Parte 19

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Alex:perché lo hai fatto
Io:per farti stare zitto, stavi parlando troppo e la testa cominciava a farmi male
Alex:stronza mi stai dicendo che parlo troppo
Io:si sto dicendo proprio quello
Riparto verso la destinazione
Alex:Loren senti sono le 21 e ho fame
Io:ci fermiamo nel primo posto che trovo
Alex:fermati tra 30 metri
Lo guardò interrogativa
Alex:ho visto un cartello diceva che fra 30 metri ce un mc
Io:così però ingrasso
Alex:ormai
Io:vaffanculo
Scoppiamo a ridere e torno ad accendere la radio.
Mi fermo al mc esattamente 30 metri dopo, parcheggio, entriamo e subito ordiniamo, ovviamente come nostro solito, prendiamo di tutto e di più facendo i maiali.
Alex:non credi che abbiamo esagerato?
Mi portò una mano al cuore
Io:il cibo del mc non è mai troppo
Mi da ragione e aspettiamo che ci portino i nostri vassoi.
Nel tavolo affianco a noi ci si è messa una coppietta, che stiamo prendendo in giro da quando è entrata
Io:oh alex guarda qua.
Accavallò le gambe come quella ragazza, appoggio il braccio sul tavolo e metto il mento sopra il palmo della mano.
Mi schiarisco la voce per cercare di imitarla
Io:amore non credi mi faccia ingrassare questa roba schifosa
Lui scoppia a ridere così come me. Dato che questa cosa mi fa divertire troppo continuiamo a fare i cretini.
Metto la schiena dritta e prendo la mano di alex proprio come sta facendo lei
Io:senti amore mio dopo andiamo da te vero?
Scoppio a ridere come non mai e lui guarda l'altra coppia divertito, questi due si girano verso di noi.
Rimangono a fissarci per un po', la ragazza guarda con occhi sognanti alex
Io:ei, tu coso, tieni a bada la tua ragazza
Dico sorridendogli falsamente, lui si gira verso di lei e vede come sta guardando alex.
Lui gli fa un occhiolino, io sbuffo.
Alex:gelosa Wilson?
Io:io? Di te? Mai.
Entra un ragazzo lì dentro che subito punta gli occhi su noi due
Alex:non ci credo
Lo guardò sfidandolo, mi alzo da lì e vado verso il ragazzo, metto in atto le mie doti da seduttrice
Io:ei ciao, sono Loren
X:ciao bellezza io sono micheal.
Io:senti il mio amico laggiù dice che secondo lui sono gelosa del fatto che una ragazza lo abbia guardato, il fatto è che in realtà a me non frega assolutamente nulla di que....
Non mi lascia continuare che mi prende per la vita e mi bacia.
Ci stacchiamo
Micheal:anche la mia amica laggiù la pensa così
Dice ridendo
Io:oh beh questa è una bella coincidenza
Lo saluto e torno a sedermi
Io:dicevi?
Lui sbuffa e alza gli occhi al cielo, finiamo di mangiare poi ci rimettiamo in viaggio
Alex:vuoi che guido io? Così ti riposi
Io:non sai nemmeno dove stiamo andando, e tranquillo non ho bisogno di riposare.
Alex:se lo dici tu
Io:era un modo per sapere dove stiamo andando, che stronzo che sei
Fa una faccia fiera poi si mette comodo e dopo pochi minuti è li che dorme, rallento un po' e gli scatto una foto, la metto nelle storie di insta scrivendo "le cose qui sono a contrario, la donna guida l'uomo dorme"
Lo taggo e posto la storia, rimetto il telefono nella fessura che c'è sopra la radio.
Continuo dritta fin dove riesco ad arrivare
***
Alex dorme ancora così ho la possibilità di non fargli scoprire prima di dove siamo.
Mancano 30 minuti poi ci siamo, sinceramente non vedevo l'ora.
