Capitolo 2

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Alexandra

La lezione è passata in fretta e, durante la ricreazione, vedo che si stanno avvicinando intorno al mio banco Mark e due ragazze con un volto molto familiare 'Ciao, piacere, noi siamo Silvia Woods e Celia Hills. Siamo le manager della squadra di calcio'.

Senza accorgermene espongo i miei pensieri ad alta voce 'Ah ora ho capito chi siete, ecco perché avevate un'aria familiare' le due ragazze mi guardano stupite 'Ci conoscevi già? Scusa ma noi apparte oggi non ti abbiamo mai vista, sennò ovviamente ti avremmo riconosciuta' io subito mi rattristo e con un'aria malinconica dico 'No no è ovvio che non mi abbiate mai vista prima, mi sono trasferita solamente ieri sera... È che il mio ex ragazzo parlava sempre di voi, mi aveva anche detto che avete giocato insieme' 'E lui chi è?' chiede Mark con un tono molto curioso 'Scusate ma non mi va di parlarne' e detto questo corro subito in bagno, per via delle lacrime che stavano già scorrendo rapide sul mio volto.

 È che il mio ex ragazzo parlava sempre di voi, mi aveva anche detto che avete giocato insieme' 'E lui chi è?' chiede Mark con un tono molto curioso 'Scusate ma non mi va di parlarne' e detto questo corro subito in bagno, per via delle lacrime che...

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Dopo essermi calmata mi maledico da sola per quella scenata: odio apparire debole di fronte agli altri, soprattutto se sono degli sconosciuti. 'Noi lo conosciamo, non è così?' mi giro al suono di quella voce, osservando il rasta sull'uscio del bagno 'Si, lo conoscete... Ma che ci fai te qua? E come fai a sapere di cosa stavamo parlando?' mi rigiro, cercando di reprimere le ulteriori lacrime 'Comunque sia vattene, non ho bisogno di compassione, specialmente della tua' per qualche secondo non sento niente, e penso che se ne sia già andato, ma mi sono ricreduta quando ho sentito ulteriormente la sua voce rauca 'Non farti strane idee Collins, stavo per ritornare in classe ma vi ho sentiti e poi ti ho vista correre via. Muoviti, ti aspettiamo in classe' detto questo esce, seguito da me, per ritornare in classe.

Da quel momento in poi, fino alla fine della giornata, nessuno di loro mi parlò.

Al suono della fine dell'ultima lezione Mark proferisce parola 'Alex alle 4 ci vediamo al campetto che c'è al fiume, è qui vicino, ti presenteremo meglio alla squadra' guardandolo in cagnesco rispondo 'E chi ti ha detto che ci sarò? Non sai nemmeno se voglio frequentare il vostro club'. Dopo qualche secondo di silenzio si aggiunge una terza voce, quella di Jude 'Ci hai detto che il tuo ex ha giocato con noi, inoltre sembra che tu sia un'appassionata di calcio. Non fare la dura, tanto non ti riesce bene' colpita ed affondata 'D'accordo, ci sarò' dico io prima di andarmene; ma chi si crede di essere quello lì?

Sono quasi le 4 e io mi sto dirigendo al campo al fiume, fino a quando non incrocio Axel con Jude. 'Ciao Sharp, ciao porcospino' li saluto, trattenendo una risata per il nomignolo affibbiato ad Axel 'Ciao' saluta quest'ultimo 'Bhe Sharp, non si saluta? L'educazione per caso l'hai lasciata a casa?' lo guardo di sottecchi 'No, solamente non voglio salutarti' 'Non ha importanza Jude, aspetta e vedrai, tanto il karma gira'. Vuole la guerra? E guerra sia, il mio orgoglio è troppo smisurato per dargliela vinta così facilmente.

Arrivati al campo trovo un pallone, così lo prendo e inizio a palleggiare. 'E così sai palleggiare Collins...' alzo la testa fiera 'Certamente Sharp, che ti aspettavi?' lo osservo in attesa di una risposta 'Lascia perdere, sei solo una sciocca, non capiresti' a quelle parole mi avvicino a lui cosicchè Axel non possa sentire, siccome è rimasto ad osservare tutta la scena con un sorriso divertito senza intervenire in alcun modo 'Su dimmi piccolo moscerino, cos'è che non capirei?' sento i suoi occhi scrutarmi con attenzione, non lo vedo per via degli occhialini, ma lo percepisco, e ciò provoca in me una sorta di disagio che mi fa arrossire. Proprio quando stava per rispondere arriva tutta la squadra con Celia e Silvia, io mi allontano subito, ma lui mi afferra il polso e prima di lasciarlo mi sussurra 'Io e te non abbiamo ancora finito, inoltre non ti conviene provocarmi, ricordatelo'.

Solo dopo essermi allontanata mi rendo conto della vicinanza che c'era tra noi, questo pensiero mi fa nuovamente arrossire... Che mi sta succedendo?

Vengo risvegliata dai miei pensieri da una voce arrabbiata 'Secondo me ci sta solo prendendo in giro' mi giro al suono di quelle parole taglienti come un lama -io non sono una bugiarda- e vedo che colui che ha parlato è un ragazzo con i capelli rosa; in tutta risposta mi avvicino minacciosamente e arrabbiata gli dico 'Non vi ho presi in giro, fosse per me non sarei nemmeno qui, chiaro?' 'Wow il tigrotto si sta arrabbiando''Moscone toglimi una curiosità: che cazzo c'entri te ora? Perché devi essere così assillante? Ci conosciamo da questa mattina, nessuno ti da il diritto di provocarmi in questo modo' nessuno fiatava, evidentemente mai prima d'ora qualcuno aveva osato rispondere per bene al famoso regista; mai far arrabbiare Alexandra Collins.

Nonostante il dolore che mi causava parlarne, ho deciso lo stesso di farlo, cosicchè poi mi avrebbero lasciata in pace. 

Terminato il  breve racconto ho gli occhi lucidi, ma non ho comunque detto il nome del diretto interessato, nonostante l'interesse della squadra sia proprio quest'ultimo; infatti poi Nathan, spezzando il silenzio che si era cerato, dice ' Però non ci hai detto chi era il tuo ragazzo, conosciamo solo una decina di giocatori americani, e loro facevano parte della nazionale Unicorno' 'Bhe siccome vi interessa così tanto il suo nome, ve lo dirò. Lui si chiama Erik Eagle'.

Spazio Autrice
Ecco a voi il secondo capitolo, un po' lungo ma con nuove rivelazioni.
Jude e Alexandra non stanno andando affatto d'accordo, chissà cosa accadrà!
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento e una stellina!

Poli opposti - Jude SharpWhere stories live. Discover now