Lei è strana e interessante allo stesso tempo.

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La sveglia suonò. Fece fatica ad alzarsi, insomma è un maschio... sappiamo tutti come sono...

"Minho muoviti o farai tardi a scuola!" disse la madre dal retro della porta.

Si alzò e si fece strada verso la cucina, suo padre stava leggendo il giornale come tutti i giorni e sua madre stava preparando la colazione.

"Mamma ti avevo detto che facevo colazione con gli altri..."

"Scusa tesoro mi ero scordata..."

Lui era un ragazzo come tutti gli altri, aveva degli amici, una vita sociale attiva e frequentava l'università.

In realtà a lui più di tanto non interessava, era più una fissazione del padre... era un altro il suo sogno... un sogno irrealizzabile...

Le cose tra i 2 non andavano molto bene.

Più volte c'erano discussioni sul futuro di lui.

"Tu devi avere una carriera da psicologo. Così come me e come tuo nonno."

Queste erano le parole del padre... lui non lo capiva, non lo conosceva nemmeno, non era presente nella vita del figlio.

Ma a lui non importava.

Sua madre invece, lei era tutto il contrario. Solare, sempre presente, lo ascoltava, gli dava consigli... era anche un po' sbadata, ma questo lo divertiva, chi non la vuole una madre un po' sbadata?

Una volta vestito salutò solo la madre e si diresse verso l'università.

"Hei Minho!"

Era perso nei suoi pensieri, non sentì che venne chiamato il suo nome.

"Perché non posso essere felice?"

Si tormentava spesso, insomma, era felice ma voleva di più, voleva essere libero di prendere le sue scelte.

"Non sono più un bambino..." balbettò.

"MINHO" Il ragazzo alzò le spalle. Si spaventò leggermente e si affacciò al ragazzo che lo chiamava dalla macchina.

"Vuoi un passaggio a scuola?"

Era Chan in compagnia di Jisung, Hyunjin e Changbin.

"Gli altri sono già la?" chiese il ragazzo.

"Si. Se ti muovi magari ci godiamo la colazione senza fretta..." disse il ragazzo al volante.

Minho non esitò a salire.

Erano suoi grandi amici.

Con loro aveva passato molti momenti brutti e belli, ma mancavano all'appello altri di loro. Erano in 9.

"Ma non poteva venire a prendermi BamBam??? Di te ho paura!"

"Sta zitto Jisung e lasciami guidare!"

"Pensi davvero che BamBam sia meglio di Chan?" scherzò Hyunjin.

"Non lo so, ma almeno BamBam ha la patente da più tempo!"

"Ricordami da quanto hai preso la patente per favore..." chiese Changbin aggrappandosi al braccio di Hyunjin.

"2 mesi ora state zitti per favore."

"Ragazzi fidatevi di lui. Non gli avrebbero mai dato la patente sennò..." lo difese Minho che si era seduto davanti.

"Minho come fai ad essere così tranquillo?"

"Jisung tappati la bocca e basta."

Minho sapeva di quello che era successo ai genitori di Chan, tutti loro lo sapevano, ma alcuni erano talmente stupidi o semplicemente distratti dal non notare dell'argomento che stavano andando a prendere.

Con te al mio fianco//Lee MinhoWhere stories live. Discover now