Per prima cosa prenderò un albergo poi possiamo andare nel famoso posto, per fortuna ho preso i vestiti che alex aveva lasciato sopra il mio letto, e dato che lui era in bagno ho approfittato per prendere anche i miei vestiti e ficcate tutto dentro la mia grande borsa.
Arriviamo nella bellissima città e mi perdo a guardare il panorama, arriviamo davanti ad un bell'albergo, forse è uno dei più belli di qua.
Scendo e prenoto la stanza. La pago subito comprendendo colazione e pranzo.
Torno in macchina e vado in quel posto in cui volevo portarlo, possibile che questo dorma ancora.
Mi sto annoiando, metto della musica a tutto volume e lui si sveglia massaggiandosi le tempie.
Alex:ma ti sembra il modo di svegli...
Si blocca di colpo rendendosi conto di dove siamo e si ferma a guardarsi intorno
Alex:siamo a New York?
Annuisco felice
Alex:e ora dove stiamo andando?
Io:non vorrai ricominciare spero.
Alza le mani in segno di resa e continua a guardarsi intorno, prestando attenzione a dove stiamo andando
Io:ci sei mai stato a New York?
Alex:no
Io:bene sono felice
Alex:si anche io
Sussurra, secondo me sperava che non lo avessi sentito ma ho sentito eccome.
Arriviamo a Central Park.
Scendiamo e lo porto a bordo del lago, i ricordi raffiorano è subito mi viene un attacco di tristezza
Alex:ei tutto bene?
Io:s-si
Ci sediamo sull'erba, dopo poco io mi sdraio e fisso le stelle.
Alex:perché siamo qui?
Io:sinceramente non so perché abbia portato te, eri lì con me, e dovevo tornare qui prima di andarmene.
Alex:quindi stai dicendo che non vorresti essere qui con me
Io:no no no mi sono espressa male
Sospiro guardando le stelle e pensando a come dire
Io:il fatto è che è strano essere qua con la persona che fino a neanche una settimana fa mi dava della puttana. Questo posto ha un valore sentimentale per me
Alex:se vuoi parlarmene...
Io:era il mio decimo compleanno, i miei genitori realizzarono il mio bellissimo sogno di venire a New York e mi portano in questo parco. Mi promisero che saremo sempre stati tutti insieme. Che per qualsiasi cosa loro ci sarebbero stati, che ogni cazzata che ognuno ha fatto si poteva superare perché la famiglia è la prima dimostrazione di amore che si ha. Poi però non è stato esattamente così dato che mi hanno praticamente cacciato e mandato a Los Angeles e ora che sono tornata le cose sono diverse ma io mi sento comunque spaesata
Alex:storia complicata
Si sdraia anche lui che fino ad ora era rimasto seduto a tirare sassi al lago, mi giro sul fianco e lo guardò negli occhi.
I suoi occhi sono davvero belli, non mi sono mai resa conto di ciò prima d'ora. Sono di un azzurro intenso.
Restiamo a fissarci per un momento che a me sembra interminabile, torno alla realtà e mi concentro di nuovo sulle stelle
Io:ho sempre sognato di tornare in questo posto con il ragazzo che mi aveva aperto il cuore, con il ragazzo con cui sognavo un futuro, ma la verità è che hai ragione
Alex:ragione? Su cosa?
Io:sul fatto che sono una puttana, me la sono sempre presa quando me lo hai detto ma avevi ragione. Godersi l'adolescenza non vuol dire farsi un ragazzo diverso ogni volta. Godersi l'adolescenza è passare il tempo con gli amici e magari trovare una persona che possa darti amore. Non di sicuro ciò che faccio io.
