15. Un nuovo amico?

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"Let me take your picture, baby
I'll save it for a rainy day
I don't need much"

Il mattino seguente Jungkook venne svegliato da un leggero russare al suo fianco. Non capiva da dove o da chi potesse provenire dunque, con ancora la confusione in viso e nella mente, aprì gli occhi solo per vedere davanti a sé un Kim Taehyung spaparanzato sulla sedia accanto al letto con la bocca schiusa mentre emetteva quel leggero russare.

Strinse le labbra per reprimere un sorriso divertito ma fallì poiché le labbra si incurvarono da sole verso l'alto. Diede uno sguardo all'orologio che Taehyung gli aveva affisso sul muro giorni prima perché: «Devi sapere quando verrò a romperti le scatole così ti preparerai psicologicamente», aveva detto il medico.

Si stropicciò gli occhi e mise a fuoco l'orario: le sei e mezza del mattino. Fuori le prime luci dell'alba iniziavano a far capolino filtrando attraverso la piccola finestra. Sbadigliò stiracchiandosi ma si bloccò improvvisamente quando un pensiero gli attraversò la mente.

Mi sono appena svegliato? Ciò significa che questa notte ho dormito! Spalancò gli occhi incredulo e cercò di fare mente locale per ricordarsi cosa diamine era successo per riuscire a sprofondare nelle braccia di Morfeo. L'ultimo ricordo che aveva del giorno prima era il sorriso di Taehyung e...ma certo! Gli aveva dato delle pillole non specificando a cosa servissero, dovevano essere dei sonniferi!

Scosse la testa sospirando e lanciò un sorrisetto divertito al maggiore ancora addormentato nella stessa posizione. Per Jungkook era stata la prima notte in assoluto dopo tanto tempo nella quale era riuscito a dormire e soprattutto non aveva avuto alcun tipo di incubo. Neanche ricordava di aver sognato a dire il vero. Taehyung stava facendo davvero tanto per lui.

Si mise seduto sul letto a gambe incrociate e stette attento a non fare nessun movimento brusco per non svegliare Taehyung. Spostò di nuovo lo sguardo su di lui e lo osservò, poi una malsana idea gli attraversò il pensiero e strinse le labbra per reprimere quell'idea.

No, non posso farlo. O forse sì...

Si mise a gattoni sul lezzo sfatto e si protese in avanti per osservare più da vicino il viso abbronzato del suo medico premurandosi di rimanere almeno ad una ventina di centimetri distante.

Fece scorrere lo sguardo sulle palpebre chiuse studiando la forma a mandorla dei suoi occhi, notò il piccolo neo sotto l'occhio sinistro, poi quello ancora più piccolo lulla punta del naso dritto, vide della leggerissima peluria nell'aria baffetti e soffocò una piccola risata ricordando di quando un giorno l'aveva preso in giro perché si notavano in modo più evidente e Taehyung gli aveva risposto offeso con un: «Io sono un uomo, è normale. Tu sei ancora un ragazzino con lo sviluppo in ritardo». Ma sapeva benissimo che non era vero poiché in altezza era anche più alto di lui, semplicemente la peluria ancora tardava ad arrivare e sinceramente gli andava benissimo in quel modo.

Poi fece scivolare lo sguardo sulle sue labbra a cuore notando quanto fossero rosse di natura e vide anche il piccolo neo sul labbro inferiore. Che strano un neo sul labbro, pensò, inclinando la testa verso destra continuando a studiare le piccole particolarità di Taehyung che non aveva mai notato prima d'ora.

«Non si fissa la gente Jungkook, è maleducazione» una voce roca gli arrivò alle orecchie facendolo trasalire e solo in quel momento vide le labbra di Taehyung muoversi.

Il giovane medicò aprì lentamente le palpebre puntando il suo sguardo assonnato in quello del ragazzo più piccolo che era arrossito fino alla punta delle orecchie senza poter fare nulla per nasconderlo. Sbatté più volte le palpebre separando le labbra, poi saltò all'indietro rimettendosi a gambe incrociate al centro del letto.

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