Parte 10

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Stefan (nella foto)

Alex si alza e va verso la bionda.
Io rimango li a godermi il sole, mentre la ragazza e alex parlano.
Poco dopo si avvicinano a me, mi alzo per cordialità
Lexi:piacere Lexi
Io:Loren
Dissi stringendo la sua mano.
Lexi:come fai a sopportarlo? Io me ne sono andata per questo
Mi dice a bassa voce
Alex:stronza ti ho sentito
Lexi:ops
Dice ridendo. Penso sia la prima volta che vedo alex ridere davvero.
Alex:è la mia migliore amica, la conosco da quando siamo piccoli
Lexi:poi sono partita, dovevo andarmene con i miei fuori per lavoro. Però ei eccomi qui sono tornata.
Lei mi prende a braccetto, e mi porta con se dicendomi che devo fargli fare un giro della scuola.
Gli faccio vedere tutto quanto, tutte le aule.
Lexi:allora tra te e il mio migliore amico?
Io:solo e puro odio
Lexi:sai non sembrava così, io vi avevo visti ma non avevo mai visto lui così tranquillo con una, che parlavano e ridevano quindi non ho interrotto nulla.
Io:no davvero tralasciando prima non c'è giorno in cui non ci odiamo.
Lei annuisce senza dire altro perché sa che continuerò a negare tutto, perché è così. Io lo odio lui odia me e va benissimo così.
Non so se lei sappia qualcosa sulla gang, ma nei fascicoli lei non era presente.
Arriva pausa pranzo, vado con Lexi e quanto pare lei conosce già tutti quanti.
Affronto le ultime ore di lezione. Poi vado al colloquio di lavoro sistemandomi un minimo nel bagno della scuola.
Sono leggermente in ansia. Voglio un lavoro ma ho paura di non riuscire ad averlo
Faccio il colloquio e la ragazza sembrava felice di ciò che dicevo e che facevo
Ho già fatto da commessa a Los Angeles, lavoro intenso, ogni vecchietta che entrava, faceva una strage per scegliere dei vestiti, una maglia o pantalone che sia lei ci impiegava due ore e io con tutta la mia pazienza la sopportavo e l'aiutavo.
Questa cosa in effetti mi da punti in più per il colloquio quindi penso che una piccola possibilità di avere questo lavoro ce l'ho.

Arrivo a casa e chiamo Jasper
Io:jas casa mia libera per una settimana, venite?
Parlo al plurale perché lui abita con enzo damon stefan e jack
Jasper:ovvio bambola. Chiamo anche gli altri?
Io:chi intendi per gli altri?
Jasper:alex carter e le donnine
Io:sisi va bene chiama tutti uomo
Jasper:certo donna.
Chiudo la telefonata felice e inzio a cucinare qualcosa per la cena.
nulla di che. Pollo con patate al forno.
Dopo poche ore qualcuno suona e vado felice verso la porta per far spazio ai miei amici.
I ragazzi hanno un borsone mentre le ragazze come immaginavo hanno una valigia
Io:ciao ragaaa
Jack:tutta questa felicità?
Io:non lo so, tutto d'un tratto mi sono trovata felice più che mai.
Saluto tutti, abbracciandoli, è la prima volta che abbraccio tutti.
La porta era ancora aperta e il mio sorriso si spegne appena vedo la mia macchina. E vedo arrivare luca.

Damon:Loren?sembra che hai visto un fantasma
Io:ci sono, venite vi faccio vedere le stanze.
Camera tripla decidete voi chi ci dorme.
Jasper:io, damon e stefan.
Io:perfetto, poi camera tripla
Anna:io, Jennifer e Lisa, laura non c'è
Io:forza voi 4 venite ho due camere doppie dividetevi, Lexi dormi nella mia stanza.
Carter:fratello mi dispiace abbandonarti ma io dormo con il mio broski jack, te vai con enzo
Alex:va bene bro

