Lettera

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Y/n e Minho passarono gran parte del pomeriggio a parlare e a recuperare il tempo che avevano perso.

Nonostante Y/n fosse ancora completamente a terra riusciva a parlare, era già qualcosa dato che non lo faceva da settimane e Minho si limitava ad ascoltarla, gli mancava la sua voce e poterla vedere lo rassicurava sul fatto che dopo tutto stesse bene.

Quando la riportò a casa trovarono Chan seduto sul divano che guardava diversi pezzi di carta.

"Y/n!" si alzò di scatto non appena vide la sorella rientrare.

"C'è una cosa che devi vedere..." disse guardandola con sguardo a terra.

Y/n si sistemò davanti a lui con Minho al suo fianco.

Le diede una lettera.

Y/n la guardò attentamente riconoscendola poco dopo.
Era la stessa lettera che Wendy teneva in mano quel giorno, la poteva riconoscere dal colore del timbro rosso che portava e... da alcune gocce di sangue che la coprivano.

Wendy non aveva mai lasciato quella lettera.
Il giorno della sua morte, la teneva appresso a sé solo per poterla dare a
Y/n e anche quando fu investita, la lettera era ancora tra le sue dita della mano destra, mentre emanava gli ultimi respiri, quella lettera rimase l'unico e ultimo pensiero.

Y/n la girò più volte tra le sue mani mentre si faceva mille domande tutte insieme.

"I suoi genitori sono passati qui mentre eravate fuori... me l'hanno data loro... hanno detto che era importante che tu la leggessi..."

"Non so se riesco ad aprirla... sembrava insistente quel giorno..."

"Non la deve aprire subito se non se la sente... giusto?" obbiettò Minho guardando Chan.

"Io penso che dovrebbe aprirla... se pure i genitori si sono messi in testa di venire qui solo per potercela dare... senza nemmeno sapere dove abitiamo... deve essere stato difficile trovarci... penso sia importante..." mise insieme più parole cercando di elaborare il tutto.

"Y/n è una scelta tua..." concluse il fratello.

Y/n la guardò un'ultima volta prima di decidere di aprirla.
Tra le mani aveva una lunga lettera con all'interno una foto di una bambina appena nata insieme alla madre.

"Leggila..." disse Chan mentre guardava la foto.

Y/n prese un respiro profondo prima di cominciare a leggere.

Cara Y/n,

Ho pensato molte volte a come parlarti di me, del mio passato.
Inizialmente sono stata felice di trovarti, ero felice di averti trovata insieme a Chan dopo tutto questo tempo.

C'è una cosa che la tua famiglia non ti ha mai detto.

Se te lo dico via lettera è perché conoscendoti non mi avresti mai creduto se te lo avessi detto dal vivo, non mi avresti lasciato finire di parlare e come biasimarti... lo avrei fatto anche io al tuo posto, d'altronde si parla della tua famiglia, della tua vita.

E finalmente dopo tempo, dopo risposte che mi hai dato tu arrivando finalmente alla conclusione di tutto, sono qui a scriverti nella speranza che tu il giorno dopo possa riconoscermi per chi sono davvero per te.

Io mi chiamo Son Seungwan o Wendy per gli amici e sono nata a New York, in America.
Non ho mai conosciuto i miei genitori per il semplice motivo che sono morti.

La famiglia con cui vivo è una famiglia affidataria, mi hanno raccontato all'età di 13 anni di essere stata adottata più o meno verso i 3/4 mesi.

Con te al mio fianco//Lee MinhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora