Poli opposti - Jude Sharp

Capitolo 9

Celia

'Silvia io la penso come te, per Alex siamo troppo importanti, non potrebbe mai essere stata lei, però ormai non si fa più vedere da una settimana e questo fa si che gli altri le credano sempre meno.' Rispondo all'ennesima supposizione della mia amica mentre stiamo pulendo lo spogliatoio maschile.
'Ho capito Celia, ma come si può essere così cattivi? Perché volerle così male...' 'Potremmo smettere per qualche secondo di pensarci? Piuttosto, andiamo a prenderci un gelato, continueremo dopo le pulizie.' Sospiro stanca, mettendo una mano nell'armadietto del mio fratellone, iniziando a trafugare nel borsone per cercare qualche spicciolo, fino a quando da una tasca non cade un telefono.

Lo prendo, osservandolo.
L'ho già visto, ma non mi viene in mente dove 'Celia ma quello non è il telefono di Alexandra?' dice la verde prendendolo a sua volta in mano 'Hai ragione... Scusa ma necessito delle spiegazioni al riguardo, ci vediamo domani, poi ti faccio sapere.'

Corro verso casa, e devo dire sono molto agitata per via delle migliaia di domande che in questo momento stanno frullando nella mia testa:
perché lo aveva lui? È colpa sua se è successo tutto questo?

Cerco di non ricorrere a soluzioni affrettate, ma non è possibile negare l'evidenza.

Arrivata, salgo velocemente le scale e, recata di fronte alla sua camera, spalanco la porta, arrabbiata, e lo guardo, come un animale feroce guarda la propria preda.
'Jude!' mi avvicino al suo volto, sorpreso dalla mia reazione, siccome tra i due sono quella più calma e razionale 'Che c'è sorellina?' 'Che cosa significa questo?' porto il cellulare davanti alla sua faccia, che da sorpresa tramuta in seria 'Non sono affari tuoi Celia, adesso esci dalla mia stanza' 'Sei stato tu, non è così?'

Dire che sono delusa è poco, non pensavo fosse una persona capace di gesti simili solo per accentuare il proprio ego 'Sì, e ora che te l'ho detto, cos'è cambiato? Te lo dico io, niente! Quella stupida ragazzina era sempre in mezzo ai piedi' 'Giusto, allora siccome aveva vinto la sfida e non ha lasciato la squadra, hai pensato di fargliela lasciare in un altro modo. Sei solo un mostro! Non ti riconosco più! Che fine ha fatto il mio fratellone?! Sei uguale a Dark' Lo spingo, dandogli piccoli pugni nel petto, per poi allontanarmi da lui con sguardo basso e, con un sussurro, prima di uscire, dirgli: 'Se non lo fai te, lo dirò io alla squadra.'

Jude

Fisso la porta, appena sbattuta da Celia.
Le sue parole rimbombano incessanti nella mia testa.
Non avrei mai pensato che questo mio gesto potesse causare tutte queste ripercussioni, mettendo Alex contro tutti, lasciandola sola come un cane.

I sensi di colpa stanno iniziando a logorare il mio stomaco, la odio.
Odio quella ragazzina che mi sta facendo uscire di testa, anche se non è presente si parla sempre di lei, perfino agli allenamenti, da una settimana a questa parte: la sua mancanza, come persona e giocatrice si sente molto, ma nessuno lo vuole esplicitamente dire.

Mi sono anche accorto che da dietro gli alberi ci viene a vedere agli allenamenti, e credo di non essere l'unico ad averlo notato, infatti Mark spesso la cerca con lo sguardo, ma non ho mai detto nulla agli altri, forse per rimorso.

Ora mi chiedo solamente: cosa fosse successo se quella sera non avessi trovato il suo cellulare nello spogliatoio...

Flashback

'Mamma mia Jude, sei troppo lento, siamo sempre gli ultimi' dice David prendendomi in giro 'David aspetta' 'Che c'è Jude?' 'Ho dimenticato la maglietta dell'allenamento in spogliatoio, ci vediamo domani' 'Sei sempre il solito, ci vediamo domani' cammino velocemente verso la struttura, e appena racimolato quello che mi serviva, esco, ma continuo ad udire un suono insistente: la suoneria di un cellulare.
Mi dirigo verso la provenienza di quel suono, che si scopre poi rivelarsi lo spogliatoio femminile.
Entro, ma di Alex nessuna traccia; la chiamo ripetutamente, senza ricevere alcuna risposta.

Afferro l'aggeggio, e, spegnendo quella fastidiosa musichetta, per un secondo mi balena nella mente l'idea di farle uno scherzo, cosicchè si allontani ancora di più da me.
Poco furba la ragazza nel lasciare il telefono senza password.
Lo sblocco e, preso dalla curiosità, entro nella galleria, dove vedo molte sue foto.
Decido di mandarmene alcune e poi, combatto con la coscienza tra il lasciarlo lì oppure mettere in atto l'idea.
Vince quest'ultima, e scrivo il messaggio che avrebbe, per un un po', rovinato la vita alla persona che amo.

Rimurginando all'accaduto, solamente ora mi rendo conto della gravità della situazione, e di quanto possa essere stato stupido: l'ho lasciata fuggire.

L'amore, anzi LEI mi ha cambiato, rendendomi più cattivo: la odio perché è sempre presente, in ogni cosa che io faccio, dal bucato, che sa di lei, al sognare quella figura snella che arrossisce per l'imbarazzo, ma che mi sa tenere testa come nessun altro abbia mai fatto.
Io la odio... Perché la amo.
E Celia ha ragione, questo non sono io: non accettando i miei sentimenti ho cercato di fare in modo che lei mi odiasse, per provare a dimenticarla, ma facendo ciò i miei sentimenti sono soltanto aumentati.

Esco di casa, camminando verso il campo da calcio.

È arrivato il momento di dire la verità e, soprattutto, devo riprendermi Alexandra.

Spazio Autrice

Ciao ragazzi! Come avete potuto leggere è stato il nostro amato Jude a creare questi problemi!
Ma come reagirà Alexandra alla notizia?
Fatemelo sapere nei commenti!♡