Appoggiano la roba e si sistemano nel frattempo io scendo a vedere cosa voleva luca. Apro la porta e lo faccio entrare.
Io:vieni
Lo porto nella cantina e chiudo a chiave
Io:cosa è successo?
Luca: come mai sono tutti qua?
Dice serio e a denti stretti
Io:siamo amici. Ora dimmi cosa è successo?
Luca:abbiamo trovato un altro uomo che ha avuto una piccola ma importante parte nell'omicidio dei tuoi genitori. Tieni.
Mi passa un fascicolo.
Bartolomeo white
Io:è il padre di alexander e carter? I nuovi membri?
Luca:si, cosa farai?
Io:non lascerò che l'amicizia con loro rovini i miei piani. Continuerò con la mia idea, domani Bartolomeo white sarà morto.
Luca:non è tutto
Lo incito a continuare.
Luca:c'è un altro padre dei tuoi amici.
Maximus Salvatore, padre di stefan e damon
Io:sarà morto anche a lui.
Alex:Loren?
Io:Vado di sopra e li porto di la appena ti scrivo muoviti a uscire.
Prendo delle bottiglie di vino li dietro così uso questa scusa per essere scesa.
Torno a salire di sopra
Io:ho preso il vinooo
Scendono tutti. Cazzo.
Io:ragazzi dai su andiamo a mangiare.
Entriamo in cucina e chiudo la porta.
Mando un messaggio a luca
Io*sms* ora. muoviti.
Lexi:devi andare in bagno
Io:NO FERMA
Tutti mi guardano confusi, sto pensando alla cazzata che devo dire poi me ne viene in mente una.
Io:voglio dirvi una cosa.
Lexi si rimette seduta. E tutti mi guardano in attesa che io dica qualcosa
Io:volevo ringraziarvi perché mi avete accolta da subito nel vostro gruppo, e sono davvero felice di aver conosciuto persone come voi. Grazie davvero.
Jasper:so cos'altro vuoi aggiungere
Lo guardò più confusa che mai, si schiarisce la voce si alza in piedi
Jasper:voleva aggiungere che mi ama, ti amo anche io Loren
Dice per poi scoppiare a ridere, mi portò una mano al cuore in modo teatrale. Poi lo prendo e faccio finta di baciarlo.
I ragazzi si mettono a ridere vedendo la scena.
Tirò fuori la cena dal forno e la metto in tavola
Jack:donna potrei assumerti come cuoca.
Lexi:bene io ora vado in bagno
Spero che luca sia passato è uscito.
Se si fa scoprire io lo ammazzo.
Ora però ho un problema maggiore. Alex ha ancora la mia pistola
Gli mimo un 'devo parlarti' con le labbra.
Finiamo di mangiare.
E ci mettiamo a guardare un film, prendo alex per il polso e lo trascino in cucina mentre tutti gli altri sono piazzati in sala
Io:devi ridarmi la mia pistola
Alex:perché?
Io:perché non era effettivamente mia, era di mio padre si è accorto che manca e mi ha detto che se a fine settimana non gliela faccio trovare nel suo studio mi rimanda da dove sono venuta, dice di non voler problemi
Dico incrociando le braccia al petto, e guardandolo dritto negli occhi, lui mi scruta per un po'
Alex:va bene, è di sopra nella mia camera dopo te la faccio trovare sotto il tuo cuscino
Io:grazie
Esco da quella stanza e raggiungo gli altri, tirò un sospiro di sollievo, ci ha creduto. Non pensavo fosse così cretino, la mia era una bugia più che ovvia. Non puo rimandarmi da dove sono venuta, se no la copertura salterebbe.

Dopo un po' ci raggiunge anche alex e sembra spaesato.
Vado in camera mia e li trovo la postola.
Sposto il quadro apro la cassaforte e tirò fuori le ricariche, carico la pistola e la nascondo nello spazio tra i due cassetti del comodino.
Chiudo la cassaforte, e rimetto il quadro com'era, prima che qualcuno possa entrare.
Giusto in tempo alex entra di botto nella stanza
Io:cosa ti prende?
Alex:tu nascondi qualcosa e capirò di cosa si tratta.
Io:senti alex non è colpa mia se non ti fidi di me. Sapete tutto di me, se mai sei tu che mi nascondi qualcosa
Lui sbianca
Io:insomma tu sai della mia famiglia del mio viaggiare dell'espulsione io di te non so assolutamente niente.
Alex:hai ragione
Si siede sul letto e mi fa segno di sedermi affianco a lui.
Alex:ho perso mia madre a 15 anni.
Quindi non più di due anni fa.
Ero distrutto e ho fatto cose che mai avrei pensato di poter fare. Mi sono rovinato e purtroppo non posso uscirne.
Io:so di cosa parli
Alex:cosa?
Io:...

Amore proibito Where stories live. Discover now