Alex:io invece non la penso così
Io:alex, nulla può farmi cambiare idea, hai ragione. Sono una puttana. Non ho mai preso nessun ragazzo seriamente, ho sempre pensato a una cosa da una notte e basta, ma ho sbagliato. Ho sbagliato tutto nella mia vita. Se avessi preso un solo ragazzo seriamente forse adesso sarei qui con lui e non con te
Alex:cosa vorresti dire? Guarda che così mi offendi eh
Dice ridendo, rido anche io poi torno a fissare il mio sguardo al cielo
Io:vabbè fammi finire. Voglio dire che magari ora sarei qui con una persona che amo. Ma io non riesco, non riesco a provare sentimenti. Per questo non prendo mai nessun ragazzo seriamente. Perché non riesco mostrare questo mio sentimento, non riesco a mostrarlo o provarlo
Alex:è una cosa normale, di solito succede quando in passato sei stata delusa. E vedrai che un giorno icnontrerai una persona che riuscirà a farti provare certi sentimenti. Bisogna solo aspettare, intanto, e godersi la vita.
Non so quanto tempo passiamo su quel prato ma è piacevole.
Alex:senti Loren sono le 5 andiamo?
Io:stai scherzando vero? Se sono le 5 fra poco ci sarà l'alba non vorrai andartene proprio ora?
Alex:davvero vuoi stare ancora qui? Come fai a non essere stanca?
Io:non lo so ma non possiamo di certo andarcene adesso, fra meno di mezz'ora ci sarà l'alba e io non voglio perdermela, poi in ogni caso ho prenotato un albergo, con colazione disponibile fino alle 11 e pranzo incluso, quindi abbiamo tutto il tempo
Alex:è là scuola?
Io:ormai per me la scuola è andata a puttane, Mi dispiace farti perdere un giorno però non penso che tu preferisca la scuola a me
Alex:sbagli, preferisco mille volte la scuola a te
Io:stronzo
Dico tirandogli uno schiaffetto sul braccio.
Finalmente arriva l'alba e faccio una foto, lui prende fuori il telefono e fa un video. Appoggia la testa sul mio petto poi fa partire il video dove inquadra prima noi poi l'alba.
Alex:bene ora andiamo, ho sonno
Io:sei un guastafeste
Dico guardandolo male , saliamo in auto e prima di partire mi stropiccio gli occhi
Alex:vuoi che Guido io?
Io:nono va tutto bene andiamo.
Metto in moto e andiamo verso l'albergo, arriviamo sani e salvi cosa che mai avrei pensato, dato che due volte ho rischiato di addormentarmi
Alex:sarò anche un guastafeste ma se fossimo stati un minuto di più saremo morti in un incidente auto.
Gli tirò un occhiataccia poi torno a soffermarmi sulla carta magnetica che dovrebbe aprire la stanza, non riesco ad aprire sta cazzo di porta.
Sbruffo poi mi appoggio al muro,sono stanca e questa porta non si apre. Alex ride mi sfila la carta dalle mani e la apre al primo colpo.
Io:come hai fatto?
Alex:non è importante, ora lasciami dormire
Vado in bagno metto il pigiama che mi sono presa, ovvero un pantaloncino e la canottiera di victoria's secret.
Torno in camera mi butto sul letto
Alex:chi si è sdraiato? Loren o un orso?
Io:stronzo
Alex:shhh non dire cose che non pensi, so che mi vuoi bene
Io:certo convinto tu.
Alex:vado in bagno a cambiarmi non sentire la mia mancanza
Io:tranquillo non capiterà
Mi sdraio mettendo in carica il cellulare. Guardo tutti i messaggi che prima ho letteralmente evitato.
Lexi*sms* tu e alex ehh😏😏
Che stupida
Metto la sveglia alle 10 in modo da poter fare la colazione.
Alex esce dal bagno con un solo pantaloncino della tuta.
Io:copriti coglione sei in camera con una ragazza
Alex:tanto questa ragazza mi odia quindi non c'è possibilità che andiamo a letto
Io:il fatto che io ti odi non può mantenere controllati i miei ormoni
Dico sorridendogli falsamente, mi metto comoda e provo a dormire, ad un certo punto peró...

Amore proibito Where stories live. Discover now