente apprezzato considerando quanto Seokjin fosse legato alle regole.

«Penso non ci sia molto di cui scioccarsi in fin dei conti. L'impatto più forte l'abbiamo avuto quando hai fatto coming out da gay anni fa. Da una parte forse avremmo dovuto aspettarcelo da come parli sempre di Jungkook» aveva detto invece il secondo genito sghignazzando.

Taehyung aveva abbassato lo sguardo cercando di nascondere l'intenso rossore sulle proprie guance che andava via via ad intensificarsi. «Ma per favore! non parlo mai di Jungkook» aveva borbottato consapevole di aver sparato la cazzata del secolo.

«No? Scherzi vero?» aveva riso Seokjin inarcando le sopracciglia. Poi si era schiarito la voce e aveva iniziato ad imitare Taehyung. «Ragazzi non avete idea di quanto io sia fiero del mio Kook! Oggi mi ha lasciato abbracciarlo! Vi rendete conto? L'ho abbracciato! È stata una sensazione così unica. Vorrei stringerlo tra le mie braccia e coccolarlo fino alla fine dei m-» Seokjin era stato interrotto bruscamente dalle mani di Taehyung che avevano iniziato a colpirlo sulle braccia.

«Okay basta abbiamo capito Jin! Lo elogiavo un po' troppo. E comunque non parlo con quel tono stridulo da ragazzina!» aveva protestato profondamente offeso.

Namjoon era scoppiato a ridere ritrovandosi senza fiato e con dei lacrimoni ai lati degli occhi. «Per non parlare poi di quando ti preoccupi quando non sei con lui. "Oh mio dio e se gli fanno qualcosa? E se lui dovesse sentirsi solo?" Siamo stati veramente degli scemi a non accorgerci prima della tua cotta stratosferica».

«Quindi ora ho ufficialmente il via libera per Chaeyoung? Sai visto che adesso sei libero di farti Jeon-» aveva iniziato Seokjin con un sorrisetto facendo inorridire Taehyung ma facendo divertire ancor di più Namjoon.

«A parte che hai sempre avuto il via libera e ti prego di non scendere nelle volgarità. Sei sempre mio fratello e a stento riesco a credere che tu possa immaginare certe cose» il rosso si era premuto le dita contro le tempie con un'espressione scioccata.

«Oh andiamo Taehyungie, so che ti riprendo spesso quando dici parolacce ma guardiamo la realtà: abbiamo quasi tutti e tre trent'anni e siamo grandi e vaccinati. Dobbiamo conoscere la vita sessuale l'uno dell'altro altrimenti che rapporto c'è?».

E Taehyung era corso in camera sua a rifugiarsi tra i suoi libri come faceva da ragazzo quando era in imbarazzo. Certe cose non erano cambiate affatto.

Erano passati un paio di giorni da quel momento piuttosto imbarazzante, precisamente una settimana e due giorni. Taehyung era da poco uscito dal negozio di Hoseok stringendo tra le dita un meraviglioso garofano bianco mentre nella tasca aveva dei chiodi di garofano. Sperava che il suo piano avrebbe funzionato.

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