Parte 37

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Vedo Loren. Mi siedo lì con loro
Io:alex
Dico porgendogli la mano, lui me la stringe
X:blaine
Continuiamo a parlare fino alle 6 poi decidiamo di fare ritorno a casa.
Entriamo in camera Loren si mette il pigiama e si sdraia a letto, mi stendo affianco a lei e si gira a guardarmi. Mi stampa un bacio cosa che mai avrei pensato facesse, ma sicuramente lo farà per ripicca a drake non sapendo che lui non è mai stato con arin.
Loren:scusa non avrei dovuto, è abitudine
Dice ridendo.
Questa sua affermazione fa ridere anche me, appoggia la testa sul mio petto e ci addormentiamo.

***

Il mattino dopo quando mi sveglio siamo nella stessa posizione di quando ci siamo addormentati, gli accarezzo i capelli e mi mancherà tutto questo con Loren.
Ohhh che carino ti sei innamorato
No però non potremo mai stare così vicini se si rimette con drake, lei si allontanerà in tutti i sensi quindi non penso che riusciremo ad avere un amicizia a distanza, già non avevamo un amicizia quando stavamo nella stessa casa figurati a chissà quanti km di distanza.
Dopo poco lei si alza si fa uno chignon disordinato e scende di sotto, la seguo e sono già tutti di sotto.
Drake:dov'eri Loren?
Loren:stammi lontano
Dice mettendosi una mano in fronte mentre l'altra la mette sul petto di drake per spingerlo indietro. Va in bagno prende una Tachipirina poi va in cucina per diluirla con dell'acqua e mandarla giù in un sorso.
Vado verso i fornelli dove c'è kat che sta facendo qualcosa, vedo una ciotola di biscotti e ne rubo uno subendomi subito dopo uno schiaffo sulla mano da kat.
Si gira a fulminarmi con lo sguardo, alzo le mani in segno di resa e vado verso la sala per raggiungere gli altri ragazzi lasciando le donne ai fornelli.
Dopo pochi minuti arriva Loren con in mano un sacchetto pieno di biscotti e si butta sul divano vicino a major
Domani mattina alle 10 abbiamo il volo per tornare a New York e penso che lei e drake debbano chiarire questa cosa.
Per quanto io possa odiarla gli auguro il meglio e si vede lontano un miglio che si amano ancora, lei vuole mostrare l'opposto ma non può nascondere ciò che prova.
Major:per quanto dovete continuare?
Loren:finché non me ne vado, di nuovo.
Drake:Loren io non sono stato con arin
Loren:dovrei crederti?
Drake:si dovresti.
Loren:forse dovrei ma non riesco, io non ce la faccio.
Torna a mangiare i suoi biscotti mentre sposta il suo sguardo dalla televisione a me, la guardo interrogativa ma lei si limita a sorridere.
E mima un 'dopo parliamo' annuisco e torno a guardare la tv.

