Parte 21

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⬆️foto camera

Alex:io...scusa, io...davvero non so cosa mi sia preso così da un momento all'altro e io davvero n....
Io:zitto ti prego non dire altro, sistemati che dobbiamo scendere per il pranzo.
Esco dal bagno e faccio un grosso respiro.
Alex:e queste?
Dice uscendo dal bagno con in mano il mio barattolo di pillole. E ora?
Io:fatti i cazzi tuoi alex
Alex:no Loren, non me li faccio. Perché le prendi
Io:leggi e scoprilo.
Sbatto la porta della stanza e raggiungo la sala da pranzo, perché prendo quelle pillole? Perche certe volte mi viene un forte dolore alla testa e non riesco più a ragionare, successe dopo la morte dei miei. Ho avuto qualche occasione in cui le ho prese, sopratutto dopo qualche litigata o quando particolarmente stressata.
Sul barattolo c'è scritto pillole anti stress.
Prendo un grosso respiro, e quando sto per entrare nella sala una mano mi blocca. È lui
Alex:scusa, ho rovinato la vacanza avevi ragione non avresti dovuto portare me. Prendo un taxi e me ne vado.
Va verso la reception, sbuffo poi lo raggiungo
Io:non sei di sicuro una delle persone che vorrei con me in questo momento, ma lasciarmi da sola a New York è la cosa peggiore che un amico potrebbe fare. Smettila di scusarti e vieni a mangiare
Lo prendo per mano e lo tirò verso la sala da pranzo. Si lui ha sbagliato ma potevo fargliela pesare di meno.
È vero non è la persona con cui mi immaginavo di tornare a New York ma ormai eccoci qui e non possiamo rovinare la giornata di ieri e stamattina a causa del nostro egoismo e caratteraccio.
Ci mettiamo a tavola uno di fronte all'altro e sospiro
Io:forse dovremmo mettere da parte l'orgoglio per una volta. Insomma fino a poco fa ci stavamo divertendo poi siamo tornati a fare gli stronzi.
Alex:si forse dovremmo, ma litigare fa parte di noi. Non saremo loren e alex se non litigassimo.
Io:mh si giusto
Dico ridendo
Alex:allora mi vuoi dire per cosa festeggiavi?
Io:ho posticipato la partenza per poter festeggiare il mio diciottesimo con voi, partirò il giorno dopo la festa.
Alex:è una notizia fantastica
Io:già
Cerco il telefono nelle tasche ma non lo trovò
Io:cazzo ho lasciato il telefono in stanza
Alex:non penso ti potrà servire a pranzo.
Ci servono il cibo e mangiamo tranquillamente. Non può mancare il nostro giochino, imita sti sfigati che fanno gli innamorati.
E ci sputtaniamo sempre di più.
Finito di mangiare torniamo in camera, prendo il telefono e usciamo a fare un giro per la città
Io:pensavo... so che forse non mi sopporti più. Però vorrei stare di più qui a New York. Qualche giorno in più da poter vedere qualcosina di più.
Alex:mi sembra un ottima idea
Dice girandosi verso di me e sorridendo.
Passeggiamo per le vie di New York e quasi mi sembra impossibile.
Mi prende per mano e continuiamo la nostra passeggiata a prendere per il culo la gente.
Passa un gruppo di ragazzi che forse mi guarda un po' più del dovuto.
Voglio divertirmi
Io:scusate volete un fazzoletto?
Mi guardano confusi così come alex
Io:avete un po' di bava alla bocca
Dico sorridendo falsamente e tirando alex verso il centro.
Alex:avete un po' di bava alla bocca? Ti sembrava un po'? Erano fradici
Dice ridendo, ci fermiamo in un bar a prendere un caffè poi andiamo a fare dei giri per i negozi, ho comprato un po' di vestiti da usare in questi giorni, dato che avevo calcolato che stavo solo una notte per poi partire.
Alex:quando festeggi?
Io:sabato prossimo
Alex:beh non manca tanto
Annusico abbassando la testa. In effetti ha ragione, pensavo che posticipare la partenza mi avrebbe fatto stare meglio ma la verità è che più andiamo avanti, più mi affeziono a loro e poi mi farà male lasciarli andare.
Forse dovevo lasciar perdere e partire, come luca aveva programmato.
Mi sto mettendo nei guai a posticipare tutto, sia mentalmente sia fisicamente.
Alex:n-non volevo
Io:cosa?non hai fatto assolutamente nulla
Alex:sicuramente sarai stata male quando ho detto 'non manca tanto' però prima o poi dovrà accadere ed è meglio domenica prossima che domani pomeriggio.
Annuisco poi iniziamo a mangiare il cibo che hanno appena portato al tavolo.
Pranzo tranquillo per aver appena finito una litigata, però è tutto tranquillo.
Alex:che si fa oggi?
Io:vedrai
Alex:non riniziare ti prego
Io:io non devo riniziare? Forse sei tu che non dovresti riniziare a chiedermi dove andremo
Sbuffa poi si versa il vino nel bicchiere, ho voglia di champagne, dovrebbe esserne rimasto un po' nella bottiglia che mi ero presa in camera.
O almeno lo spero. Non si sa mai che alex me lo abbia finito
Io:dopo dobbiamo prenotare i prossimi giorni e devo pagare
Alex:lascia fare a me
Io:l'idea è stata mia quindi no faccio io
Alex:qui le cose sono davvero inverse
Dice ridendo, in effetti il maschio fra i due sembro io, per tutto
Alex:dico davvero lascia fare a me. Hai pagato già troppo ora sta a me.
Io:va bene
Dico alzando gli occhi al cielo e bevendo del vino che alex gentilmente mi aveva versato nel bicchiere.
Saliamo in stanza e subito verso il balcone, con mia gioia vedo che mi ha lasciato dello champagne.
Mentre sono sul balcone luca mi chiama, chiudo la porta per farmi sentire di meno e gli rispondo
Io:dimmi
Luca:dove sei? Perché non sei a Washington a casa?
Io:perché per sicurezza mi sono fatta un piccolo viaggetto a New York, sono in un hotel vicino al Central Park
Luca:ho pensato che fossi andata alla ricerca di Oliver, che ora è a Roma per cercarti. Per tua fortuna hai beccato i due uomini più importanti. Ora nessuno di loro sa come sei fatta ricordano solo la bimba di dieci anni che videro quella sera quindi, la sicurezza e di più però devi partire. Dobbiamo inscenare la tua morte, e far in modo che tu possa mettere un punto a questa storia
Io:va bene, dimmi l'orario del volo
Luca:lo hai domenica alle 6 di sera
Io:aggiungi un biglietto
Luca:cosa perchè
Io:voglio portare un amico che sarebbe dovuto partire stasera, gli faccio ritirare il biglietto per farlo partire con me.
Luca:va bene, comunque la casa che ti ho preso dovrai condividerla con un coinquilino, un certo...

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