16. Merendine al cioccolato

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Il biondo soffocò una risata e le sorrise facendo un breve inchino. «Vado dal mio paziente. Buona giornata ragazzi» li salutò scoccando un occhiolino d'intesa a suo fratello.

Seokjin rise salutandolo per poi voltarsi verso la ragazza e dedicarle uno dei suoi sorrisi mozzafiato che però non sembravano aver avuto l'effetto desiderato. Accidenti, doveva impegnarsi di più se voleva spostare l'attenzione di Chaeyoung da Taehyung a se stesso. «Tutto bene Chaeyoung?».

La ragazza si riscosse dai suoi pensieri che vedevano protagonista il minore dei fratelli Kim e abbozzò un sorriso annuendo al maggiore. «Sì, sì tutto bene dottore» mormorò ricomponendosi.

«Non mi sembra. Qualcosa non va?» Seokjin aggrottò la fronte poggiandosi contro il bancone dov'era seduta la ragazza più piccola. Il primo passo per avvicinarsi a lei era interessarsi dei suoi problemi e consolarla. Chaeyoung non avrebbe resistito al suo animo caritatevole!

«Non credo sia molto professionale stare qui a parlare dei miei problemi, dottor Kim» rispose imbarazzata l'infermiera mentre metteva in ordine dei documenti.

«Oh andiamo, Chaeyoung. Siamo colleghi da moltissimi anni ormai, ti ho visto fare da tirocinante per poi diventare un'impiegata qui dentro. Possiamo definirci una sorta di amici, no? E poi puoi anche chiamarmi Jin» rispose il caporeparto cercando di nuovo di ammaliarla con il suo brillante sorriso.

«Okay...Jin» disse Chaeyoung incerta e a disagio alzando per un attimo lo sguardo su Seokjin per poi puntarlo sull'orologio piccolino posto sul bancone. «Non dovresti essere già dal tuo paziente?» .

Seokjin si sporse a controllare l'orario e sgranò impercettibilmente gli occhi sussurrando un: «Accidenti» per poi aggiungere: «Che ne dici di parlare di ciò che ti turba davanti ad una tazza di caffè questo sabato?» propose sorridendo.

Chaeyoung storse leggermente le labbra ma accettò ugualmente: d'altronde sarebbe stata un'opportunità in più per fare conoscenza con un suo caro collega.

«Perfetto! Ci vediamo al Chocolate sabato pomeriggio alle cinque!» e detto ciò Seokjin corse via per raggiungere la stanza del suo paziente.

In quell'esatto momento la porta della stanza 15B si spalancò lasciando spazio niente meno che alla figura di Kim Taehyung che quel giorno sembrava emanare una luce immensa. Se inizialmente Jungkook sbuffava e alzava gli occhi al cielo alla sola vista di Taehyung, da qualche settimana a quella parte non era più in quel modo. Al contrario a troneggiare sulle sue piccole labbra era un minuscolo sorriso che gli ringiovaniva il volto e che gli faceva scintillare, anche se di poco, gli occhi scuri.

«Kim Taehyung è qui!» esclamò felice il medico facendo richiudere con un eclatante tonfo la porta dietro di lui. «Buongiorno piccoletto» gli sorrise raggiungendolo a passo felice.

Jungkook si sentì investire improvvisamente da tutta quella positività e non poté trattenere un altro sorriso divertito che fece intravedere di poco i denti bianchi. Purtroppo fu così svelto che Taehyung non ebbe l'onore di notare i suoi adorabili denti sporgenti.

«Cos'abbiamo qui?» domandò curioso allungando il collo per sbirciare cosa stesse scrivendo Jungkook sul taccuino che aveva sulle gambe. Ma non dovette sforzarsi molto poiché il ragazzo girò l'oggetto verso Taehyung mostrandogli un disegno ancora incompleto della camelia che giaceva nel vaso. Sembrava star ancora bene al momento.

Taehyung separò le labbra sorpreso osservando quanto fosse bello quel disegno. Sembrava quasi realistico! «Wow Jungkook...non credevo fossi così bravo a disegnare. Hai un vero talento» si complimentò scoccandogli un grazioso sorriso.

Le guance del minore si imporporarono nel sentire il complimento e lo ringraziò silenziosamente con un piccolo sorriso. "Pensi che morirà presto?" scrisse nella pagina successiva sporgendo il labbro inferiore.

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