***

Sto uscendo nel giardino sul dietro della grande villa, e non mi stupisco di vedere una piscina interrata molto grande, compresa di ombrelloni e sdrai vicino ai bordi, hanno anche messo un recinto per dividere le parti. Mi giro verso la destra e c'è un grande gazebo di metallo al cui interno si trovano tutti attrezzi da palestra compresa di distributore di acqua con bicchieri laterali, asciugamani ripiegati da un lato, Loren vede che osservo la palestra.
Una domanda mi passa per la testa
Io:e quando fa freddo o piove?
Lei ride si avvicina e mi dice di entrare, schiaccia un bottone rosso e delle pareti vetrate scendono giù dal gazebo fino a piantarsi a terra in modo da no far passare aria, in una di queste vetrate c'è una porta senza le maniglie, si spienge e si apre poi con una calamita si torna a chiudere bene.
Io:e se fa freddo?
Lei torna a ridere alzando gli occhi al cielo.
Tocca un pulsante blu, sta volta. E subito un aria calda mi riscalda il corpo, è davvero magnifica questa cosa vorrei tanto trasferirmi qui
Io:è una figata, trasferiamoci qua ti prego
Loren:mh si forse più avanti
Io:non stai scherzando vero?
Loren:no sono seria magari più avanti, quando torno possiamo valutare l'idea e magari far venire anche tutti gli altri
Io:e come lo dici agli altri
Loren:la villa è mia, decido io chi farci venire o meno
Wow con che coraggio lei è venuta a Washington avendo una casa così bella a Los Angeles vicino al luna park e poterci andare quando gli pare mentre a Washington abita in culo ai lupi lontano da tutte le spiagge, abbiamo New York vicino però non puoi andarci quando ti pare devi farti tre ore di viaggio, per poter arrivare in una delle spiagge più belle con tanto di giostre da luna park.
Poi la casa che hanno a Washington è un buco in confronto a questa, solo il giardino è grande quanto casa mia e sua messe insieme.
Mi perdo a osservare tutta questa bella palestra
Io:e la piscina?
Loren:quella basta schiacciare un pulsante e dal recinto parte un gazebo chiuso ai lati che copre tutto.
Io:wow
È davvero bellissima questa cosa, suppongo che da qualche parte ci sia anche un'altra piscina nascosta.
Loren:alex...
Alzo lo sguardo verso di lei e la incito a continuare a parlare
Loren:mi mancherai, non avrei mai pensato di dirlo, anzi pensavo pure che quando sarei andata in aereo porto per partire tu non venivi nemmeno a salutarmi perché come nostro solito avevamo litigato poco prima.
Dice ridendo, la guardo sorridendo ed è esattamente ciò che pensavo anche io, ero sicuro quasi al 100% che non l'avrei salutata e che poi mi sarei sentito in colpa perché se mai non dovesse tornare lei avrà di me solo il ricordo di una litigata e di uno scorbutico che non l'ha nemmeno salutata un ultima volta.
Loren:e mi sono divertita con te in questi giorni a New York e ti prometto che mai nessuno potrà prendere il tuo posto anche se dovessi stare via per sempre, se mai non dovessi tornare...
La interrompo brusco ma odio pensare che stia valutando l'idea di non tornare
Io:tu tornerai, ti verrò a prendere io stesso se dovessi averne bisogno, devi tornare per poter venire a vivere qui ora continua
Loren:beh dicevo se mai non dovessi tornare sappi che sotto tutto l'odio che ti ho dimostrato ti voglio bene e nessuno riuscirà a rompermi il cazzo come te
dice stoppandosi e ridendo leggermente
Loren:e alex, ti prego, so che le ragazze ci stanno male che io parta, enzo e Jasper anche aiutali odio pensare che loro stiano male voglio che sorridano e vadano avanti
Io:perché lo dici come se fosse una missione suicida, o un qualcosa che potrebbe ucciderti?
Loren:perché lo è
Dice guardandomi più seria che mai, a questo punto mi congelo e la fisso
Io:Loren..
Loren:okay ora ti spiego
Ci sediamo sul prato e si prende del tempo per sospirare poi si gira verso di me e butta fuori un altro sospiro.
Loren:io non sto andando via perché mia madre sta male, io sto andando via per altri motivi e non andró a Venezia ma a Dublino. Quando ero qui a Los Angeles ero in una gang, gare clandestine, inseguimenti, rischi di morte ogni giorno facevo le mie solite gare clandestine quando poi feci un incidente più grave del normale e mollai tutto gang, gare le mollai e venni a Washington perché quelli della mia gang mi cercano, voglio uccidermi ma senza motivi ovvi. Loro sanno che ero a Washington per questo me ne sto andando sto scappando, lo faccio da tanto ormai e sono stanca, voglio sconfiggerli e vivermi la mia vita.
Wow colpo grosso non mi sarei aspettato nulla di questo mi viene un po' in mente Oliver che sta cercando questa parker e la vuole uccidere per nessun motivo
Io:raccontami dell'incidente
Loren:ero distratta avevo appena saputo che volevano uccidermi, quindi capisci la mia testa era da tutt'altra parte. Mi schiantai sembrava che avessero anche manomesso la mia macchina per dare fine alla mia esistenza. Per fortuna sono riuscita a uscire ed allontanarmi nel minor tempo possibile e la mia auto scoppió, quella era la MIA piccola.
Io:e la Lamborghini bianca?

LOREN

ho deciso di dirgli che la Lamborghini è un cimelio di famiglia, così gli spiegai come stanno le cose con quell'auto per questo ci stavo male.
Lo so che nella storia gli ho raccontato cazzate ma non posso dirgli davvero tutto perché sicuramente chiamerebbe il suo capo e mi farebbe uccidere.
Lui annuisce comprensivo
Alex:adesso ho capito perché stavi male
Io:già
Passiamo altro tempo a parlare e comincio anche a capire il suo punto di vista, il perché si comporta in certi modi. Ha passato anche lui brutti momenti così come li ho passati e li sto passando io.
Rientriamo in casa e gli altri stanno ancora guardando la tv
Io:ragazzi domani io devo tornare a Washington quindi che ne dite di farci un giro anche per far vedere Los Angeles ad alex?
Major:certo babyyy
Ho sempre adorato quando major mi chiamava baby e drake si ingelosiva, quella era un periodo tranquillo della mia vita nessun pensiero negativo, zero rischi, zero Oliver, zero altro. Solo io, i miei amici, il mio fidanzato e la mia vita tranquilla.
Senza troppi problemi o troppe complicazioni.
Alex:Loren io in realtà non so dove sei nata, cioè so che sei venuta a Washington da Los Angeles, sei nata qui?
Io:no, ho origini parigine
Alex:uuuu una parigina
Major:la migliore parigina. Allora andiamo?
Drake:andiamo
Drake mi lancia un occhiata, devo parlargli voglio sapere tutto, domani partirò e potrebbe essere l'ultima volta che lo vedo.
Magari state pensando, ma te ne vai proprio per scappare da Oliver perché dovresti morire? Perché Oliver potrebbe trovarmi e uccidermi e io potrei non scoprire che mi cerca quindi non me lo aspetto o tante altre scene negative. Oltre guardare i lati positivi bisogna guardare anche i negativi.
Ma come dico sempre nuova città nuova vita.
Usciamo di casa e iniziamo a camminare per alcune vie più famose della nostra bella Santa Monica.
Tirò drake per un braccio in fondo alla fila, dietro tutti gli altri, con intenzione di parlargli
Drake:Loren
Io:no zitto drake fa parlare me. Allora, da dove inizio, okay ci sono. Sai...

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