Harry non era stato in grado di arrabbiarsi con suo figlio. La professoressa McGonagall era stata un vero esempio di rettitudine morale per lui e sapeva che, se aveva stabilito di mettere in punizione James e Scorpius, c'era un valido motivo per la sua decisione. Draco avrebbe voluto spedire immediatamente una Strillettera al figlio ma Harry aveva cercato di dissuaderlo in tutti i modi.
- Gli avevo chiesto una cosa, una sola, - urlò in preda ad una crisi. Draco stava riordinando i vestiti poggiandoli nell'armadio con scatti nervosi. - Gli avevo detto "stai alla larga dai Potter", e lui cosa fa? - chiese retoricamente e diede un pugno ad un cuscino con la pretesa di rimetterlo in sesto. - Non solo viola le regole di Hogwarts ma anche l'unica che gli avevo imposto io! E non dovrei mandargli una Strillettera? -
Potter lo fissò attraverso gli occhiali appannati e mise su un'espressione perplessa.
- Cioè, fammi capire, hai detto a tuo figlio di stare lontano dalla mia famiglia? -
Malfoy lo guardò e, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, annuì. - Certo! -
Harry era incredulo. - Davvero? -
- Per i capelli di Morgana, Potter, sì, sì, è vero. -
- E perché gli hai dato questa stupida regola? -
- Perché i Potter sono la rovina della mia famiglia, - gridò rabbioso Malfoy e, solo quando si voltò verso l'altro, capì di essere stato troppo aggressivo.
- La rovina della tua famiglia? -
- Hai mandato i miei genitori ad Azkaban, - gli ricordò Draco. Perché voleva vincere quello stupido battibecco? Harry lo aveva accolto in casa sua come un randagio quando il Ministero gli aveva sequestrato il Manor, cosa che né i suoi amici né la sua famiglia avevano fatto. Anzi, non gli avevano nemmeno scritto.
- I tuoi genitori erano Mangiamorte! -
- Beh... -
- Anche i tuoi zii erano Mangiamorte e hanno ucciso Sirius, il mio padrino! -
- Non vuol dire... -
- Erano al servizio di Voldemort, che ha ucciso i miei genitori! -
- E con... -
- TU ERI UN MANGIAMORTE! -
I due si guardarono in cagnesco e rimasero in silenzio per un po'. Sapevano entrambi di aver esagerato e Draco, nonostante fosse spaventato dal poter essere cacciato da casa, non mutò la sua espressione crucciata.
Harry era furibondo. Come poteva aver detto a Scorpius di stare lontano dai Potter? Dopo i discorsi e gli articoli sui giornali sulla pace nel Mondo Magico e sul guardare avanti nonostante i pregiudizi... era stato l'unico a crederci per davvero? E poi, come poteva averlo baciato dopo le raccomandazioni che aveva fatto a suo figlio?
Merlino, avrebbe voluto picchiarlo.
Poi, proprio mentre la rabbia cresceva, si ricordò dell'unica arma che aveva sempre funzionato contro Malfoy anche a scuola: l'indifferenza.
Allora decise di dargli le spalle e allontanarsi.
- Dove vai? - chiese Draco furente, ma l'altro non rispose e proseguì il suo cammino verso l'ingresso dopo aver indossato le scarpe.
- Harry, dove vai? - ripeté.
Potter continuò a non rispondere. Indossò il mantello, gli lanciò uno sguardo di sfida e si smaterializzò lasciandolo solo nell'appartamento.
- Fanculo, Potter. -
Harry non tornò.
Erano passate più di quattro ore da quando era svanito e non era più riapparso. All'inizio Draco non ci aveva dato peso, era troppo infuriato per mettersi a pensare a quell'idiota di Harry.
YOU ARE READING
Stai lontano dai Potter
FanfictionLa prima cosa che suo padre gli aveva detto, appena dopo aver ricevuto la lettera d'ammissione ad Hogwarts, era stata: "stai lontano dai Potter". Glielo aveva ripetuto più o meno ogni volta che era rientrato a scuola negli ultimi quattro anni, era d...